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Discussione: L'ultimo film che avete visto?

  1. #7561
    Opinionista L'avatar di Barrett
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    “La Notte” (1961) di Michelangelo Antonioni

    Week-end di cinema ma innanzitutto un ricordo di Monica Vitti con il film di mezzo della trilogia sull’incomunicabilità di Antonioni. E’ la storia di una coppia (Marcello Mastroianni e Jeanne Moreau) il cui matrimonio sembra aver esaurito i buoni propositi senza che il loro stato d’animo permetta di sostituire il partner con una nuova relazione. L’ambientazione è una Milano in pieno boom economico, con grattacieli e strade vuote a testimoniare un’alienazione da produttività. Monica Vitti è la femme fatale del film, forse l’amante di Mastroianni, ma pure lei (bruna per l’occasione per non alterare il clima pesante) imprigionata dall’impossibilità di comunicare con il prossimo. Mi chiedo come avrebbe raccontato Antonioni i nostri giorni tra Internet, social e telefonini.

    La Notte ***

  2. #7562
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Qualche sera fa ho rivisto "HIGHLANDER", 1982.

    Tra tutti i film di quegli anni probabilmente quello invecchiato peggio, si salva solo la colonna sonora

  3. #7563
    Opinionista L'avatar di Barrett
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    Proprio nel momento in cui è in corso il Festival di Berlino, due film con candidature Oscar 2022.
    “Licorice Pizza” (2021) di Paul Thomas Anderson
    Due ragazzi si incontrano durante un set fotografico per la scuola e malgrado la differenza di età cominciano a frequentarsi. Pur avendo obiettivi diversi, lui ha solo 15 anni, lei lo supporta nelle varie attività che il ragazzo organizza o che ha semplicemente in mente, cercando continuamente di scoraggiare i suoi propositi amorosi. Ambientato all’inizio degli anni 70 “Licorice Pizza” ricorda quei quadretti di provincia americana disegnati così bene anni fa da Altman, colmi di situazioni paradossali alimentate da personaggi fuori dal comune, anche se alcuni di questi appaiono poco credibili (quello interpretato da Bradley Cooper ad esempio). Rimane una pellicola godibile, credo il miglior film proveniente dagli Usa l’anno passato. Bellissimi gli ultimi minuti. Candidato all’Oscar per film, sceneggiatura e regia.

    Licorice Pizza ***

    “The Worst person in the world” (2021) di Joachim Trier
    Alla soglia dei trent’anni Julie comincia a fare un bilancio della propria vita, rendendosi conto che ha combinato ben poco. Ha cambiato corso di studi più volte, iniziato a lavorare come fotografa ma finisce in un negozio di libri. Non avendo alcun istinto materno decide e convince il partner a non avere figli fino a quando non lo lascia per un altro che incontra casualmente a un party. Pensa sia l’uomo giusto, ma forse no. E’ un film sulle opportunità che la vita ci regala malgrado le difficoltà a coglierle oppure arrivano senza che ce ne accorgiamo o in un momento non adatto. Ottima la sceneggiatura (candidatura all’Oscar) che non poteva che provenire da un paese scandinavo con tutte quelle variabili psicologiche. Convincente Renate Reinsve nella parte della protagonista. Oltre alla sceneggiatura nomination anche per il miglior film internazionale.

    The Worst Person in the World ***

  4. #7564
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    Potremmo/ potreste forse dire anche dove avete visto il film (cinema, Netflix, Prime, Raiplay…)? Magari qualcun altro vorrebbe anche farlo leggendo quello che postate…

    Ieri ho guardato (su Netflix) un film datato (1998) tratto da una storia vera, Patch Adams, con un grande Robin Williams. Si tratta della storia di un uomo, dal tentativo di suicidio alla sfida di laurearsi in medicina, nonostante la sua età, ed in questo modo aiutare gli altri: nel contempo, ed è l’aspetto più importante, elabora la clown- terapia negli ospedali fino a creare un ospedale suo. Crede nel potere del buonumore come alleviamento delle pene fisiche ed aumento della qualità della vita, anche in condizioni estreme.

  5. #7565
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Patch Adams è un grandissimo film!
    amate i vostri nemici

  6. #7566
    Opinionista L'avatar di Barrett
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    Come a Cannes e Venezia, anche a Berlino vince un film con una donna regista, "Alcarras" di Carla Simon. Non dovrei fare alcuna distinzione considerata ormai assodata la parità di genere (oppure l'inesistenza di alcuna differenza di genere), ma se per l'Oscar dovese vincere il film della Campion, saremmo circondati!

    "Nightmare Alley" (2021) Gulliermo del Toro

    Non avrei mai visto questo film se non fosse stato candidato alla statuetta di miglior film. Il cinema di Del Toro non mi appassiona, pur considerando lui un gran professionista, trovandolo rassicurante nei temi, patinato nella forma, con montaggio e regia che si incastrano perfettamente. Il cast è di alto livello, come l'involucro su cui si sviluppa una trama da fumetto perfetta per Hollywood soprattutto per risollevare i magri incassi di questi due anni. Un illusionista passa a lavorare da un circo ai locali esclusivi di New York dove viene coinvolto in una brutta vicenda.

    Nightmare Alley **

    Visto su Zmovie in lingua originale (volendo ci sono i sottotitoli in varie lingue).

  7. #7567
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    47' di Army of Thieves poi è arrivato il sonno.
    Però mi sta piacendo.
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  8. #7568
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    Il ragazzo che catturò il vento (Netflix, 2019), semplice e lineare, narra l’inventiva di un giovane nella lotta alla fame ed alla siccità in Malawi.
    Storia vera, narrata prima in un libro.
    A volte ci dimentichiamo che in vaste zone del mondo esistono ancora questi problemi, sebbene si faccia del proprio meglio per aiutare le aree svantaggiate.

  9. #7569
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    “Uccellacci e Uccellini” (1966) di Pier Paolo Pasolini
    Nel centenario della nascita di questo intellettuale, poeta, scrittore, regista, pittore e quant’altro, si moltiplicano le manifestazioni per ricordare e magari rivisitare l’opera complessiva di uno dei maggiori artisti del ‘900 che un infame omicidio, forse commissionato, ci portò via proprio negli anni della maturità. Il suo pensiero letto e ascoltato nelle tante interviste rilasciate dimostrano, oltre che la profondità come ci si attende da un personaggio di questo spessore, della modernità in quanto dotata di preveggenza. Esordisce nel cinema con “Accattone” nel 1961 e subito si può notare l’originalità del linguaggio cinematografico replicata nei seguenti lavori tra cui appunto “Uccellacci e uccellini”, dove i due protagonisti sono convinti da un corvo a evangelizzare falchi e passeri, che rappresentano le due classi sociali. L’impatto che si prova davanti a un film di Pasolini è la mancanza di raffinatezza della pellicola, di un certo lavoro di post produzione diremmo oggi. Le riprese, il montaggio, la fotografia presentano dei difetti perché per l’autore l’importante non è la forma ma il contenuto che in questo caso con l’autorevole presenza di uno straordinario Totò è più facilmente raggiungibile anche dall’ampia fetta di spettatori interessati solo alle battute del comico. Un film non convenzionale sin dai titoli di testa, “cantati” da Domenico Modugno con la musica di Ennio Morricone. Però, ogni tanto, qua e là si notano delle influenze attribuibili a Bunuel, Antonioni e anche Fellini. Il film è disponibile su Youtube.

    Uccellacci e uccellini ****

  10. #7570
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    The wife, Vivere nell’ombra di Björn Runge, mi pare del 2017.

    Un celebrato scrittore americano riceve il Premio Nobel per la letteratura. In seguito si scoprirà che il vero talento della scrittura non è il suo, ma appartiene alla moglie che è l’autrice vera di tutti i suoi libri, ma ha accettato un ruolo secondario e quello di nume del focolare domestico, finché…

    Una Glenn Close divina.

  11. #7571
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    "Le vite degli altri" (2006) di Florian Henckel von Donnersmarck

    Ambientato a metà degli anni ottanta in Germania Est all'epoca della guerra fredda e dell'Unione Sovietica, quella che il mostro Putin vorrebbe ricostituire dopo più di trent'anni. In verità in quegli anni c'era molta simpatia nei confronti della DDR, un piccolo paese che aveva grande successo nello sport, soprattutto atletica e nuoto, come pure qualche artista, penso a Bowie e Iggy Pop, non esitava a visitarla passando aldilà del muro per mettersi alle spalle "quei fottuti occidentali" (citando appunto Iggy Pop). Io pure quando recentemente ho visitato Berlino sono rimasto quasi esclusivamente nella zona est affascinato dai palazzi antichi che di notte ospitano locali senza insegne all'esterno e dagli immensi marciapiedi larghi quanto le strade. In verità all'epoca le cose erano molto diverse, le vittorie nello sport erano dovute quasi esclusivamente al doping di stato e la vita nella DDR non solo era molto sacrificata ma persino spiata. Il Ministero per la Sicurezza ovvero la diabolica Stasi si occupava appunto della vita degli altri coinvolgendo anche la popolazione nell'informare su coloro che si pensava tramassero contro il socialismo. E' di questo che tratta il film, naturalmente in modo romanzato ma comunque efficace, con un finale che non ti aspetti. Qualche dubbio invece sulla produzione in generale, stile più vicino alle fiction televisive, ad esempio l'ispettore Derrick, che a quello cinematografico. Ma di questo regista, ricordo, il recente "Opera senza autore" non mi aveva per niente convinto. "La vita degli altri " ha vinto diversi premi tra cui l'Oscar per il miglior film straniero nel 2007. E' presente su RaiPlay.

    La vita degli altri ***

  12. #7572
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    " Una storia di violenza "
    A parte la bravura dei due attori principali, è la storia a tenere in tensione.
    Una tranquilla vita normale che nascondeva in se un passato di violenze lui; di innocenza e fiducia lei ed i loro due figli.
    Alla fine dopo mille traversie fuori ed anche dentro casa Virgo riesce finalmente ad essere accettato dai suoi e dalla comunità in cui aveva deciso di vivere la vita di un normale cittadino, e, tutto bene quel che finisce bene, soprattutto come marito e padre che non porta più il peso del suo trascorso da nascondere ai suoi cari.

    Dopo tutto quello che ha combinato ci credo!

  13. #7573
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Belfast.

    Quando Branagh esce da Shakespeare e racconta una storia comune nell'Irlanda della fine degli anni '70, un po' biografica, e racchiude quel mondo in una strada che è già un mondo, per me, che adoro il suo modo di recitare e girare, è stato come avere una sveglia dentro.
    C'è una Belfast in molti posti del mondo.
    Maestosa Judy Dench.
    Bianco e nero e Van Morrison.
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  14. #7574
    Superstite L'avatar di Doppio
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    Ho visto l'ultimo Batman, pollice verso: fotografia scadente, dialoghi improbabili, costumi raffazzonati (anche se ho capito l'intento), trama debole, personaggi abbozzati... si salvano solo le scene di combattimento, ma sono state costruite sulla falsa-righa di quelle del videogioco, perciò meglio il videogioco.
    Non avete ancora visto niente

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  15. #7575
    Astensionista L'avatar di nahui
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    Ho visto The Adam Project, perché quando si parla di viaggi nel tempo non resisto E' godibile, più per ragazzi, ma divertente.
    Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
    (George Bernard Shaw)

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