Vogliamo quà aprire una discussione su un argomento particolarmente complesso.
Anche quà sarà dato ciò che non è scritto in alcun libro.
Come sempre chi vorra credere crederà, chi le reputerà sciocchezze non abbia remore a crederle tali, e passi oltre. Nessuna prova verra data a conforto di quento esposto.
La Verità è una conquista del singolo ma non può essere condivisa. Può essere solo indicata una strada che può portare ad essa.
Ergo la nostra Verità è appunto NOSTRA, ci appartiene, e non possiamo rendervene partecipi se non con delle parole che ne indicano una possibile intima comprensione. Ma questo intimo lavorio dev'essere fatto dall'individuo che di tale Verità vuole divenire padrone.
Alcuni di voi ci comunicano in privato che, pur non condividendo razionalmente completamente ciò che affermiamo, "sentono" che in esse c'è del vero.
Questo è perchè nel nostro curioso modo di parlare noi usiamo una metrica e una formula della parola che appartiene ad una Scienza Antica, e seppur conoscendo i Segreti della fascinazione, MAI ci avvarremmo di tali pratiche per convincere qualcuno, contro il suo sentire, di ciò che affermiamo. Questa sarebbe Magia Nera.
Ciò non toglie che ci sia consentito di usare un insieme di parole particolari con "frequenze" particolari che raccolte in un insieme formano un'armonia particolare che nel suo moto scende fino al "cuore" dell'individuo.
Suadente e persuadente per chi vuole essere persuaso.
Ecco, è questo "Cuore", che lasciato libero di fluire da alcuni individui, sente a livello subconscio il Vero del nostro proferire.
Chi non ha, nemmeno parzialmente, allineato il Chackra del Cuore a quello della Mente, rimarra relegato alla sola ragione la quale pone mille ostacoli "intellettuali" ad appropiarsi del vero. Per questi verranno tempi miglior, non appena lasceranno fluire ed influenzare le loro azioni e pensieri dal Cuore.
La Verità è una conquista del singolo.
Ed ora veniamo al tema del Post.
In passato tutte le filosofie, pur dando mirabili spiegazioni sulla natura di Dio-Assoluto, si sono tutte arenate quando si è trattato di conciliare l'Essere con il Divenire.
La domanda è questa, come si concilia l'immutabilità dell'Assoluto con il divenire dei Mondi?
Come può l'Assoluto, che per essere tale dev'essere immobile, cioè comprendente tutte le mutazioni possibili (altrimenti non sarebbe più assoluto in quanto mancante di qualcosa, fosse anche in senso di successione) conciliarsi con un Creato che per sua natura APPARE in continua mutazione?
Ora, per l'esempio che faremo, è necessario che aguzziate più che potete la vostra intelligenza nonostante la soluzione definitiva della questione sia in campi a voi per ora inaccessibili.
Immaginiate che la storia del Cosmo sia raccolta in un lungo film di cui disponiamo della pellicola.
Ora distendiamo questa pellicola su un'immaginario tavolo lungo quanto la pellicola stessa, quanto la storia di un Cosmo.
Ecco che appaiono i fotogrammi di ogni attimo della sua esistenza: dalla sua manifestazione, al suo riassorbimento nell'Assoluto.
In questa pellicola potete scorgere tutte le storie di tutti i popoli, di tutti gli esseri, dall'inizio della Creazione fino all' ultimo atto di questa.
Potete soffermarvi su qualsiasi storia che vi interesi e osservarle tutte.
Naturalmente per seguire due storie dovete scorrere questi fotogrammi in 2 tempi distinti, ma immaginate per un attimo di possedere non 2 ma un numero infinito di occhi tanti quanti sono i fotogrammi. Un occhio su ogni fotogramma di questo film.
Che accadrebbe?
Accadrebbe che la successione non sarebbe più necessaria perchè in un solo istante abbracciate tutta la storia del Cosmo. Il tempo non esiste più, o meglio inizia ad esistere nel momento in cui vi isolate, vi concentrate su un singolo o singola successione (storia) dei fotogrammi.
Ecco, l'Assoluto è un Essere che ha una percezione che abbraccia tutta la storia del Cosmo in un unico istante senza tempo. Ecco l'ETERNO!
Tutto senza essere nulla di particolare. Nel momento che ci si sofferma sul particolare nasce la successione, nasce il tempo.
Ecco come si concilia il mutare del Cosmo con l'Immutabilità di Dio, dell'Assoluto. Egli è già tutto e contiene già tutte le mutazioni possibili.
Siamo noi che con la nostra consapevolezza temporale e limitata dobbiamo scorrere la nostra storia come quando osserviamo un film dal cinematografo.
Non è finita quà! Vediamo se qualcuno ritiene di aggiungere altro.
Pace e Bene