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Risultati da 16 a 30 di 32

Discussione: i musulmani

  1. #16
    spongebob dipendente L'avatar di Gabriele da Ningbo
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    sono l'unico che preferirebbe un'europa musulmana ad una cristiana?
    ho paura di si.
    Gabriele da Ningbo (宁波)

    CASALE MONF.to deve essere la vera provincia del monferrato

    你干吗?

  2. #17
    tutto passa L'avatar di sd&m
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    [QUOTE=Qfwfq;683567]Ren

  3. #18
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    [QUOTE=sd&m;683423]anche nella regola templare viene evidenziato il tema della piccola guerra santa (la conquista della gerusalemme terrena) e la grande guerra santa (la gerusalemme celeste)... x
    amate i vostri nemici

  4. #19
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    delirio concepire la Tradizione quale fonte della conoscenza primordiale, di natura non-umana?
    Delirio sondare tradizioni filosofico-religiose oramai ben distinte, quantomeno per stratificazione storica, e pretendere di piegarle ad arte onde risalire con esattezza ad un mitico (ed

  5. #20
    tutto passa L'avatar di sd&m
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    dal tuo punto di vista sembra che ricercare la metafisica comune a tutte le tradizioni antiche sia equivalente al minestrone sincretico new age

  6. #21
    الإمام محمد بن الحسن المهدى L'avatar di Mr. D.
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    dal tuo punto di vista sembra che ricercare la metafisica comune a tutte le tradizioni antiche sia equivalente al minestrone sincretico new age
    Eh, vedi che in fondo ci arrivi anche tu?
    بناهاى آباد گردد خراب
    ز باران و از تابش آفتاب

    پى افكندم از نظم كاخي بلند
    كه از باد و باران نيابد گزند

    از آن پس نميرم كه من زنده*ام
    كه تخم سخن را پراكنده*ام

    هر آنكس كه دارد هش و راى و دين
    پس از مرگ بر من كند آفرين

  7. #22
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    dal tuo punto di vista sembra che ricercare la metafisica comune a tutte le tradizioni antiche sia equivalente al minestrone sincretico new age
    E' ragionevole reperire ed identificare al massimo analogie in itinere: mi verrebbe da definirle di natura logico-procedurale. Limitiamoci a considerarle analogie riguardo alle forme del divino, ed alla loro definizione, cui le varie religioni approdano per intima necessit

  8. #23
    tutto passa L'avatar di sd&m
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    qfwfq cosa ne pensi del tema del diluvio che si ritrova in tutte le tradizioni del globo?

  9. #24
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Ahhhh sd&m, qua si apre un nuovo universo! E' bellissimo il simbolismo biblico del diluvio: Il Cristianesimo vi vede la figura del Battesimo, Noe' e' anticipazione del Cristo che guida l'Arca della chiesa in mezzo ai flutti....
    Poi, volendo addentrarci nell'archeologia e nella filosofia:

    I sopravvissuti al Diluvio Universale
    di Galileo Ferraresi

    Fino alla fine del 1800 si pensava che il Diluvio Universale fosse una sorta di favola o mito religioso della bibbia (genesi 8,4) senza nessun punto in contatto con la realtà ma verso il 1880 iniziarono a circolare le prime copie della traduzione dall’accadico dell’Epopea di Gilgamesh, testo assiro in cui, con nomi diversi, si propone la stessa situazione del Diluvio biblico. Una storia senza contatti con la realtà può esistere, ma due cominciano ad essere un indizio, direbbero gli eroi dei romanzi gialli.

    Quando si parla di Diluvio si fa una piccola confusione: si parla sia di piogge improvvise e che durano per tantissimo tempo e si parla anche di un’innalzamento enorme delle acque dei mari dovuto alla pioggia. Si pensa che la pioggia abbia innalzato il livello dei mari al punto da sommergere tutte le terre. È semplicamente impossibile: nella Terra e nell’atmosfera che la circonda non esiste la possibilità di avere tanta acqua. Si tratta di due cose diverse: una pioggia che durò per tantissimo tempo e una (o più di una) onda che travolse tutto, ove per “tutto” si intende quello che conoscevano i pochi sopravvissuti.

    Se vi trovate su un’imbarcazione sollevata da un’onda vi sembrerà che “tutto” il mondo (costa o altre barche) sia in basso, e più l’onda è alta più sembrerà che il mondo che vi circonda sia inghiottito dal mare. Non c’è nulla da fare, l’uomo è fortemente egocentrico e come tale trova più semplice pensare che il mondo venga inghiottito dalle acque piuttosto che pensare di essersi alzato dalla superfice su cui si trovava poco prima.

    Ai primi del 1900 furono avvistate per la prima volta i resti dell’Arca di Noè, o di qualcun altro, nei pressi di un ghiacciaio sul monte Ararat in Turchia ad un’altezza di circa 3500 metri. Furono effettuate decine e decine di spedizioni, riportati anche alcuni campioni di legno fossile dell’Arca e scattate delle foto[1].

    Il mito del Diluvio ha ormai assunto connotazioni assurde: non si può ammettere che sia piovuto tanto da portare una nave di 110 metri di lunghezza a oltre tremila metri perché non può esistere tanta acqua sulla Terra, non si può pensare che qualcuno abbia costruito una nave a quell’altezza e in un luogo dove, con le moderne tecnologie, si riesce a resistere per pochissime ore, eppure la nave è là e dimostra che qualcosa di “particolare” deve essere successo.

    Nel 497 a. e. v. Platone scrisse Il Timeo, il testo più citato da Aristotele, in cui si tratta della sfericità della terra, del suo movimento, del movimento delle stelle e dei pianeti, e in cui compare un’affermazione a dir poco interessante.

    Un sacerdote egiziano di Sais (l’antica capitale culturale, politica ed amministrativa dell’Egitto) parlando con Solone gli disse: "Voi greci siete giovani e non sapete nulla di ciò che successe[2]… gli uomini sono stati distrutti e lo saranno ancora in vari modi. Dal fuoco e dall'acqua ebbero luogo le distruzioni più grandi, ma se ne verificarono altre di molti altri tipi come la leggenda che si racconta presso di voi che Fetonte rubò il carro del dio sole e non riuscendo a condurlo sul percorso normale incendiò tutto quello che c'era sulla terra e morì lui stesso[3]… La verità é questa: a volte si verifica una deviazione del movimento dei corpi che circolano in cielo. Ad intervalli di tempo molto grandi tutto ciò che é presente sulla Terra finisce per eccesso di fuoco. Coloro che abitano le montagne e i luoghi secchi muoiono più di coloro che vivono vicino ai mari e ai fiumi. Al contrario, quando gli dei purificano il mondo con l'acqua, tutti coloro che vivono vicino ai fiumi e ai mari sono travolti dalle acque e si salvano solo coloro che vivono sulle alte montagne, così si salvano solo i rozzi montanari e la civiltà deve ricominciare da capo.[4]"

    Non vi sono dubbi sul fatto che il sacerdote parlasse di distruzioni avvenute varie volte sulla faccia della Terra, generate da fattori differenti, avvenute in tempi antichi ma pur sempre durante l’esistenza dell’uomo. Lo scritto cinese in cui si parla di alluvioni dovute ai fiumi che invertirono il loro corso trova una precisa corrispondenza in Platone quando riporta l’affermazione sulla distruzione dovuta all’acqua. La Cina e l’Egitto parlano di distruzioni simili.
    amate i vostri nemici

  10. #25
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    qfwfq cosa ne pensi del tema del diluvio che si ritrova in tutte le tradizioni del globo?
    Ein Moment, non confondiamo la pretesa e fantomatica ricerca di una complessa radice culturale comune a tutte le principali civiltà dell'antichità (identificabile soltanto con l'esistenza di una ancor più fantomatica civiltà preesistente) con possibili eventi naturali di tale portata da poter essere stati egualmente assimilati dai complessi mitici dei vari popoli della Terra. Nello specifico, ad esempio, è acclarato che il termine dell'ultima glaciazione, circa 10.000 anni fa, abbia portato all'innalzamento del livello dei mari ed alla sommersione di ampie fasce di territorio un tempo sgombre: la maggiore delle isole britanniche si disgiunse dalla continente europeo con la formazione del Canale della Manica, si ebbe la formazione del Mar Nero attraverso la porta dei Dardanelli ove prima sussisteva presumibilmente un'amplissima pianura fertile ed Asia ed Americhe vennero definitivamente divise dallo Stretto di Bering, ponendo fine alle migrazioni terrestri che oggi si ritiene abbiano portato al popolamento del Nuovo Mondo. Nel complesso, inoltre, l'erosione delle fasce costiere fu consistente e portò presumibilmente alla scomparsa di numerosi insediamenti. E non è per nulla improbabile che tale mutamenti, in quelle regioni ove si verificarono gli sconvolgimenti più significativi, possano aver dato vita a trasfigurazioni mitiche saldamente affermatesi nella tradizione culturale dei vari popoli. Il tutto senza nemmeno considerare i processi di contaminazione culturale fra civiltà confinanti, laddove l'esistenza del mito del diluvio contemporaneamente nella Bibbia e nella tradizione mesopotamica non deve essere considerato retaggio di un medesimo evento, ma semplice filiazione del più recente mito biblico dalla più antica tradizione mitologica sumera (vedi in tal senso il mito di Gilgamesh).

  11. #26
    tutto passa L'avatar di sd&m
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    si potrebbe anche pensare che atlantide, che ritroviamo con nomi diversi in tutte le culture del pianeta, potrebbe essere stata una cultura evoluta, che è poi scomparsa nella notte dei tempi a causa di un'imprecisata catastrofe globale, e i cui superstiti -che hanno portato la loro cultura superiore in ogni dove- hanno tramandato oralmente la sua storia fino a che essa è diventata una leggenda per poi trasformarsi nel tempo in mito... d'altro canto in molte tradizioni si parla di esseri evolutissimi provenienti dal mare, o dal cielo, che avrebbero istruito le varie popolazioni...

  12. #27
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    Eh s

  13. #28
    per la prima volta parlo anch'io.
    OFWFQ sei una persona erudita e hai le idee chiare. ma scrivo per dirvi che
    s

  14. #29
    Il Magnifico L'avatar di mat
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    [QUOTE=sd&m;683418]non saprei con esattezza, x
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    "Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti"
    - P. Conte -


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  15. #30
    Il Magnifico L'avatar di mat
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    Secondo me hai mandato a memoria Evola ma non riesci a contestualizzare.
    In altre parole: non hai capito un cazzo...
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