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Risultati da 1 a 15 di 109

Discussione: droga e chiesa (o viceversa)

  1. #1

    Question droga e chiesa (o viceversa)

    come si pone la chiesa rispetto alla "droga"? si schiera apertamente contro, cerca di evitare il discorso, o cosa?

    magari scrivete pure esperienze personali con gente di chiesa, documenti, dichiarazioni del papa, bho quello che volete
    Ultima modifica di uno; 22-01-2007 alle 13:27

  2. #2
    My L'avatar di beat
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    Io ho notato che tedenzialmente le persone che frequentano la chiesa o ci orbitano intorno non vedono di buon occhio la cosa, ma non mi son mai fatta spiegare perchè.. Però so anche di preti che gestiscono comunità di tossici e quando si trovano con i ragazzi della comunità a parlare una cannetta la fanno girare (tipo il prete che Fabio Volo ha caricato sul pulmino in una puntata dello Schiaccianoci). Ma quello è il caso di un prete informato, a contatto con esperienze serie di tossicodipendenza, quindi ne sa. E di conseguenza non può vedere un male nella cannabis. Per il resto delle droghe e per il resto della Chiesa, non so..
    [SIZE="1"]Non pi

  3. #3
    Vostra Balordit L'avatar di AdrianMaldonado
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    Un prete vicino casa mia andava spesso in sudamerica per delle missioni. A Milano, dopo un po', lo si vedeva girare in mercedes. Qualche mese dopo ho letto sui giornali che l'avevano arrestato... portava chili di cocaina in Italia... a saperlo prima...
    Au revoir, Adrian Maldonado.

    Mi prude una palla.

    Non vi curate di Lei, continuate pure a mandarmi pics.

    Bella.

  4. #4
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Don Ciotti, Don Gelmini sono in prima linea nella lotta alla schiavitu' da tossicodipendenza e al recupero di migliaia di ragazzi.

  5. #5
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Chiesa, Droga e Tossicomani

    PRESENTAZIONE


    Dopo un lungo cammino, siamo ora in grado di presentare questo Manuale di Pastorale su "Chiesa, Droga e Tossicomania". All’inizio del 1997, il Santo Padre, attraverso la Segreteria di Stato della Santa Sede, ha affidato al Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute il compito di interessarsi del problema lacerante della droga nel mondo. Da allora abbiamo organizzato una serie di studi, riunioni, Congressi internazionali, abbiamo creato gruppi speciali di lavoro, per assolvere nel migliore dei modi il mandato ricevuto dal Papa. Tra le nostre preoccupazioni è emersa quella di elaborare un Manuale sulla Pastorale della Salute nel campo specifico del mondo della droga.

    Molte volte ci sono stati posti interrogativi su cosa pensare e su cosa fare nel campo della pastorale nei confronti del problema della droga. Molti Vescovi, molti sacerdoti, religiose e religiosi, padri di famiglia angosciati si sono chiesti: cosa possiamo fare, come cristiani, di fronte al mondo della droga? Con il nostro Manuale non pretendiamo offrire una risposta definitiva ma dare indicazioni che possano aiutare nel lavoro pastorale. Sappiamo che esistono molti metodi, che ci sono molte esperienze di persone totalmente ed eroicamente dedite a questo lavoro pastorale. Rispettiamo tutta questa pluralità, a volte non molto armonica, di strade che vengono messe in atto per prevenire e curare nel mondo della droga; qui non intendiamo proporre un nuovo metodo, ma dare una risposta semplice, come una guida pratica, a domande che ci sono sembrate importanti e in un certo modo basilari per agire pastoralmente e che forse potranno servire anche a coloro che con tanta dedizione e sollecitudine si sono specializzati in questo campo.

    Dedichiamo questo manuale in particolare agli Ecc.mi Vescovi, nelle cui Diocesi si presenta tante volte questo problema che costituisce un aspetto che non possono trascurare della pastorale giovanile, pur se la droga colpisce non solo il mondo dei giovani, ma anche quello dei bambini e di non pochi adulti. È ovvio che questa dedizione è anche dei sacerdoti e degli altri operatori pastorali che, insieme con il Vescovo, realizzano l’opera di rendere sempre attuale la presenza del Regno di Dio nel mondo. Nella nostra intenzione rientrano anche i genitori che hanno figli tossicodipendenti e non sanno come aiutarli; ci sono poi le famiglie, alle quali ci rivolgiamo fortemente.

    Il mondo dei politici è molto importante in questo flagello e il risultato che si ottiene per frenarlo dipende molto dal loro atteggiamento. Anche a loro dedichiamo il nostro manuale che forse li aiuterà a realizzare la delicata e difficile missione alla quale si sono consacrati per preservare e curare tante persone che soffrono per questo terribile male.

    Abbiamo tenuto conto in modo particolare del mondo sanitario, di tutti i professionisti della salute. Questo manuale non è un trattato specializzato del problema, tuttavia essi vi troveranno valori e orientamenti che faciliteranno lo svolgimento della loro missione preventiva e curativa.

    Il manuale prende in considerazione i giovani; vorremmo che lo usassero come uno strumento atto a prevenire questo male e uscire dalla tossicodipendenza. Gli insegnanti della scuola a tutti i livelli, in particolare delle elementari, possono dare ai loro alunni un’informazione e un’educazione adeguate su questo problema della droga. A loro dedichiamo con particolare attenzione il nostro manuale, come pure a tutti coloro che s’interessano a questa problematica tanto grave del nostro tempo.

    Come abbiamo detto prima, il manuale si apre con le parole del Santo Padre Giovanni Paolo II su questo grave problema. Possiamo dire che i capitoli che seguono sono una sorta di commento alle Sue parole.

    Il Papa ci parla di tre azioni particolari per una pastorale atta ad affrontare il problema della droga: prevenzione, cura e repressione. Nel manuale vengono contemplate le due prime: la prevenzione e la cura. Non viene trattata la repressione, a cui il Papa fa riferimento affermando che tutti dobbiamo lottare contro la produzione, l’elaborazione e la distribuzione della droga nel mondo e che è particolare dovere dei governi affrontare con coraggio questa lotta contro i "trafficanti di morte". Questo punto non verrà sviluppato nel manuale, però ci uniamo alle parole del Papa e chiediamo a tutti di lottare senza quartiere contro la droga.

    Sappiamo che se non c’è domanda non c’è offerta. La prevenzione, come educazione al significato dei valori che rendono la vita degna di essere vissuta, il senso profondo della vita, dell’amore e del sesso, faranno veramente sì che questa domanda diminuisca e di conseguenza diminuisca anche l’offerta di droga. Non si può più dire che ci siano Paesi produttori da una parte e consumatori dall’altra. Nessuno è estraneo a quest’onda nefasta che copre tutto, tutti i paesi producono e tutti consumano, specialmente ora con le droghe sintetiche. Tutti siamo coinvolti e i baroni della droga sono più forti e distruggono più nei paesi ricchi che in quelli poveri. Tutti dobbiamo impegnarci a fondo nella lotta contro questo male nefasto.

    Ringraziamo tutti coloro che con tanta dedizione ci hanno aiutato nell’elaborazione di questo manuale. Un ringraziamento particolare va allo stimato Padre Tony Anatrella e ai suoi collaboratori che tanto hanno lavorato nella redazione del manuale, per offrire a tutti questo grande sussidio pastorale.

    Vogliamo porre il nostro manuale sotto la speciale protezione di Nostra Signora Salus Infirmorum. La Santa Vergine affidi quanti soffrono per questo terribile male a suo Figlio Gesù, affinché in Lui tutti trovino i profondi valori che riempiono il vuoto della vita di tante persone della società attuale; il Signore Gesù dia a tutti noi il significato autentico dell’esistenza nella sua morte e resurrezione, unico orizzonte valido per accettare di morire e di vivere.

    Città del Vaticano, 1° Novembre 2001

    Sua Eminenza Javier Cardenale Lozano Barragán
    Presidente del Pontificio Consiglio
    per la Pastorale della Salute
    Indice
    Presentazione 5
    Introduzione 9

    Capitolo I: L’insegnamento di Giovanni Paolo II sul fenomeno della droga e della tossicomania









    Persone accolte - anno 2005
    presenti al 1° gennaio 5

    nuovi ingressi nell’anno 66

    Totale 71

    di cui
    maschi 50

    femmmine 21

  6. #6
    Vostra Balordit L'avatar di AdrianMaldonado
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Don Ciotti, Don Gelmini sono in prima linea nella lotta alla schiavitu' da tossicodipendenza e al recupero di migliaia di ragazzi.
    E come loro altre migliaia di persone laiche.
    Au revoir, Adrian Maldonado.

    Mi prude una palla.

    Non vi curate di Lei, continuate pure a mandarmi pics.

    Bella.

  7. #7
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    Sì ho capito, in poche parole la Chiesa che si occupa del problema lacerante della droga, si occupa di tossicodipendenze.
    [SIZE="1"]Non pi

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da AdrianMaldonado Visualizza Messaggio
    E come loro altre migliaia di persone laiche.
    Si, certo, e meno male Adrian! Di fronte a una tale piaga e' inutile differenziarsi in laici e cattolici....

  9. #9
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    L’idea che sia lecito tutto, anche distruggere se stessi con gli stupefacenti, attraversa strati sempre più ampi dell’opinione pubblica, disorienta i giovani, seduce i politici, sfortunatamente anche quelli chiamati ad occuparsi delle politiche sociali.

    Tutto ciò porta poi a risultati devastanti: oggi un’intera generazione comincia a considerare la droga una cosa “normale” ed i ragazzi che usano le droghe leggere sono convinti di usare un innocuo prodotto socializzante, senza alcun rischio di dipendenza, a dispetto della realtà delle lesioni cerebrali che provocano.

    Se noi tutti, le istituzioni, lo stato, la collettività, non riusciamo a riconquistare e trasmettere a questi giovani il senso della pericolosità e dell’illiceità del consumo di tutte le droghe, metadone compreso, li abbandoneremo fatalmente all’assenza di coscienza, di dignità di responsabilità individuale e sociale insita in tutte le dipendenze, li priveremo di ogni prospettiva di cambiamento e di libertà. Educare e recuperare sarà sempre più difficile, prevenire diventerà impossibile. Le istituzioni dovrebbero considerare queste evidenze e confrontarsi senza cercare compromessi e ingannevoli scorciatoie.

  10. #10
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    Ci sono droghe e droghe, Cono. Sembra che le stai equiparando tutte da quanto scrivi.
    A quali droghe leggere ti riferisci quando parli di dani celebrali derivanti dal consumo delle stesse?
    [B]Come dicevo sempre alla mia ex moglie, mi rifiuto di guidare pi

  11. #11
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Ad hascish e marjiuana, che sembrano innoque, ma proviamo a leggere questi dati:
    Anche di recente la legalizzazione di hashish e marijuana è stata disastrosa. Nel 1975, l’Alaska legalizzò il consumo personale di marijuana. Nel 1989, uno studio condotto negli Stati Uniti mostrò che il 17% dei giovani nell’ultimo anno di scuola fumavano marijuana. Secondo lo stesso studio, il consumo di marijuana, riferito alla stessa fascia d’età, in Alaska raggiungeva il 45%, tre volte più che nel resto degli USA. Anche il consumo di cocaina era in rapida ascesa. Nel 1991 un referendum popolare rese nuovamente il consumo di marijuana punibile per legge in Alaska.

    Nel 1983, la Spagna autorizzò l’uso libero di droghe. Ciò diede come risultato un netto incremento nella tossicodipendenza e nella criminalità nel paese. Immediatamente, la Spagna ritornò sui suoi passi.

    In Olanda, la marijuana e i suoi derivati sono stati legalizzati fin dal 1976.(2) Sarà solo una coincidenza il fatto che questo sia il paese con il più alto tasso di criminalità in tutta Europa?

    La stragrande maggioranza di ex-tossicodipendenti che sono riusciti a fuggire dal mondo infernale della droga dichiara che: “la vendita legale di hashish o di marijuana è una follia!”(8)

  12. #12
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    i dati che hai postato non avvalorano quanto hai detto in precedenza, relativamente ai danni celebrali desrivanti dall'uso di droghe leggere...
    [B]Come dicevo sempre alla mia ex moglie, mi rifiuto di guidare pi

  13. #13
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Evil, certo che ci sono droghe pesanti e droghe leggere, ma il loro consumo puo' sfuggire di mano e condurre, pian piano, in un vicolo cieco e buio....e' notorio come le tossicodipendenze inizino, spesso, con un semplice spinello.

  14. #14
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Evil, certo che ci sono droghe pesanti e droghe leggere, ma il loro consumo puo' sfuggire di mano e condurre, pian piano, in un vicolo cieco e buio....e' notorio come le tossicodipendenze inizino, spesso, con un semplice spinello.
    E' noto, secondo me, che la storia del passaggio naturale da una canna ad una spada
    [B]Come dicevo sempre alla mia ex moglie, mi rifiuto di guidare pi

  15. #15
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    No, naturale no...ma la droga a volte non basta mai, si vuol provare sempre di piu', sempre di piu'....

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