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Discussione: L'ultimo film che avete visto?

  1. #7591
    Opinionista L'avatar di Barrett
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    "Ennio" (2021) di Giuseppe Tornatore

    Quando Morricone ci lasciò due anni fa la trasmissione radiofonica "Hollywood Party" chiamò tra gli altri Dario Argento per un ricordo. Il regista raccontò che per il suo primo film "L'uccello dalle piume di cristallo" fece un tentativo con il compositore senza troppe speranze perchè all'epoca Morricone era già famoso e anche molto impegnato. Invece accettò di scrivere la colonna sonora per il film e un giorno chiamo Argento dicendogli che gliela voleva far sentire e immediatamente dopo presentandosi a casa del regista con con la sola tromba e proponendogliela unicamente con quello strumento. Ecco, questo era Morricone, un compositore che rompeva gli schemi e fu il cinema e permetterglielo e non la musica colta che per anni aveva studiato. Il documentario di Tornatore racconta la sua intera carriera, dall'arrangiamento delle prime canzonette sino alle musiche per film, dalla vergogna per aver tradito i suoi studi al riscatto e al riconoscimento non soltanto da parte del mondo dello spettacolo ma anche da parte dei suoi colleghi, inizialmente critici nei suoi confronti, grazie alle ultime opere ("C'era una volta in America", "The Mission" e "Nuovo Cinema Paradiso"). Ne esce fuori un personaggio che rappresenta appieno l'italianità, cresciuto a pane e studi classici ma che ha trovato la sua migliore espressione grazie alla creatività, alla fantasia e alla imprevedibilità che rappresenta un marchio di fabbrica di noi italiani. Grandissimo Morricone.

    Ennio ****

  2. #7592
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    "The Northman" (2022) di Robert Eggers

    Hamlet eroe mitologico scandinavo vede il padre ucciso dall'amante della madre e passerà la sua vita tentando di vendicarlo. Non avrei mai visto il film se non fosse stato diretto da Eggers di cui un paio di anni fa apprezzai "The Lighthouse". Con questo ultimo film rimangono le immagini cupe e oppressive del precedente, ma tema e realizzazione sono distanti anni luce. Eggers dimostra grande dimestichezza con primi piani e parti recitate, meno con le scene più violente che necessitano di un grosso lavoro di montaggio e meno movimenti della cinepresa. Ma anche questo lavoro non delude.

    The Northman ***

  3. #7593
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    Citazione Originariamente Scritto da Barrett Visualizza Messaggio
    "Ennio" (2021) di Giuseppe Tornatore

    Quando Morricone ci lasciò due anni fa la trasmissione radiofonica "Hollywood Party" chiamò tra gli altri Dario Argento per un ricordo. Il regista raccontò che per il suo primo film "L'uccello dalle piume di cristallo" fece un tentativo con il compositore senza troppe speranze perchè all'epoca Morricone era già famoso e anche molto impegnato. Invece accettò di scrivere la colonna sonora per il film e un giorno chiamo Argento dicendogli che gliela voleva far sentire e immediatamente dopo presentandosi a casa del regista con con la sola tromba e proponendogliela unicamente con quello strumento. Ecco, questo era Morricone, un compositore che rompeva gli schemi e fu il cinema e permetterglielo e non la musica colta che per anni aveva studiato. Il documentario di Tornatore racconta la sua intera carriera, dall'arrangiamento delle prime canzonette sino alle musiche per film, dalla vergogna per aver tradito i suoi studi al riscatto e al riconoscimento non soltanto da parte del mondo dello spettacolo ma anche da parte dei suoi colleghi, inizialmente critici nei suoi confronti, grazie alle ultime opere ("C'era una volta in America", "The Mission" e "Nuovo Cinema Paradiso"). Ne esce fuori un personaggio che rappresenta appieno l'italianità, cresciuto a pane e studi classici ma che ha trovato la sua migliore espressione grazie alla creatività, alla fantasia e alla imprevedibilità che rappresenta un marchio di fabbrica di noi italiani. Grandissimo Morricone.

    Ennio ****
    Un filmone, titolo Siberia. Dico che sara' mai? Innanzi tutto non é girato in Siberia ma in Canada
    basta che fa freddo, lui é l'onnipresente Keanu Reeves che é un commerciante di diamanti blu, viaggia con spettrometro e tutto.
    Ne deve comprare 12, ma solo uno é buono, nel frattempo scoppia la passione travolgente per una locandiera ma alla fine lo ucci
    dono e mi dispiace, se la cavava sempre.

  4. #7594
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    .siberia

    Citazione Originariamente Scritto da Fiammetta Visualizza Messaggio
    Un filmone, titolo Siberia. Dico che sara' mai? Innanzi tutto non é girato in Siberia ma in Canada
    basta che fa freddo, lui é l'onnipresente Keanu Reeves che é un commerciante di diamanti blu, viaggia con spettrometro e tutto.
    Ne deve comprare 12, ma solo uno é buono, nel frattempo scoppia la passione travolgente per una locandiera ma alla fine lo ucci
    dono e mi dispiace, se la cavava sempre.
    Ecco alcuni particolari del film che mi sono tornati in mente ora,
    prima di fare i bagagli per mare e terme. Loro si trovano a San Pie
    troburgo e lui dà gli appuntamenti alle 20, quando c'è ancora un sole
    che spacca le pietre, cosi' gli spiegano che prima delle 10 pm a San Pietro-
    burgo non si fanno affari. Il capo li', Boris, gli dice che prima vuole che
    diventi suo fratello di sangue e gli spiega il modo adottato in Russia. Lui
    deve dire alla sua incantevole amichetta di succhiargli l'uccello e la sua ami
    chetta lo succhierà a lui, solo così saranno fratelli di sangue. All'americano
    non importa diventare fratello di sangue di questo Boris e poi in questo modo
    ma pare che non se ne viene fuori allora prima si fanno 2 tiri di cocaina e poi
    si scambiano le fanciulle. Non è semplice per una donna farlo a un uomo che non ama
    a meno che non sia una vera troia coi fiocchi. Usciti, lei é un po' incazzata ma poi
    lui le fa passare tutto.
    Delle scene veramente artistiche...

  5. #7595
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    “Esterno Notte” 2022 di Marco Bellocchio
    Esistono due verità sul rapimento e uccisione di Aldo Moro, quella ufficiale con le Brigate Rosse artefici autonomamente del crimine e quella ipotizzata, immaginata e ma alla fine provata, che vedeva il gruppo terroristico aiutato da forze esterne interessate a fermare l’azione politica di Moro. “Esterno Notte” presentato in questi giorni a Cannes è una serie tv che andrà in onda sulla Rai dopo l’estate, anticipata al cinema con i primi 3 episodi. Racconta di un Moro accerchiato dai colleghi della Democrazia Cristiana che non vedevano di buon occhio l’accordo con i nemici comunisti; dallo stesso Partito Comunista, preoccupata che lavoratori e frange più estreme si mettessero di traverso su un accordo politico con il partito che dettava legge in Italia da trent’anni; dalla Chiesa, in lotta con la sinistra su divorzio e aborto; da russi e americani che preferivano mantenere alto il muro che li separava. Il primo episodio vede lo statista preparare il terreno per il compromesso storico con Berlinguer che avrebbe dato vita a un governo di unità nazionale al fine di alleggerire la pressione sul paese devastato dalle azioni terroristiche di quegli anni, e termina con il rapimento in via Fani. Nel secondo è Cossiga il protagonista con i suoi turbamenti dovuti alle difficoltà di aiutare l’amico di sempre e contro la volontà della corrente andreottiana e degli americani. Nel terzo un Papa ormai malato e consapevole del poco tempo rimastigli che tenta ingenuamente di liberare Moro attraverso il pagamento di un riscatto e il recapito ai terroristi di un messaggio inutile. Bellocchio ci fa ripiombare nell’atmosfera di quegli anni disegnando il profilo di un uomo così superiore e avanti, come in precedenza solo Kennedy lo era stato, da allarmare tutti coloro che avevano interesse a mantenere il mondo diviso in due blocchi.

    Esterno Notte ***

  6. #7596
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    “Nostalgia” (2022) di Mario Martone
    Felice (Pierfrancesco Favino) ritorna a Napoli dopo 40 anni per rivedere i suoi posti d’infanzia e soprattutto la madre ormai anziana. Si è ormai stabilito in Egitto dove ha un’impresa edile e messo su famiglia. Rivedere il quartiere dove è cresciuto gli provoca un sentimento di nostalgia è un irrefrenabile voglia di tornarci a vivere. Deve però convincere la moglie egiziana e soprattutto eliminare alcuni scheletri nell’armadio di quando era appena un ragazzo, segreti che conserva insieme al suo migliore amico di quel periodo. “Nostalgia”, presentato a Cannes in concorso, è un altro film di Martone ambientato nella Napoli di sempre, quella nella quale convivono a pochi metri di distanza persone che cercano di perseguire obiettivi nobili e altre che invece cercano scorciatoie largamente illegali. Ottimo il soggetto, mi sarei però aspettato una regia con più ritmo e una sceneggiatura meno dispersiva in alcune sequenze, nel senso che nelle mani di uno come Scorsese questo film sarebbe stato un capolavoro. Convincente Favino.
    Nostalgia ***

  7. #7597
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    “Nostalgia” (2022) di Mario Martone
    Felice (Pierfrancesco Favino) ritorna a Napoli dopo 40 anni per rivedere i suoi posti d’infanzia e soprattutto la madre ormai anziana. Si è ormai stabilito in Egitto dove ha un’impresa edile e messo su famiglia. Rivedere il quartiere dove è cresciuto gli provoca un sentimento di nostalgia è un irrefrenabile voglia di tornarci a vivere. Deve però convincere la moglie egiziana e soprattutto eliminare alcuni scheletri nell’armadio di quando era appena un ragazzo, segreti che conserva insieme al suo migliore amico di quel periodo. “Nostalgia”, presentato a Cannes in concorso, è un altro film di Martone ambientato nella Napoli di sempre, quella nella quale convivono a pochi metri di distanza persone che cercano di perseguire obiettivi nobili e altre che invece cercano scorciatoie largamente illegali. Ottimo il soggetto, mi sarei però aspettato una regia con più ritmo e una sceneggiatura meno dispersiva in alcune sequenze, nel senso che nelle mani di uno come Scorsese questo film sarebbe stato un capolavoro. Convincente Favino.
    Nostalgia ***
    A me è parso poeticissimo, anche se ambientato in un rione esteticamente poco bello.

    Io non ho mai dovuto lasciare i luoghi a me cari in cui sono cresciuta, però posso capirne la nostalgia.

  8. #7598
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    “Alcarràs” (2022) di Carla Simon
    Un’intera famiglia catalana è impegnata da generazioni nell’attività di produzione e raccolta delle pesche. Si trovano ad affrontare il repentino calo del prezzo dei prodotti agricoli per via della grande distribuzione che non gli permette di coprire i costi. Ma hanno anche un altro problema: il terreno su cui operano non è loro ma è stato regalato senza alcun atto scritto, per dei favori ricevuti, al vecchio capo famiglia e gli eredi del benefattore lo rivendicano per installare dei pannelli solari. Il film presentato a Berlino dove ha vinto l’Orso d’Oro, racconta il declino dell’agricoltura nelle piccole aziende, ma anche la vita aldilà dei campi e la semplicità di persone che non chiedono altro che vivere dignitosamente. Ottimo soggetto e sceneggiatura, qualche perplessità sulla regia soprattutto nella prima parte, credo anche per una strumentazione non eccezionale.

    Alcarràs **

  9. #7599
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    “Lazzaro felice” (2018) di Alice Rohrwacher
    Film recuperato, visto su Raiplay. Un gruppo di contadini è isolato da decenni a causa di un alluvione. Non si accorgono di un mondo che cambia (anche in peggio) e i più piccoli sono impossibilitati a frequentare la scuola. Lavorano come mezzadri per conto di una marchesa che li sfrutta e li lascia in condizioni di povertà estrema. Un giorno arrivano i carabinieri, arrestano la marchesa e “liberano” i contadini. Li ritroviamo anni dopo in città, senzatetto e alla continua ricerca di espedienti per arrivare a fine giornata. L’unico che sembra non accorgersi delle difficoltà, che non soffre per la sua condizione ed è disposto ad aiutare chiunque abbia bisogno è Lazzaro, divenuto ad un certo punto del film protagonista di una storia surreale quasi fiabesca. Presentato a Cannes nel 2018 dove vinse il premio di miglior sceneggiatura, “Lazzaro felice” si muove tra Olmi e Pasolini, spaccato di vita contadina in principio, dove il superfluo non è necessario, contraddizioni urbane nel proseguo, dove persino coloro che sono a proprio agio nella giungla d’asfalto della metropoli subiscono la violenza e la volgarità di una società distratta e insensibile. Attendo con curiosità il prossimo film della Rohrwacher.

    Lazzaro felice ***

  10. #7600
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Ayla, la figlia senza nome: ho pianto, ve lo confesso.
    Meraviglioso!
    amate i vostri nemici

  11. #7601
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    “Esterno Notte” 2022 di Marco Bellocchio – seconda parte
    Il quarto episodio approfondisce la figura di Adriana Faranda. Entra nelle Br nel 1976, viene testata l'anno successivo quando partecipa a un agguato nei confronti di un rettore per poi entrare nel direttivo l'anno dopo. E' la persona che fa ritrovare i comunicati dei terroristi durante il rapimento Moro. All'apparenza è una donna come tutte le altre, ha una figlia da seguire, però decide di dedicare (buttare) la sua vita alla lotta armata all'interno della quale si distingue per essere un'autentica rivoluzionaria, mentre altri si definiscono dei disobbedienti. Insieme al compagno Valerio Morucci è tra coloro contrari all'uccisione di Moro, in quanto la sua esecuzione favorirebbe proprio coloro che stanno combattendo. Ma sono in minoranza.
    Con il quinto episodio arriviamo alla moglie di Moro interpretata da Margherita Buy, in una scala di bravura superata solo da Gifuni che fa appunto Moro. Eleonora si lamenta del marito, perché dedica tutto se stesso alla politica, ma quando glielo rapiscono non esita a fare quello che la sua riservatezza in altre circostanze le avrebbe impedito di fare. Chiedere aiuto. Ma capisce ben presto che la DC non spera altro che Moro non esca vivo dal covo. Devo dire che ho trovato la seconda parte di “Esterno notte” un pò meno efficace della prima, ma forse è solo un impressione. Credo che Bellocchio comunque abbia esagerato con gli incubi dei protagonisti, con le parti immaginate, addirittura una fiction nel corso del film, forse perché non poteva esplicitamente dire che questo rapimento era tutto un falso per permettere agli oppositori di Moro (praticamente tutti) di liberarsi di colui che stava minando le fondamenta del loro potere. Rimane comunque una grande prova del regista che a 82 anni riesce ancora a dare una lezione di cinema. Le ultimi immagini sono di repertorio, con faranda e morucci arrestati mentre quasi in contrasto cossiga e andreotti continuano la loro puzzolente carriera politica come se nulla fosse.

    Esterno Notte ***

  12. #7602
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    "Minamata" (2020) di Andrew Levitas

    Storia realmente accaduta che narra l'impegno di un celebre fotografo di guerra di documentare i pesanti danni causati dalle scorie rilasciate da una industria chimica con effetti devastanti sulla popolazione. La sua denuncia verrà osteggiata dal potere politico ma alla fine riuscirà nel suo intento anche grazie alla mobilitazione generale. Ottima la regia di Levitas con un Jonny Depp che si ricorda di essere anche un attore. Qualche perplessità sul racconto, forse non così incisivo come il soggetto avrebbe meritato e anche il finale sembra in puro stile hollywoodiano, con tanto di tessuto musicale scritto da Sakamoto che ricorda altre pellicole. Purtroppo il film, presentato a Berlino 2020 e uscito in piena epoca di pandemia, ha incassato meno di un decimo rispetto al costo.

    Minamata ***
    Ultima modifica di Barrett; 30-06-2022 alle 08:34

  13. #7603
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    "Amarsi sotto la pioggia" con una Sharon Stone agli esordi: passabile.
    amate i vostri nemici

  14. #7604
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    “Sesso sfortunato e follie porno” (2021) di Radu Jude
    Ancor prima dei titoli di testa il film parte con una scena di sesso infuocato che ti fa pensare di essere entrato per sbaglio in un sito porno. Ma è proprio il film. Una coppia si riprende durante un rapporto sessuale e il file finisce nelle mani sbagliate e reso disponibile in un sito per adulti. La protagonista è un'insegnante di un liceo di Bucarest e a scuola qualcuno vede le immagini e riconoscendola da avvio alla gogna. Ambientato in Romania durante la pandemia il film ha vinto meritatamente l'Orso d'Oro a Berlino nel 2021, anno in cui anche a Cannes e a Venezia hanno trionfato film in cui la protagonista lotta contro problemi personali e sociali. “Sesso sfortunato” si divide in tre parti e presenta tre finali diversi. Nella prima parte la protagonista attende il giudizio della scuola, che potrebbe sfociare in un licenziamento, andando in giro per la città. In questa parte la regia si sviluppa in brevi piani sequenza simili a quelli di “Roma” di Cuaron e il set non è proprio cinematografico ma riprende davvero la vita della città. La seconda parte, quella più controversa, documenta come negli anni la società rumena ma non solo si è evoluta attraverso fasi storiche, anche drammatiche naturalmente, e come è cambiato il comune senso di oscenità. Nella terza parte abbiamo il “processo” con l’insegnante che si deve difendere davanti ai colleghi e ai genitori degli studenti e nella quale ciascuno di loro non riesce a controllare gli istinti peggiori quando si deve ergere a giudice di una persona. Come detto il film presenta tre finali.

    Sesso sfortunato o follie porno ***

  15. #7605
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    Barrett ti prego: se puoi, guarda il film che stasera passa su Rai 5, ore 21,15:

    Marie Heurtin, dal buio alla luce
    Tratto da una storia vera. L'attrice adolescente è fantastica! Aspetto però il tuo giudizio.
    amate i vostri nemici

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