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Discussione: L'ultimo film che avete visto?

  1. #7576
    Citazione Originariamente Scritto da nahui Visualizza Messaggio
    Ho visto The Adam Project, perché quando si parla di viaggi nel tempo non resisto E' godibile, più per ragazzi, ma divertente.
    Dico la verità.... l'ho iniziato... e mi sono fermato quando per un istante ho avuto la sensazione che la madre si infoiasse del figlio cresciuto e non riconosciuto.... comunque stasera lo completo.
    Bambol utente of the decade

  2. #7577
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    "After Love" (2020) di Aleem Khan

    Domenica sono stati consegnati i premi Bafta, i corrispondenti oscar britannici che anticipano di tre settimane quelli americani. Nella sezione relativo a quello per la miglior attrice ha vinto Joanna Scanlan con il film in questione che sono andato a recuperare. La protagonista, una donna pakistana che vive a Dover, deve affrontare la perdita improvvisa del marito. Mettendo a posto le sue cose scopre però una realtà inattesa, impossibile da immaginare anche perchè il marito come lei era musulmano. Ottima l'interpretazione dell'attrice caratterizzata da uno stupore crescente allo svolgersi della vicenda.

    After Love ***

  3. #7578
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    “Licorice pizza”, nelle sale italiane in questi giorni, mi dà l'opportunità di parlare del cinema di Paul Thomas Anderson, rivedendo e in alcuni casi vedendo per la prima volta i suoi film a partire da “Boogie Nights” (1997 ***) 'ascesa e caduta di un attore porno durante gli anni ’70 nel quale sono presenti molti degli elementi del suo cinema, come i lunghi piani sequenza alternati a un montaggio frenetico, dove nel successivo “Magnolia” (1999 ***) il medesimo montaggio diventa esso stesso trama, intreccio delle vicende dei protagonisti alcuni dei quali davvero pittoreschi. A questo si deve aggiungere la cura maniacale dei particolari e la precisione delle inquadrature condite da musiche del periodo. Vari personaggi particolari sin qua, ma in “Punch Drunk Love” (“Ubriaco d’amore” qui da noi, anno 2002 **) un unico protagonista diventa quello principale. Un piccolo imprenditore, circondato da un esercito di sorelle e dagli evidenti problemi psicologici è ossessionato da chiamate telefoniche erotiche. Proseguendo sullo stesso filo troviamo qualche anno più tardi Joaquin Phoenix in “The Master” (2012 ***) dove interpreta un reduce di guerra dal male di vivere evidente che trova per breve tempo conforto nel personaggio interpretato da Philip Seymour Hoffman, il classico imbonitore probabilmente il fondatore di Scientology. Phoenix lo troviamo anche nel successivo “Inherent Vice” (“Vizio di forma” il titolo italiano, film del 2014 **) nel quale l’attore rappresenta efficacemente un Marlowe hippie alla ricerca di un personaggio altolocato amante della sua ex, improvvisamente scomparso. In tutti questi film riconosciamo il cinema di Anderson, con alcune caratteristiche che li rendono immediatamente individuabili, come ad esempio in “Licorice Pizza”. Ma è quando il regista cambia registro che intravvediamo un talento che va oltre il mestiere. Nel 2007 esce “There Will Be Blood” (“Il Petroliere” ****). Daniel Day Lewis scopre per puro caso un giacimento petrolifero e andrà avanti alla ricerca dell’oro nero in terreni incolti di proprietà di contadini poco propensi alla cessione ma molto religiosi. In questo caso il protagonista parte da zero, mentre in “Phanthom Thread” (“Il Filo Nascosto” 2017 ****), nella parte principale abbiamo ancora un Lewis strepitoso e il suo personaggio un famoso stilista che si invaghisce di una cameriera incontrata in un hotel per poi trascurarla pericolosamente perché troppo assorbito dal lavoro. Questi due film sono di fattura classica, dove la capacità di narrare la storia focalizzata su un unico personaggio è l’elemento principale, quello su cui si fonda l’intera struttura del film e il montaggio, una volta elemento imprescindibile, ora è solo al servizio della vicenda narrata.
    Con “Licorice Pizza” si ritorna al cinema classico di Anderson: poca trama e storie paradossali

    Tutti i film sono presenti nella piattaforma ZMovie in lingua originale e sottotitoli in varie lingue.
    Ultima modifica di Barrett; 23-03-2022 alle 16:40

  4. #7579
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    Oscar 2022 per il miglior film a CODA, un filmetto dai buoni sentimenti ma che da un punto di vista cinematografico risulta abbastanza modesto. Mancava il grande film probabilmente, ma Hollywood ci ha da sempre abituato a premi di questo tipo dove più della qualità si premia un film dal tema di facile presa presso il pubblico medio. Non ce l'ha fatta il film di Sorrentino battuto da "Drive my Car" nella categoria internazionale. Senza grosse sorprese il resto.

  5. #7580
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Sono d'accordo, Coda, che poi è un remake, è un film godibile e "familiare". Credo che, al di là delle proposte presenti, abbiano dato un taglio diverso al tipo di premi da assegnare.
    Il potere del cane è un film nettamente superiore.
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  6. #7581
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    "Drive My Car" (2021) di Ryūsuke Hamaguchi

    Un attore/regista teatrale viene colpito da glaucoma ed è costretto ad affidarsi a un'autista, una giovane donna. I due iniziano a raccontarsi i loro segreti mentre l'artista cura le sue ferite immergendosi completamente in un nuovo lavoro. "Drive my car" è stato presentato a Cannes l'anno passato e domenica ha vinto l'Oscar per il miglior film internazionale oltre ad essere candidato per altre due statuette compresa quella per il miglior film in generale. E' una pellicola piuttosto lunga, 3 ore, dal ritmo lento e con dialoghi che non si risparmiano. Ottima la regia complessiva, poco montaggio e con alcuni bellissimi primi piani dei protagonisti. Personalmente l'Oscar al miglior film internazionale l'avrei dato a "The Worst Person in the World".

    Drive My Car ***

  7. #7582
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    The specials - Fuori dal comune su Raimovie: Bellissimo! Quando la disabilità viene raccontata e descritta senza enfasi, preferendo sottolinearne le infinite opportunità. Vincent Cassel stratosferico!
    amate i vostri nemici

  8. #7583
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    "C'mon c'mon" (2021) di Mike Mills

    Un giornalista (Joaquin Phoenix) gira per le città americane riportando cosa gli adolescenti dicono in generale sugli adulti, sul mondo, sul futuro etc. Quando si trova a Los Angeles la sorella gli chiede se può tenergli il figlio e lui lo porta con sé a New York e nelle altre tappe del suo tour. Il film appare appunto diviso nelle due sezioni, le interviste agli adolescenti e il rapporto diretto con il nipote, adolescente pure lui. Si rende naturalmente conto delle differenze tra ascoltare e riportare quello che i ragazzini gli dicono e invece gestire un'intera giornata della vita del nipote, che finisce pure per aiutarlo nel suo lavoro ma che alla fine lo costringe persino a confidarsi.
    Mike Mills è soprattutto un regista di videoclip e questo si nota quando monta le immagini con i dialoghi che vanno per conto loro, come infatti succede spesso nei brani musicali. Il film rappresenta un ottimo esempio su quello che ci si aspetta da un'opera indipendente, mi viene in senso contrario proprio CODA, ovvero allontanarsi dal classico format cinematografico per non dire mainstream, cercare di sperimentare nuovi stili, nessuna pretesa dal botteghino. Certo la presenza di una star come Phoenix farebbe pensare esattamente al contrario, ma il film mi pare riuscito proprio in originalità.
    La cosa più bella la fotografia di Robbie Ryan, un bianco e nero davvero notevole, soprattutto i notturni di Los Angeles e New York lasciano senza parole.

    C'mon c'mon ***

  9. #7584
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    "Sundown" (2021) di Michel Franco

    In vacanza ad Acapulco con sorella e nipoti il protagonista rinuncia a tornare in patria al capezzale della madre morente; nei giorni seguenti decide di non presenziare al funerale e lascia la sua quota di eredità alla sorella. Il proposito di rimanere in vacanza per sempre evitando qualunque responsabilità si interrompe per via di un fatto increscioso che cambia del tutto il corso delle cose.
    Anche con questo film, presentato all'ultimo Venezia, Franco affronta il contrasto che si genera quando un avvenimento inaspettato ci costringe a rivedere il progetto preparato. Fu così anche nel precedente "New Order", dove però le motivazioni dei disordini e delle violenze rimasero in sospeso rendendo il film decisamente non riuscito. In questo caso, pur non amando particolarmente l'incedere della storia, l'attesa viene premiata con il protagonista che torna al punto di partenza.

    Sundown ***

  10. #7585
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    "The Story of My Wife" (2021) di Ildikó Enyedi

    Anni 20 (secolo precedente), un capitano di fregata cerca moglie e scommette in un bar con un amico italiano (Sergio Rubini) che sposerà la prima che entrerà nel locale. Naturalmente sarà una bella donna, la quale accetta la proposta di matrimonio. La regista ungherese ancora con questo film come fu per il notevole "Corpo e anima" del 2017 (Orso d'Oro a Berlino) affronta le difficoltà di una relazione impossibile, tra due persone molto diverse. Nel film precedente era l'autismo della protagonista a determinare delle incompatibilità quasi inconciliabili, in questo caso le rigidità del capitano dovute probabilmente alla formazione militare contrapposte alla necessità della moglie di sentirsi ancora una donna libera e moderna come lo era prima del matrimonio. Inutile negare la capacità di fare cinema da parte di Enyedi, come pure il soggetto appaia interessante, ma alla fine il film appare troppo lungo (sfiora le 3 ore) senza che la sceneggiatura riesca a rendere interessante la narrazione che si trascina sino alla fine in attesa di un colpo di coda.

    The Story of My Wife **

  11. #7586
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Carino, insolito e divertente, visto ieri sera.

    C'è anche una serie ispirata a questo film su Disney+

    Ultima modifica di Breakthru; 28-04-2022 alle 12:01

  12. #7587
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    "Quo Vadis, Aida?" (2020) di Jasmila Zbanic

    Aida è una traduttrice bosniaca che lavora per l'Onu durante la guerra nella ex Jugoslavia e il suo ruolo è anche quello di guidare i suoi concittadini secondo i dettami previsti dall'organizzazione internazionale in occasione dell'attacco dei serbi alla città di Srebrenica. La guerra in Jugoslavia non suscitò un grande interesse in occidente, probabilmente perché non c'erano forniture di gas, petrolio e grano da salvaguardare e la sola presenza dell'Onu risultò insufficiente. A Srebrenica i serbi commisero un genocidio da ottomila morti con i responsabili condannati dal tribunale dell'Aja.
    Il film fu presentato a Venezia due anni fa e ha vinto successivamente vari premi. Guardandolo oggi, con una guerra in corso, assume un significato diverso, che non riguarda purtroppo solo il passato.

    Quo Vadis, Aida? ***

  13. #7588
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    Prima che mi dimentichi,
    un film insolito, lo consiglio perché ogni tanto mi torna in mente e mi viene da sorridere, lo trovate su Mubi


  14. #7589
    Citazione Originariamente Scritto da Breakthru Visualizza Messaggio
    Prima che mi dimentichi,
    un film insolito, lo consiglio perché ogni tanto mi torna in mente e mi viene da sorridere, lo trovate su Mubi

    Me lo guarderò con piacere.
    Io ho visto Uncharted, so che abbiamo gusti abbastanza simili per quanto concerne film e serie TV, tu lo hai visto? A parte Tom Holland, simpaticissimo come sempre, il film in sé mi ha un po' deluso...Solo effetti speciali, di storia zero. Pure Mark Wahlberg mi ha lasciato insoddisfatto, non parliamo di Banderas (ha visto tempi migliori).

  15. #7590
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Citazione Originariamente Scritto da Kanyu Visualizza Messaggio
    Me lo guarderò con piacere.
    Io ho visto Uncharted, so che abbiamo gusti abbastanza simili per quanto concerne film e serie TV, tu lo hai visto? A parte Tom Holland, simpaticissimo come sempre, il film in sé mi ha un po' deluso...Solo effetti speciali, di storia zero. Pure Mark Wahlberg mi ha lasciato insoddisfatto, non parliamo di Banderas (ha visto tempi migliori).

    No, non l'ho mai visto ma lo metto in lista.

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