Fino a quando ci vantiamo di avere un'attrice come Monica Bellucci...
Ok, la faccio breve: da qualche anno a questa parte i film raramente mi piacciono, salvo rare eccezioni. Le produzioni miliardarie di hollywood sono solo vuoto patinato riempito di effetti speciali, i film sono tutti uguali, la qualità è spesso sbandierata ma inesistente. Gli attori si somigliano non solo nel modo di recitare, ma addirittura fisicamente.
I film italiani sono spesso leziosi, intellettualoidi o demenziali, anch'essi appartengono a filoni di successo, poca sperimentazione. Una noia.
Voi che ne pensate? Secondo voi, qual è il motivo dell'appiattimento qualitativo del cinema? E se non concordate con la mia analisi, perché?
Ultima modifica di karin; 08-09-2006 alle 09:01
I filmoni di hollywood sono sempre pi
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Hai ragione karin, sono sempre meno i film che vale la pena di vedere.
Questo forse dipende dal fatto che, i registi, per realizzare una pellicola hanno bisogno di molti soldi che solo una grande casa di produzione pu
[FONT="Comic Sans MS"][SIZE="4"][I]E digghe a chi me ciamma r
ho riunito un po' di 3d simili...augh...
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Roma, 27 mag. (Adnkronos) - Quentin tarantino si scaglia contro il cinema italiano. ''I nuovi film italiani sono deprimenti'', afferma. In un'intervista pubblicata sul settimanale 'Tv Sorrisi e Canzoni' in edicola domani il regista di 'Pulp Fiction'e 'Kill Bill' non fa sconti al nostro cinema. ''Le pellicole che ho visto negli ultimi tre anni sembrano tutte uguali'' prosegue Tarantino. ''Non fanno che parlare di: ragazzo che cresce, ragazza che cresce, coppia in crisi, genitori, vacanze per minorati mentali. Che cosa e' successo? Ho amato cosi' tanto il cinema italiano degli Anni 60 e 70 e alcuni film degli Anni 80, e ora sento che e' tutto finito. Una vera tragedia''.
Io personalmente non posso che essere d'accordo con lui.
Ieri sera sento al tg un critico italiano, non ricordo il nome, scagliarsi contro Tarantino e dire che lui evidentemente
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opinionara
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Che mondo sarebbe senza di me
Tarantino non lo stimo, è un grande regista che fa pessimi film, nelle mie poche esperienze redazionali l'ho sempre giudicato male, penso che il suo cinema sia semplice semplice e cavalchi il semplicismo cinico (che va di moda oggi) contro l'ammorbamento sentimentale.
In mezzo a questi due mondi del cazzo esiste ancora (pocapoca) arte.
Però ha totalmente ragione, io ho letto una sua intervista di un'ora in onore di Sergio Leone, ha detto cose fantastiche e di grande intelligenza sul regista Italiano, è un appassionato anche di Bene (lol, siamo in due nel mondo mi sa).
Il Cinema Italiano di oggi fa cagare in blocco, anche quello impegnato, soprattutto quello impegnato, con questi miti del sociale del cazzo, che non hanno portato nessuna evoluzione strutturale.
AHAHAHAHA
AhahahahA
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AHAHA
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H
A
VIAVIA
dietro il passo,
tump tump,
dietro il tasso,
tump tump,
per il cartiglio segreto
dell'
AHAHAHAHA
Penso che i film degli Anni 70 italiani siano diversi da quelli di adesso.
Cos
Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini.
Dante Alighieri
[I][SIZE="1"][COLOR="DarkOrchid"][B]Se mi allena Prandelli, gioco bene pure io... Forza Viola Al
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Renella, Il Cartaio un buon film? Burp.
Non si può certo definire un capolavoro, a mio avviso... io l'ho un po' odiato a dirla tutta.
Vedete, anche in questo caso si tratta di gusti.
Poi ci saranno gli esperti, ma per me, un film come La Finesta di Fronte è carino, ma non un capolavoro. La vita è bella è un gran film. La Tigre e la neve idem... ma per altri, sono film del piffero magari...
Obiettivamente dall'Italia cinematografica, di capolavori, ce ne sono ben pochi...
Bia
[QUOTE=Renella;648467]E poi...
Mother, did it need to be so high?
secondo me Tarantino ha perfettamente ragione, le produzioni italiane sono sempre le solite storie incentrate su drammi familiari, e le solite cazzate...
vogliono sempre fare sti film impegnati pallosi come pochi, esempio.. un film nelle sale attuale " mio fratello è figlio unico".
J J
Non
Toccatemi
Tarantino!!!!!!!
Strano però che a Tarantino non sia passata per la testa anche la considerazione che il film italiano che lui tanto amava e apprezzava esisteva perchè esistevano grandi produttori cinematografici i quali investivano nell'industria cinematografica a volte anche rischiando come ogni buon imprenditore.
Questo semplice dato di fatto socio - economico non dovrebbe sfuggirgli, quindi portare il discorso sul piano artistico lo trovo molto fazioso e in mala fede.
Fare del buon cinema costa.
E costa pure tanto: Tarantino lo sa.
Se non ci sono produttori che investono su registi di talento per dar loro modo di realizzare opere di buon livello tecnico, non solo narrativo, il nostro cinema sarà condannato alla mediocrità perchè senza buoni registi non possono nemmeno affermarsi buoni attori.
Pensate a un Helmut Berger senza Visconti, un Mastroianni senza Fellini, un Tognazzi senza Ferreri, Pietrangeli o Petri...e così via...
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