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Discussione: L'ultimo film che avete visto?

  1. #7306
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Indicazioni molto preziose, Barrett, in questi tempi!

  2. #7307
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    " La via lattea" (1969) di L. Bunuel, altro film pescato su youtube. E' il viaggio di due pellegrini verso la la tomba di S. Giacomo, apostolo di Cristo. Nel loro cammino i due incontrano personaggi di epoche diverse e dalle idee teologiche contrastanti, dogmi ed eresie che si sono susseguiti nel corso dei secoli e che hanno contraddistinto la Chiesa. E' un modo per il regista di rappresentare le sue idee, il suo ateismo e la critica a una società organizzata gerarchicamente dove coloro che detengono il potere, che siano persone facoltose, religiosi o militari accettano con fastidio le persone che ne sono prive.
    Bunuel non ti colpisce con la forma ma con i contenuti di scene da guardare e riguardare, ciascuna con un messaggio su cui si può essere d'accordo o meno ma che comunque lasciano il segno.

    La via lattea ****

  3. #7308
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    "Inglourious basterds" (2009) di Quentin Tarantino. Ripescato su suggerimento di un amico, che poi si è risentito che non lo consideri superiore a "Pulp Fiction (ma come si fa...), è ambientato a Parigi occupata dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale e dove viene organizzato un attentato a Hitler e ad alti ufficiali in occasione di una prima cinematografica. Il film coinvolge un'ebrea sfuggita al massacro della sua famiglia e che gestisce il cinema dove viene proiettato il film, un ufficiale tedesco artefice dello stesso massacro e che sarà presente all'interno del medesimo cinema, un gruppo di americani ebrei, i bastardi appunto, organizzatori dell'attentato. Il film è diviso in 5 parti collegate tra loro, ma che funzionano anche autonomamente e all'interno delle quali Tarantino sviluppa la sceneggiatura seguendo il proprio stile e quasi dimenticandosi del genere trattato, si tratta pur sempre di un film ambientato in tempo di guerra. A mio parere questo è il limite più grande (forse per altri è un punto di forza) in quanto cambiando ambientazione e abiti ai protagonisti saremmo in uno dei tanti film precedenti e successivi del regista. Curiosa poi la storia della colonna sonora. Appiedato da Morricone impegnato in un'altra composizione, Tarantino decide di inserire brani di altri film, compresi 4 dello stesso Morricone, naturalmente in tema di spaghetti western e anche uno di David Bowie che ci appiccicano poco ma che potrebbe anche essere considerato originale (operazione vista quest'anno in Jo Jo Rabbit, dove però il tono umoristico del film la rendeva più accettabile). In generale il film alterna scene formidabili, come ad esempio quella finale dell'incendio all'interno del cinema ad altre con dialoghi interminabili o con una regia non degna del nome del regista. Idem gli attori, tutti bravi soprattutto il protagonista, uno sconosciuto austriaco, ma non Brad Pitt a mio parere osceno.

    Inglorious Basterds **

  4. #7309
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Christoph Waltz ha recitato anche in Carnage.
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  5. #7310
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    Dal film di Tarantino è partita la sua vera carriera. Ma era già stato protagonista ai tempi del telefilm dell'ispettore Derrick.

  6. #7311
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    "Jackie Brown" (1997) di Quentin Tarantino. Jackie è assoldata da un trafficante d'armi per portare soldi dal Messico agli Usa. Un giorno però viene perquisita e trovata con soldi e droga nella borsa e da lì parte una collaborazione tra lei e la polizia per incastrare il trafficante. E' il film successivo a Pulp Fiction e anche se la sceneggiatura e le modalità con cui si sviluppa non raggiunge le vette del suo predecessore, come pure i personaggi non rimarranno nella storia del cinema come ad esempio Vincent Vega, e si può dire lo stesso per la colonna sonora, rimane un film riuscito con una regia impeccabile (c'è anche una citazione di John Ford nella scena della consegna/scambio delle borse) e un parco attori che recita alla grande. Il film termina con lo stesso brano dell'inizio "Across 110th Street" di Bobby Womack che adoro.

    Jackie Brown ***

  7. #7312
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    "Old Boy" (2003) di Park Chan-wook. Sudcoreano come il film dell'anno "Parasite", fa parte della trilogia della vendetta dello stesso regista e nel 2004 vinse il Gran Premio della giuria a Cannes presieduta da Tarantino....a questo film e a "Eternal Sunshine of the Spotless Mind" devo la ripresa del mio interesse nel cinema dopo vari anni e mi fu consigliato proprio qui su Discutere, credo da Lilith (ciao Lilith). Un uomo viene rapito e imprigionato apparentemente senza motivo e la stessa si prolunga per ben 15 anni allorquando si ritrova improvvisamente all'interno di una valigia di nuovo libero. A questo punto il suo unico pensiero e obiettivo è sapere il perchè della detenzione e aiutato da una ragazza conosciuta in un bar si mette alla ricerca dei suoi carcerieri e mandanti. E la scoperta della verità procurerà al protagonista più dolore della prigionia stessa. Rivisto dopo tanti anni il film mi ha nuovamente tenuto incollato alla sedia soprattutto perché non ricordavo più la fine. La sceneggiatura è impareggiabile per colpi di scena e ritmo, mentre la regia non sempre appare perfetta; ma l'utilizzo della musica nelle scene più importanti e l'ultima mezz'ora sono da cineteca.

    Old Boy ***

  8. #7313
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    Dove posso trovare quest'ultimo film, Barrett?

  9. #7314
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    Io uso Goojara.ch. Li guardo in un vecchio portatile sotto Linux per evitare malware. Il film è in lingua originale con sottotitoli in inglese. Se ti avventuri nella visione ti consiglio di seguirlo avendo vicino la trama presa ad esempio da wikipedia perchè il film corre veloce e potresti perdere qualcosa e non capire certi passaggi.

  10. #7315
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    Grazie!

  11. #7316
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    "Eternal Sunshine of the Spotless Mind" (2004) di Michel Gondry. Uno dei peggiori titoli in italiano ("Se mi lasci ti cancello") è la storia di due ragazzi che si incontrano su una spiaggia e poi su un treno con l'idea di essersi già visti da qualche parte, ma non possono immaginare quando e dove. Rivisto dopo tanti anni e anche se la regia non mi pare sempre soddisfacente, la storia mantiene tutta la sua efficacia (Oscar 2005 per la sceneggiatura) come pure l'interpretazione degli attori soprattutto da parte di Kate Winslet e Kirsten Dunst.

    Eternal Sunshine of the Spotless Mind ***

  12. #7317
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    Due film visti su Rai Play.

    "La strategia del ragno" (1970) di Bernardo Bertolucci. Film per la televisione tratto liberamente da un racconto di Borges, narra del ritorno di un uomo nel suo paese natale, Tara (credo inventato), per indagare dell'uccisione del padre, noto antifascista, durante la dittatura. Intervistando i suoi amici viene a scoprire la verità dei fatti, molto distante da quanto ci si potesse aspettare. Bertolucci girò il film poco prima o in contemporanea con "Il Conformista" uno dei suoi capolavori. Si nota una regia molto precisa stilisticamente rigida, abbastanza lontana dalle innovazioni che sin dal film successivo il regista mise in atto, aiutata anche da una fotografia (credo con restauro) volutamente pallida da parte di Vittorio Storaro.

    La strategia del ragno ***


    "45 anni" (2015) di Andrew Haigh. Un uomo riceve una inaspettata lettera nei giorni in cui insieme alla moglie sta organizzando il festeggiamento dei loro 45 anni di matrimonio. Riguarda il ritrovamento del corpo di una donna sulle Alpi svizzere con la quale l'uomo aveva avuto una importante relazione prima del matrimonio e con la quale si trovava prima della sua scomparsa durante una tormenta di neve. La lettera, i ricordi dell'uomo che ne conseguono, la reazione della moglie al comportamento del marito mettono a repentaglio una relazione che sino ad allora era apparsa più che solida. In più ci sono tante fotografie che rivelano alla moglie un segreto inaspettato e per lei oltremodo doloroso. Film semplice ma allo stesso tempo profondo, che ci dice una volta di più quanto nelle relazioni sentimentali non si dovrebbe mai dare nulla per scontato. Vincitore di diversi premi soprattutto Charlotte Rampling per la sua interpretazione.

    45 anni ***

  13. #7318
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    Ho visto 45 anni al cinema, quando uscì, mi parve noiosissimo, non vi accade nulla, le giornate si susseguono sempre uguali, passeggiata, cucina, lettura...

  14. #7319
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    Mi hai distrutto tutto il cinema di Bergman! Forse non succede niente nelle scene che fanno da cornice a quelle principali. Con l'avanzare del film si nota tutta la perplessità della protagonista a seguito del comportamento del marito seguente al ricevimento della lettera. Il patatrac però arriva quando lei scopre le fotografie che il marito riguardava continuamente. A quel punto lei si sente fregata, senza via di scampo anche perché è troppo in là con gli anni per rompere il matrimonio e ricominciare da capo. Ma si rende conto che per tutta la sua vita matrimoniale c'era stata un'ombra che aveva influenzato le scelte della coppia e che lei era stata in definitiva una seconda scelta. E' bravissima a nascondere il suo stato d'animo durante i festeggiamenti del suo 45 esimo anniversario di matrimonio, ma è completamente avvolta da una tristezza devastante come se sentisse di aver gettato via la sua intera esistenza. Nella sua semplicità a mio modo di vedere è un gran bel film.
    Paragonato a "Storia di un matrimonio" dell'anno scorso la grande differenza è che in questo film la protagonista può permettersi di divorziare per via della sua relativamente giovane età che le consentirebbe di rifarsi una vita. La protagonista di 45 anni invece è condannata per sempre.

  15. #7320
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    Infatti non sono proprio un'amante del cinema di Bergman.

    Mi hai fatto ricredere, però non guarderei questo film una seconda volta per ritrovarvi tutto quello che tu hai fatto emergere...

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