La società ci obbliga, ci impone e ci costringe a portare certe maschere: quand'è che le persone possono liberarsi da questa condizione? Quando si accettano. Per quello che sono, Follemente. Un coacervo di pregi e difetti, altezze e profondità.
La società ci obbliga, ci impone e ci costringe a portare certe maschere: quand'è che le persone possono liberarsi da questa condizione? Quando si accettano. Per quello che sono, Follemente. Un coacervo di pregi e difetti, altezze e profondità.
amate i vostri nemici
Il relativismo psicologico orizzontale: secondo Pirandello, gli uomini non sono liberi, sono come tanti "pupi" nelle mani di un burattinaio che sarebbe poi il caso. Quando nasciamo per puro caso ci troviamo in una società pre-costruita, regolata da leggi, convenzioni, ecc.... e inseriti in questo contesto poi la società ci assegna una parte dell'enorme “pupazzata” che è la vita; ci fissiamo una forma e siamo diciamo costretti a muoverci secondo degli schemi ben definiti. Ma sotto l'apparente forma si cela il nostro spirito che avverte sentimenti e impulsi che vanno contro la maschera che noi ci siamo imposti.
https://www.skuola.net/appunti-itali...-pensiero.html
amate i vostri nemici
Finita la sbornia dei film di Venezia e Cannes, posso recuperarne alcuni che avevo trascurato, qui due rispettivamente da Berlino 2023 e 2024.
“Disco Boy” (2023) di Giacomo Abbruzzese
Un ragazzo bielorusso scappa dal suo paese per arrivare in Francia e arruolarsi nella Legione Straniera e così ottenere il passaporto francese. Finirà in Niger a combattere contro i rivoluzionari che vogliono cacciare le società petrolifere che hanno devastato il paese. Ho apprezzato la regia di Abbruzzese a tratti, mentre la sceneggiatura dello stesso regista non mi è parsa scritta benissimo. Però è la sua opera prima e di sicuro non ha iniziato con un film né semplice e né banale.
Disco Boy **
“My Favourite Cake” (2024) di Behtash Sanaeehai e Maryam Moghaddam
Una brillante vedova nota in un ristorante un tassista che come lei deve fare i conti con la solitudine; la donna senza alcun imbarazzo invita a casa l’uomo e i due passeranno brevi ma intensi momenti di svago e di inaspettata felicità. Anche da un film semplice e apparentemente senza grandi pretese come questo possiamo comprendere il livello ormai raggiunto dal cinema iraniano, malgrado il regime teocratico non lasci spazio a idee contrarie alle sue se non rischiando di finire in prigione o in esilio.
My Favourite Cake ***
Perché non rispondi alle mie domande molto chiare? Perché non mi leggi?
Non vorrai mica insegnare a me cosa intendeva Pirandello.
Qui assumi il tuo ruolo solito del giudizio predefinito, senza cercare di capire cosa vuol dire l’altro, con cui tu ti credi di discutere, ma non discuti, perché tiri dritto per la tua strada, senza ascoltarlo.
Ti ripropongo le mie domande, rispondi direttamente, senza citazioni (addirittura di un sito di sudenti!!).
“Voglio dire che spesso ci sorprendiamo noi stessi delle nostre azioni e di ciò che siamo , nelle nostre numerose sfaccettature, e di ciò che di contrastante sentiamo. Possiamo davvero comportarci con tutti come ci viene in mente in quell’istante?
Ti posto pure il monologo interiore di Molly Bloom, tratto dall’ Ulisse di Joyce, questa volta copiato, per farti capire, se non lo sai da solo o non lo vuoi riconoscere, quanti pensieri ci attraversano la mente in pochi istanti. E tu li condivideresti con tutti? Visto che dici di essere te stesso….”
O mi rispondi o non ha davvero nessun senso parlare con te.
In altre parole, secondo te, Molly Bloom, per essere matura e libera, deve essere sempre sé stessa e condividere con tutti tutto quello che ho postato nel monologo interiore? Leggilo attentamente, se davvero dici che vuoi conversare col prossimo in questo forum.
Scusa l'intromissione, folle
Cono, non so se per scelta o incapacità intrinseca, non legge alcun libro. Asserisce di aver letto e riletto, tutta, "La Bibbia". (Affermazione che verifichero', adeguatamente). E basta. Il resto, cita per sentito dire, recensioni su "Avvenire" , suntarelli, frasette da internet.
Quindi, chiedi una cosa per lui assolutamente impossibile. Fin da Giustiniano, ad impossibilia nemo tenetur.
Quindi, rassegnati.
E nun te piglià collera, ca 'o zzucchero va caro
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Tu non sai discutere, perché non leggi e non ascolti il prossimo, nemmeno tenti di capire cosa ti sta dicendo.
Nessuno ha detto qui che bisogna pensarla allo stesso modo.
Non esiste solo Pirandello in questo mondo! A parte che, non vedo perché leggiamo Pirandello in modi diversi.
E' del tutto inutile conversare con te, è uno spreco di tempo prezioso.
“Tangerine” (2015) di Sean Baker
Dal trionfatore degli ultimi Oscar, il suo quart’ultimo film prima di “The Florida Project”, “Red Rocket” e appunto “Anora”. I personaggi sono i soliti presenti nei film di Baker ovvero gli emarginati, le prostitute, gli sfruttatori, le drag queens, i perditempo. Qui si aggiunge un tassista armeno che frequenta una delle prostitute all’insaputa della famiglia. E’ ancora un Baker acerbo ma che dimostra in ogni caso le sue capacità, penso in primis al montaggio, considerato che il film è girato interamente con un Iphone. Esilarante la scena quasi conclusiva in un negozio di donut che per paradosso e contenuto musicale mi ha ricordato Woody Allen.
Tangerine **