“Lee” (2023) di Ellen Kuras
Lee Miller racconta la sua vita a un intervistatore (solo alla fine si saprà chi è). Inizialmente si gode la vita posando come modella, poi diventa fotografa di moda lavorando per Vogue. Ma Lee è una donna che ha bisogno di emozioni forti, che non riesce a rimanere a casa a fare la moglie, così quando in Europa scoppia il secondo conflitto mondiale si arruola come fotografa di guerra. Il film è un’opera prima, Ellen Kuras sino ad ora aveva lavorato nel cinema come direttrice di fotografia e il suo film probabilmente riflette gli stili che ha assorbito durante la sua professione finendo per non averne uno suo. La parte migliore è quella finale quando Lee documenta le atrocità della guerra e la regista riesce finalmente a tirar fuori una direzione più naturale e meno controllata. Inutile della bravura di Kate Winslet, la quale che ad un certo punto delle riprese del film deve pure finanziarlo per carenza di fondi. Bellissimi i tioli di coda con le foto originali che durante il film avevamo visto rifatte.
Lee ***