Cosa ne pensate di questa affermazione?
Cosa ne pensate di questa affermazione?
- Si paga a caro prezzo l'essere immortali; per questo si muore da vivi parecchie volte" - F.Nietzsche
che forse è ora di cambiar spacciatore...
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
humm...contemplazione della vita? del dolore stesso? delle motivazioni per cui si prova dolore? contemplazione del significato di felicità?
[COLOR="DarkSlateGray"][FONT="Century Gothic"][SIZE="2"]La volupt
mmm....forse ti riferisci al fatto che ci sono persone che usano il dolore, la sofferenza, per crearsi un muro di persone che le circondano...che li conteplano..e per loro, stare male è una necesità, un bisogno..fanno finta di stare male...perchè voglio stare al centro dell attenzione!!
Forse ti riferisci a questo?!...secondo me è la cosa piu sbagliata che si possa fare!
"Da questo nasce l'arte",continua. Io la interpreto nel senso che solo chi ha sofferto o soffre ha la possibilità di vedere più sfumature nelle cose,possedendo una sensibilità più sottile;l'artista - qualsiasi sia la sua arte -
coglie più aspetti d un singolo oggetto,che sfuggono alle persone comuni...
intendo dire,per me arte e dolore del vivere hanno una stretta intesa....
Dark Lady,queste battute ormai antiquate....lasciamole morire in pace!
- Si paga a caro prezzo l'essere immortali; per questo si muore da vivi parecchie volte" - F.Nietzsche
Continua a sembrarmi ambigua come affermazione, cmq s
Invece io credo che Marystar abbia ragione: nella grande maggioranza dei casi è il dolore che porta a sviluppare una particolare capacità di analisi delle cose, delle sensazioni, della vita stessa.
Ed è vero che molti artisti hanno alle spalle una particolare situazione di sofferenza, che puntualmente riescono a trasmutare nelle proprie opere. Però c'è da considerare anche che il dolore di un artista può derivare sia da una sua particolare vicenda personale, sia da una innata sensibilità che porta ad immedesimarlo con il dolore della realtà circostante.
[COLOR="DarkSlateGray"][FONT="Century Gothic"][SIZE="2"]La volupt
la necessità della contemplazione secondo me deriva quasi esclusivamente dalla consapevolezza del mistero della vita e della morte.
il dolore mi porta alla necessità di rubare a mia nonna una boccetta di valium.
Hai mai visto un asceta o uno yogi bello e aitante?
Lama Mingyar Dondup
Mother, did it need to be so high?
La contemplazione diventa quindi un sentiero per la sopravvivenza,la via di fuga dalla sofferenza,e se trova il giusto modo per essere condivisa,diviene arte...ossia passa dall'essere soggettiva all'essere oggettiva,una specie di...mal comune mezzo gaudio....
il valium,gnugno,è la stessa cosa ma a circolo chiuso....
- Si paga a caro prezzo l'essere immortali; per questo si muore da vivi parecchie volte" - F.Nietzsche