Lo so. Era un formalista. Un pensatore apparentemente oscuro e sicuramente noioso a leggersi.
Ma io lo amo. Amo soprattutto il senso della sua ricerca.
Il suo voler scomporre il linguaggio per capire cosa si può dire e cosa non, per rivelare tautologie e frasi fantasma.
Oggi che la nostra visione del mondo è sempre meno immagine, intuizione, ma sempre più logos, pensiero contruito su pensiero, che perde le basi con la logica e la realtà e facilmente si fa ingabbiare in luoghi comuni e nella schematizzazione per il controllo mentale delle masse, riscoprire il suo insegnamento è quanto di più utile ci sia per svelarci le falle del pensiero.
Non era complicato. Era semplicissimo.
Infatti,
"La complessità della filosofia non è quella della sua materia, ma del nostro intelletto annodato"
L.Wittgenstein
Ultima modifica di Acquerapide; 03-02-2007 alle 18:57
Sicuramente. La sua competenza era quella.(comunque meglio dire filosofo del linguaggio, linguista sa tanto di annuncio di scambisti... ) Ma era considerato un genio tra i geni perch
Ultima modifica di Acquerapide; 05-02-2007 alle 03:58