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Discussione: L'ultimo film che avete visto?

  1. #8041
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Grazie per le info, gli articoli ed il video (l'ultimo non si apre). Leggerò tutto con calma.
    Per il momento ho ancora l'impressione che si tratti di sparute minoranze, poi magari mi ricrederò.

  2. #8042
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    Rapito di Marco Bellocchio (2023), incentrato sulla vicenda vera di un bambino ebreo di Bologna ed ambientato pochi anni prima dell’unificazione italiana : il ragazzino fu battezzato contro la volontà dei genitori e sottratto alla famiglia di origine dallo Stato pontificio al fine di essere convertito al cattolicesimo.
    Bellocchio ha acuito la mia allergia a certi ambienti ecclesiastici cattolici.
    Un film molto bello e curato.

    Cono, non vuoi vederlo? Credo si trovi su Rayplay che tu sponsorizzi molto spesso.

  3. #8043
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    Due film provenienti da Cannes, entrambi candidati all’Oscar per il miglior film internazionale.

    “Flow” (2024) di Gints Zilbalodis
    Da adulto non ricordo di aver visto alcun film di animazione, gli ultimi furono i vecchi Disney, i cartoni di Hanna & Barbera, Jeeg Robot. Ho guardato Flow solo perché è candidato per la Lettonia all’Oscar per il miglior film internazionale, di fatto escludendo il nostro “Vermiglio”. C’è quasi la certezza che sia andata così perché gli altri quattro film sono gli stessi che con Vermiglio erano candidati ai Golden Globe per formare insieme a “Amore a Mumbai” la sestina finalista. Flow è stato un successo sin dalla sua prima apparizione, avvenuta a Cannes. Ai Golden Globe ha vinto il premio per il miglior film d’animazione mentre agli Oscar è candidato anche in quella categoria. Se dicessi che mi ha colpito particolarmente direi una bugia. Ha sicuramente una fluidità di sequenze paragonabili ai film di immagini ma, ad esempio, i disegni degli animali non rappresentano davvero il mio gusto. Trovo più riusciti quelli relativi alla natura e allo scenario in generale. La storia racconta le peripezie che un gruppo di animali, soprattutto un gattino, deve affrontare giornalmente se vuole sopravvivere. Trovo difficile dare un giudizio non seguendo questo segmento.

    “Pigen med nalen – The girl with the needle” (2024) di Magnus von Horn
    Dopoguerra in Danimarca, una donna rimane incinta da parte del suo datore di lavoro il quale rinuncia a sposarla per volontà della famiglia e per essere gentile fino in fondo la licenzia in quanto in quella condizione non serve all’impresa. Grazie a una persona la donna riesce a trovare una sistemazione per la nascitura presso una famiglia adottiva e a vendere il latte in eccesso. Il film ricorda per periodo e condizione femminile quello della Cortellesi, ma in questo caso non abbiamo sfumature da commedia come in “C’è ancora un domani”; la disperazione è totale e la mancanza di prospettiva si evidenzia immagine dopo immagine anche quando le cose sembrano sistemarsi. Molto particolare la regia, alcune sequenze valgono da sole la visione; magnifico per una volta il bianco e nero e pregevole l’interpretazione di Vic Carmen Sonne.

    “Pigen med nalen – The girl with the needle” ***

  4. #8044
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Rapito di Marco Bellocchio (2023), incentrato sulla vicenda vera di un bambino ebreo di Bologna ed ambientato pochi anni prima dell’unificazione italiana : il ragazzino fu battezzato contro la volontà dei genitori e sottratto alla famiglia di origine dallo Stato pontificio al fine di essere convertito al cattolicesimo.
    Bellocchio ha acuito la mia allergia a certi ambienti ecclesiastici cattolici.
    Un film molto bello e curato.

    Cono, non vuoi vederlo? Credo si trovi su Rayplay che tu sponsorizzi molto spesso.
    Non ce n'è bisogno in questo caso: lo abbiamo visto in diretta. Film molto bello, toccante, recitato magnificamente. È la Chiesa peggiore, contro la quale Papa Francesco sta lottando strenuamente....
    amate i vostri nemici

  5. #8045
    Opinionista L'avatar di LadyHawke
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    Rapito di Marco Bellocchio (2023), incentrato sulla vicenda vera di un bambino ebreo di Bologna ed ambientato pochi anni prima dell’unificazione italiana : il ragazzino fu battezzato contro la volontà dei genitori e sottratto alla famiglia di origine dallo Stato pontificio al fine di essere convertito al cattolicesimo.
    Bellocchio ha acuito la mia allergia a certi ambienti ecclesiastici cattolici.
    Un film molto bello e curato.

    Cono, non vuoi vederlo? Credo si trovi su Rayplay che tu sponsorizzi molto spesso.
    L'ho visto anche io lo scorso anno, concordo.
    A guardare le nefandezze commesse in passato da ecclesiastici cattolici fa proprio scappare la voglia di aderire alla fede cattolica e non solo.

    C'è anche un'altra cosa che mi fa riflettere...il fatto che questo bimbo ebreo venga battezzato di nascosto dalla tata cattolica pone anche una riflessione su se sia giusto imporre un sacramento ad un bimbo che non ha ancora la capacità di scegliere quale fede abbracciare.

    E questo accade continuamente nella fede cattolica, spesso più per tradizione che per fede reale, pure io ho scelto per i miei figli il battesimo a suo tempo. Idem è stato per me da bimba.
    È giusto che siano gli altri a scegliere per noi a quale fede appartenere?
    Mi sto sempre più convincendo in età matura che è sbagliato privare della libertà di scelta.
    I figli dovrebbero ricevere i sacramenti da adulti, consapevoli della loro scelta.
    Mi pare che in origine il cristianesimo prevedeva così, se non erro.
    Ultima modifica di LadyHawke; 03-02-2025 alle 10:59
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  6. #8046
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    La Grazia del Battesimo: subito! Appena si viene al mondo Ladyhawke. Oggi come oggi, fin da quando i nostri figli hanno sei, sette, dieci, quindici anni il mondo li bombarda di messaggi e sollecitazioni anticristiane. Già li rapisce, per rimanere in tema.
    amate i vostri nemici

  7. #8047
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    L'ho visto anche io lo scorso anno, concordo.
    A guardare le nefandezze commesse in passato da ecclesiastici cattolici fa proprio scappare la voglia di aderire alla fede cattolica e non solo.

    C'è anche un'altra cosa che mi fa riflettere...il fatto che questo bimbo ebreo venga battezzato di nascosto dalla tata cattolica pone anche una riflessione su se sia giusto imporre un sacramento ad un bimbo che non ha ancora la capacità di scegliere quale fede abbracciare.

    E questo accade continuamente nella fede cattolica, spesso più per tradizione che per fede reale, pure io ho scelto per i miei figli il battesimo a suo tempo. Idem è stato per me da bimba.
    È giusto che siano gli altri a scegliere per noi a quale fede appartenere?
    Mi sto sempre più convincendo in età matura che è sbagliato privare della libertà di scelta.
    I figli dovrebbero ricevere i sacramenti da adulti, consapevoli della loro scelta.
    Mi pare che in origine il cristianesimo prevedeva così, se non erro.
    Infatti io non ho fatto battezzare i miei figli: li ho mandati all'ora di religione ed a tante attività curate dal parroco, in modo che capiscano cosa scelgono, ma per il momento non hanno deciso di battezzarsi.

  8. #8048
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    La Grazia del Battesimo: subito! Appena si viene al mondo Ladyhawke. Oggi come oggi, fin da quando i nostri figli hanno sei, sette, dieci, quindici anni il mondo li bombarda di messaggi e sollecitazioni anticristiane. Già li rapisce, per rimanere in tema.
    In principio non era così.

    Non è che se si viene battezzati da neonati il mondo smetterà di bombardare con messaggi anticristiani.
    E invece è sbagliato imporre un sacramento di una fede religiosa senza esprimere la propria volontà ed essere coscienti di voler appartenere ad un credo religioso, piuttosto che un altro.
    La maggior parte lo fa per tradizione, perchè si fa una bella festa, si ricevono regali ecc...che per pura fede.

    Se come sembra il battesimo è un sigillo di appartenenza a Cristo, è una sorta di violenza che non si può cancellare. Se io voglio abbracciare una fede diversa?
    È come nel film, ritornando al film, è stato commesso un abuso, una violenza, il bimbo protagonista di "Rapito" apparteneva già ad una famiglia di fede religiosa, quella ebraica, la tata non aveva alcun diritto di battezzarlo oltretutto all'insaputa della sua famiglia.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  9. #8049
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    Infatti io non ho fatto battezzare i miei figli: li ho mandati all'ora di religione ed a tante attività curate dal parroco, in modo che capiscano cosa scelgono, ma per il momento non hanno deciso di battezzarsi.

    Credo che sia la cosa più giusta.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  10. #8050
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    Amiche, battezzate subito i vostri bambini: c'è una GRAZIA immensa dentro il Sacramento. È come un seme destinato a fiorire e sbocciare. Chiaro, a patto di custodirlo, curarlo e innaffiarlo costantemente....
    Se come avete detto, ci si limita alla festa e al rinfresco, sarà difficile possa venir fuori qualche frutto: il mondo arrivera' prima e lo trascinera' dalla sua parte. Sta alla famiglia, ai genitori in primis e ai padrini e madrine, il compito educativo.
    amate i vostri nemici

  11. #8051
    Opinionista L'avatar di Barrett
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    “The seed of the sacred fig” (2024) di Mohammad Rasoulof
    Un uomo viene promosso all’interno della struttura giudiziaria di Teheran e immediatamente invitato a firmare una sentenza di morte senza che abbia conoscenza del caso. In Iran la situazione è in pieno fermento, con manifestazioni organizzate dalle donne che spesso sfociano in scontri con la polizia e a casa di Iman, il nome dell’uomo, si confrontano posizioni più integraliste, quelle dei genitori rispetto a quelle più aperte ai cambiamenti da parte delle giovani figlie che prendono posizione a favore delle manifestanti. La situazione si acuisce quando dall’abitazione sparisce la pistola di ordinanza di Iman. Da questo momento la posizione dei due genitori si divide, con Iman che smette di essere padre per diventare il difensore più strenuo della sua carriera e della teocrazia iraniana. Il film è stato girato in clandestinità in quanto Rasoulof, più volte arrestato in passato, era in attesa di una sentenza poi arrivata quando il film non era ancora terminato. Di conseguenza la post produzione è avvenuta in Germania. A Cannes il film ha vinto il premio della giuria e ora è candidato all’Oscar per il miglior film internazionale. La lunga scena finale girata in un villaggio abbandonato mi ha ricordato Leone. Il film mostra le originali sequenze delle manifestazioni riprese con i telefonini sfociate in atti di violenza da parte della polizia morale. Un film potente sulla situazione in Iran oggi e stasera la trasmissione radiofonica di rai tre ne parlerà a Hollywood Party con Stefania Ulivi e Alberto Crespi.

    The seed of the sacred fig ***

  12. #8052
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    Amiche, battezzate subito i vostri bambini: c'è una GRAZIA immensa dentro il Sacramento. È come un seme destinato a fiorire e sbocciare. Chiaro, a patto di custodirlo, curarlo e innaffiarlo costantemente....
    Se come avete detto, ci si limita alla festa e al rinfresco, sarà difficile possa venir fuori qualche frutto: il mondo arrivera' prima e lo trascinera' dalla sua parte. Sta alla famiglia, ai genitori in primis e ai padrini e madrine, il compito educativo.
    Cono, io sono agnostica tendente all'ateo, e non vedo perché avrei dovuto forzare i miei figli alla nascita facendoli battezzare: il parroco e tutti i religiosi avevano le mani libere nell'educarli. Se lo vorranno, si battezzeranno da adulti. Questo l'ho già scritto, ma tu insisti lo stesso.
    E' preferibile forse farli battezzare solo perché rientra nella tradizione, nella festa (come mi dicevano le altre mamme) e si ricevono regali? No, come tu stesso scrivi.

    Lascia vivere gli altri come meglio credono e non asfissiarli.

  13. #8053
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    “The seed of the sacred fig” (2024) di Mohammad Rasoulof
    Un uomo viene promosso all’interno della struttura giudiziaria di Teheran e immediatamente invitato a firmare una sentenza di morte senza che abbia conoscenza del caso. In Iran la situazione è in pieno fermento, con manifestazioni organizzate dalle donne che spesso sfociano in scontri con la polizia e a casa di Iman, il nome dell’uomo, si confrontano posizioni più integraliste, quelle dei genitori rispetto a quelle più aperte ai cambiamenti da parte delle giovani figlie che prendono posizione a favore delle manifestanti. La situazione si acuisce quando dall’abitazione sparisce la pistola di ordinanza di Iman. Da questo momento la posizione dei due genitori si divide, con Iman che smette di essere padre per diventare il difensore più strenuo della sua carriera e della teocrazia iraniana. Il film è stato girato in clandestinità in quanto Rasoulof, più volte arrestato in passato, era in attesa di una sentenza poi arrivata quando il film non era ancora terminato. Di conseguenza la post produzione è avvenuta in Germania. A Cannes il film ha vinto il premio della giuria e ora è candidato all’Oscar per il miglior film internazionale. La lunga scena finale girata in un villaggio abbandonato mi ha ricordato Leone. Il film mostra le originali sequenze delle manifestazioni riprese con i telefonini sfociate in atti di violenza da parte della polizia morale. Un film potente sulla situazione in Iran oggi e stasera la trasmissione radiofonica di rai tre ne parlerà a Hollywood Party con Stefania Ulivi e Alberto Crespi.

    The seed of the sacred fig ***
    I film iraniani ultimamente sono incentrati su questi problemi, o mi sbaglio?

  14. #8054
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    I film iraniani ultimamente sono incentrati su questi problemi, o mi sbaglio?
    Si ma non solo. Ad esempio Farhadi il regista che preferisco parla di relazioni come in "Una separazione", "Il cliente" e "Un eroe". Panhani di cui avevo visto "Gli orsi non esistono" e Rasoulof coraggiosamente sfidano il regime.

  15. #8055
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Cono, io sono agnostica tendente all'ateo, e non vedo perché avrei dovuto forzare i miei figli alla nascita facendoli battezzare: il parroco e tutti i religiosi avevano le mani libere nell'educarli. Se lo vorranno, si battezzeranno da adulti. Questo l'ho già scritto, ma tu insisti lo stesso.
    E' preferibile forse farli battezzare solo perché rientra nella tradizione, nella festa (come mi dicevano le altre mamme) e si ricevono regali? No, come tu stesso scrivi.

    Lascia vivere gli altri come meglio credono e non asfissiarli.
    Ciao, quello che ho detto vale per tutti: credenti e non credenti. Battezzate subito i vostri bambini, poiché vi è insita nel Sacramento una Grazia immensa. Sarà poi il tempo, l'esistenza, gli eventi, l'educazione, il contesto di vita a soffocarlo o a farlo fiorire.
    amate i vostri nemici

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