E' una frase che, nonostante tutto, per strada si sente ancora pronunciare, ogni volta che, ad esempio, vengono uccisi dei bambini... ogni volta che l'orrore si fa troppo grande per poter essere "sostenuto" da alcune persone.
Probabile che sia un po' inutile porre una tale questione (etica, più che politica) su di un forum di livello mediamente "alto" come questo... ma sono curiosa lo stesso: siete contrari o favorevoli all'idea della pena di morte?
Io, intanto, dico la mia:
Sono assolutamente contraria alla pena di morte perché trovo del tutto inaccettabile che un' istituzione come lo Stato possa permettersi di decidere della vita o della morte di qualunque essere umano, anche di quelli che sembrano aver ben poco di umano.
E' evidente che chiunque subisca una violenza gravissima come l'uccisione di un proprio caro, desideri con tutte le sue forze la sofferenza e, addirittura, la morte di chi ha compiuto una simile azione... e sarebbe persino umanamente comprensibile se il familiare della persona uccisa decidesse, sulla spinta emotiva del dolore e della rabbia, di "farsi giustizia da solo".
Un simile gesto, ancorché illegale e immorale, sarebbe tuttavia umanamente comprensibile proprio perché quella persona, ferita e annientata dal dolore, agirebbe appunto in preda ad uno stato emotivo assolutamente alterato, che la porterebbe a compiere un'azione orribile come quella stessa compiuta da chi intende punire.
Ma uno Stato non può essere emotivamente "alterato", e infatti non lo è. Per questo la pena di morte è un omicidio compiuto con assoluta freddezza e premeditazione... un atto che addirittura, come tutti sappiamo, viene preceduto, negli Stati Uniti, da un lungo e agghiacciante rituale (per non parlare delle famiglie delle vittime, che assistono allo spettacolo in diretta).
Se a questo aggiungiamo che i fatti dimostrano quanti innocenti siano stati assassinati legalmente nella storia americana... be', non so come si possa essere ancora favorevoli a questi retaggi da legge del taglione che, per di più, lungi dal fare da deterrente, ottengono solo l'effetto di incrementare il tasso di criminalità nei paesi che ancora applicano la pena di morte.
Ciò avviene perché il fatto di vedere che persino lo Stato uccide con tanta naturalezza, determina nella popolazione una inconscia assuefazione all'omicidio (Beccaria docebat già nel Settecento).
Pare inoltre che l'iniezione letale, considerata come il metodo in assoluto più "indolore" per ammazzare la gente che sta nel braccio della morte, sia tutt'altro che eu-tanasica, perché viene praticata da personale per niente medico (i medici negli USA sono obiettori e quindi si rifiutano di far 'ste cose), che è incapace persino di dosare in modo corretto l'anestesia, con il risultato che il condannato a morte avverte tutti i meravigliosi effetti della letale.