Una societ

[sd&m]

io credo che una delle motivazioni x cui in occidente (non mi pronuncio sulle altre regioni del globo) vi sia una progressiva perdita di interesse verso il sacro risieda probabilmente nel fatto che i principali culti praticati in queste zone non sono stati capaci di adeguarsi al diverso livello di spiritualit

[Mr. D.]

[QUOTE=Hristo;666580]Oggi in Occidente, mi dispiace dirlo, la domanda non viene neppure posta. Nessuno la pone, di certo in televisione non si sente parlare di Dio (Messori dice che "tra persone educate non si parla di certe cose"), di Dio non si fa pubblicit

[conogelato]

Il bisogno di religiosità nasce insieme all'uomo, nel preciso istante della sua venuta al mondo. Poi, a seconda delle esperienze e della cultura che incontra, tale bisogno puo' essere occultato o sublimato, approfondito o solo sfiorato, sbeffeggiato o venerato. Prendete questo forum e ditemi se Dio non e' argomento attuale....di qualunque cosa si parli, Egli fà capolino, prima o poi. E' il grande enigma dell'esistenza, infatti!

[Mr. D.]

Grazie al cazzo, lo si tira fuori anche a sproposito, secondo me.
E' tutta colpa tua, ecco!

[conogelato]

Non credo proprio amico mio. Se Cornolio mi bannasse permanentemente, continuereste a parlarne...

[Vega]

Che il bisogno di religione o religiosità sia insito nell'uomo non saprei dirlo con certezza, ma ci andrei piano con l'affermarlo come sicuro al 100%.

E' che siamo troppo influenzati nel pensiero dalla cultura, idee ed immagini con cui veniamo a contatto fin da piccoli per poter parlare si senso innato verso il divino.

[Mr. D.]

Beh, una certa tensione spirituale credo sia innegabile, visto che si presenta sempre, in ogni civiltà e in ogni tempo. Come poi si risolva tale tensione, è un altro paio di maniche.

[errezerotre]

Come si risolve la "tensione" da che mondo

[Mr. D.]

[QUOTE=errezerotre;667246]Come si risolve la "tensione" da che mondo

[conogelato]

Ahahahahahahahaha giusto. La religiosità e' come l'araba fenice, risorge sempre...impellente!

[Mr. D.]

Non ho parlato di religiosità, Cono, ma di spiritualità.

[volperossa]

Devo ripetermi, ma secondo me la religione

[Vega]

Mi vien da pensare alla religione come ad un'"infanzia dell'uomo". Ancora non siamo riusciti a superare lo stadio di dipendenza dal mito, dalla superstizione e dal trascendente.

Mi piace anche pensare che un giorno l'uomo riesca a superare questa fase e conti su sè stesso e su quello che realmente sa di conoscere.

[okno]

L'uomo e' impossibilitato di staccarsi da questa "fase di dipendenza" dal mito, per motivi psicologici. In realta' l'uomo crede gia' in se stesso, credendo in un dio. Sta solo trasferendo questa fede in una creatura perfetta, onnipotente, onniscente, onnipresente. Come la sua mente.

[Vega]

In realta' l'uomo crede gia' in se stesso, credendo in un dio. Sta solo trasferendo questa fede in una creatura perfetta, onnipotente, onniscente, onnipresente. Come la sua mente.

Dio sa in effetti molto di proiezione della mente. Che però l'uomo o la sua mente siano onniscienti, onnipotenti ecc...mi sembra un pò azzardato o esagerato.