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Discussione: Veronesi: Il futuro

  1. #1
    Acquerapide
    Guest

    Veronesi: Il futuro

    La sessuologa: «Una rivoluzione, tra due o tre generazioni»
    Veronesi: «Si farà l'amore per affetto e non per riprodursi. È il prezzo positivo pagato dall'evoluzione naturale della specie»

    Il futuro? È bisessuale. Parola di Umberto Veronesi. Intervistato ieri dal Riformista, l'oncologo ex ministro della Salute immerso nella quiete estiva di Capalbio ha scosso l'atmosfera con una tesi che fa già discutere. La specie umana — dice Veronesi — si va evolvendo verso un «modello unico», le differenze tra uomo e donna si attenuano (l'uomo, non dovendo più lottare come una volta per la sopravvivenza, produce meno ormoni androgeni, la donna, anche lei messa di fronte a nuovi ruoli, meno estrogeni) e gli organi della riproduzione si atrofizzano. Questo, unito al fatto che, tra fecondazione artificiale e clonazione, il sesso non è più l'unica via per procreare, finirà col privare del tutto l'atto sessuale del suo fine riproduttivo. Il sesso resterà — avverte l'oncologo — ma solo come gesto d'affetto, dunque non sarà più così importante se sceglieremo di praticarlo con un partner del nostro stesso sesso.

    Insomma, saremo tutti bisessuali? Raggiunto dal Corriere, il professore conferma la previsione: «È il prezzo che si paga — spiega — all'evoluzione naturale della specie. Ed è un prezzo positivo ». Davvero? «Sì, perché nasce dalla ricerca della parità dei sessi: negli ultimi vent'anni le donne hanno assunto ruoli sempre più attivi nella società e questo porta con sé un'attenuazione delle differenze sessuali». Avremo uomini meno virili (il processo è già in atto: dal dopoguerra in poi la «vitalità» degli spermatozoi è mediamente calata del 50%) e donne più mascoline. Parità uguale appiattimento? «Al contrario — spiega Chiara Simonelli, sessuologa, docente all'Università La Sapienza di Roma — ciò che prospetta Veronesi è una maggiore libertà, dagli stereotipi e dai pregiudizi. Il fenomeno è appena agli inizi: perché prenda consistenza dovremo aspettare almeno due o tre generazioni».

    Una rivoluzione, dunque. Ma biologica o culturale? «Entrambe: i cambiamenti della mentalità e le evoluzioni genetiche sono fenomeni correlati, e si influenzano reciprocamente. Ma si tratta di processi molto lenti». Veronesi ha la vista lunga: la società bisex è ancora lontana. Ma per trovare una civiltà capace di mettere a regime l'amore per entrambi i sessi non serve guardare avanti: nella Grecia classica, radice dell'Occidente di oggi, gli uomini non facevano mistero della passione per i ragazzi. Corsi e ricorsi della storia? «La bisessualità antica — avverte Eva Cantarella, che all'argomento ha dedicato un libro edito da Rizzoli — era molto diversa da quella che intendiamo oggi. Non era la possibilità di scegliere con chi e come avere rapporti sessuali, ma un fenomeno soggetto a regole precise. Era concessa solo agli uomini: un uomo adulto poteva avere rapporti con uno più giovane ma solo mantenendo un ruolo attivo. Raggiunta la maggiore età, gli adolescenti abbandonavano il ruolo passivo». E le donne? «Mogli e madri. L'amore coniugale, che conviveva con quello per altri uomini, era cosa diversa: in greco aveva anche un altro nome, filia, di contro all'eros passionale».

    Un amore finalizzato alla procreazione: «A quella dei corpi: quello per i fanciulli, scrive Platone, era più nobile perché volto alla procreazione delle anime». E qui torniamo a Veronesi e al sesso come gesto d'affetto e non mezzo per far progredire la specie. Un valore positivo che non mette tutti d'accordo: «La scissione della riproduzione dalla sessualità e dal nucleo familiare — dice Fiorenzo Facchini, antropologo dell'ateneo di Bologna — non può essere vista come un vantaggio per la specie umana. La riproduzione per l'uomo non è solo incontro tra gameti, implica rapporti tra due persone. È la naturale condizione umana a richiederlo. In un momento in cui la natura viene giustamente rimessa al centro dell'attenzione appare strana e del tutto stonata una prospettiva biotecnologica che ne usurpa le funzioni». Dunque nessun «prezzo da pagare» all'evoluzione naturale della specie? «Riguardo alla previsione di livellamento degli interessi dei due sessi e di attenuazione della sessualità nel suo significato antropologico — conclude Facchini — ritengo che l'orientamento sessuale sia definito sul piano biologico della specie e non possa essere messo da parte».

    Da "Il Corriere della Sera"
    19 agosto 2007


    Ci ho pensato parecchio su.
    La notizia mi lascia un po' perplesso perché anch'io temo l'appiattimento e l'omologazione più che i pregiudizi ma... a livello di individuo sarebbe senz'altro un arricchimento. Positivo.

    Questo cambiamento aiuterebbe molto a superare molti pensieri errati su omosessualità e bisessualità.

    Si perché, ebbene, questa è la natura.
    Che non si sedimenta mai su sé stessa, ma ama il cambiamento.
    Molto più di chi la invoca sempre per incentivare il passato, la tradizione, la staticità.
    Ultima modifica di Acquerapide; 19-08-2007 alle 17:04

  2. #2
    Matthias
    Guest
    Le bandiere girano sempre nella direzioni in cui tira il vento...

  3. #3
    Acquerapide
    Guest
    Anche le tue Matthias; quindi tanto vale che ci dai un'opinione sul topic in esame e festa finita

  4. #4
    Matthias
    Guest
    Non hai capito...comunque, c'è bisogno di dirlo?
    E' un male che anche un professionista stimato come Veronesi si lasci andare a dichiarazioni che lasciano intravedere un'incredibile mancanza di visione della realtà umana, perché anche presupponendo che la base evolutiva del suo discorso sia del tutto valida, cosa che è impensabile dal mio punto di vista, perché gli ormoni non vengono prodotti esclusivamente sulla base della necessità di essere aggressivi ma per un preciso scopo di differenziazione sessuale, scopo che adempie ad infiniti altri aspetti nella biologia umana, dettato dalle ferree leggi genetiche che Veronesi dovrebbe conoscere bene, non è affatto vero che gli uomini non lottano per la sopravvivenza: e questo è vero sia per i paesi arretrati dove spesso questa lotta è ancora a livello fisico contro le forze avverse dellla natura, sia nei paesi occidentali dove nonostante gli agi miliardi di persone lottano ogni giorno per arrivare a fine mese o mantenere la famiglia.
    Forse Veronesi si riferiva a soggetti del calibro di Paris Hilton e simili... ma io non registrerei gli stessi nella categoria esseri umani, quindi non capisco che tipo di base possa avere un discorso del genere o come si possa dargli credito.
    Credo vada catalogato nella categoria "sparate scientifiche" che da duecento anni di quando in quando emergono illudendo gli uomini con previsioni del tipo "nel 2xxx nessuno morirà più" o "vivremo tutti 150 anni".



    E comunque, se fosse vero, sarebbe la parola fine nel romanzo della razza umana. Una razza che non si riproduce muore.

  5. #5
    like me, like me L'avatar di erin
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    Citazione Originariamente Scritto da Acquerapide Visualizza Messaggio
    gli organi della riproduzione si atrofizzano.
    Io non mi sento atrofizzata... voi?
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    Ci ho pensato parecchio su.
    La notizia mi lascia un po' perplesso perché anch'io temo l'appiattimento e l'omologazione più che i pregiudizi ma... a livello di individuo sarebbe senz'altro un arricchimento. Positivo.
    Io auspico uno sviluppo più queer della società... che non vuol dire certo appiattimento, bensì un ventaglio decisamente più ampio di variabili!


    Citazione Originariamente Scritto da Matthias Visualizza Messaggio
    E comunque, se fosse vero, sarebbe la parola fine nel romanzo della razza umana. Una razza che non si riproduce muore.
    Secondo quanto dicono gli illustri qui sopra la riproduzione non cesserebbe... cambierebbe solo il meccanismo...

    (detto questo, perdonate l'OT, calare un po' il numero di esseri umani non nuocerebbe certo al mondo)

    Ni sumisa ni devota, libre linda y loca!

    Nel tuo piccolo mondo, tra piccole iene, anche il sole sorge solo se conviene.

  6. #6
    edit: già detto.
    Mother, did it need to be so high?

  7. #7
    Matthias
    Guest
    Partogenesi? Gemmazione?

    No erin, questa storia mi sembra un volo pindarico fantascientifico che è ben lontano sia dalla realtà storica e biologica sia dalla questione dell'affermazione dei diritti degli omosessuali. Ripeto, credo che un uomo di scienza dovrebbe conoscere il limite tra la previsione scientificamente probabile e la sparata infondata, altrimenti finisce per mettersi in ridicolo e rovinare il valore intrinseco di tutto il suo lavoro.

    A me dà l'impressione di una dichiarazione fatta ad hoc per ingraziarsi l'opinione pubblica di una certa idea, detto palese, da qui la mia frase sulle bandiere.

    (OT: è quello che sostengo anche io....)

  8. #8
    like me, like me L'avatar di erin
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    Citazione Originariamente Scritto da Matthias Visualizza Messaggio
    Partogenesi? Gemmazione?
    Citazione Originariamente Scritto da Acquerapide Visualizza Messaggio
    Questo, unito al fatto che, tra fecondazione artificiale e clonazione, il sesso non è più l'unica via per procreare, finirà col privare del tutto l'atto sessuale del suo fine riproduttivo.

    Ni sumisa ni devota, libre linda y loca!

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  9. #9
    Acquerapide
    Guest
    edit

  10. #10
    Aldo L'avatar di Microemozioni
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    A me sembra piuttosto plausibile l'ipotesi di evoluzione fatta da Veronesi.

    Certo sono evoluzioni e scenari futuri non ce li dobbiamo certo aspettare domani.

    Per
    "Io il mio discorso l'ho fatto. Ora voi preparate il discorso funebre per me". Giacomo Matteotti al termine del suo discorso alla Camera il 30 maggio 1924

  11. #11
    Chiamami Jena... L'avatar di Jena
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    [QUOTE=Microemozioni;715831]A me sembra piuttosto plausibile l'ipotesi di evoluzione fatta da Veronesi.

    Certo sono evoluzioni e scenari futuri non ce li dobbiamo certo aspettare domani.

    Per
    -Chiamami Jena...

    -Life's a bitch and then you live (Micheal Monroe)

  12. #12
    Party Crasher L'avatar di okno
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    Il sesso deve rimanere l'unico modo per procreare. Arriverei a ritrattare tutto quanto detto e pensato a proposito della fecondazione assistita per le coppie etero che per diversi problemi non possono avere figli in modo "tradizionale", se sapessi che la stessa possibilita' possa essere concessa alle coppie omo.

    L'omosessualita' e' piu' che naturale, ma la natura definisce chiare regole: una coppia etero puo' procreare, una coppia omo no. Mi terrorizza questo futuro.. a vantaggio delle coppie lesbiche oltretutto. Due uomini non potrebbero avere un figlio senza un utero "in prestito" o senza una gestazione "in macchina".

    Il genere umano non deve creare regole che ne facciano un genere al di fuori della natura. Andiamo gia' incontro a grossi pericoli ambientali, che tutti i giorni cerchiamo di combattere inneggiando alla naturalita' che la nostra vita dovrebbe presentare. Completa incoerenza..

    Il genere umano non si estinguerebbe se le coppie omo diventassero la normalita', purche' si mantenga un equilibrio. Senza ricorrere a fecondazioni artificiali.
    "Tipo piacevole. Mai scontato. Non banale." - Utente da Empoli


    -=1313=-

  13. #13
    Aldo L'avatar di Microemozioni
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    Io sono abituato a rigonare in modo pragmatico.

    La scienza,la tecnica non mi spaventano e non ho pregiudizi se non ci sono pericoli che ne giustifichino un tale atteggiamento.

    Se un domani grazie ai progressi scientifici potessimo fare i figli ''in provetta'' piuttosto che in utero non ci vedrei nulla di male anzi meno dolore e sofferenze per la donna,certamente la cosa dovrebbe rimanere come scelta libera e non obbligatoria.

    Per altro come dice giustamente Veronesi ''dal dopoguerra in poi la
    "Io il mio discorso l'ho fatto. Ora voi preparate il discorso funebre per me". Giacomo Matteotti al termine del suo discorso alla Camera il 30 maggio 1924

  14. #14
    Matthias
    Guest
    Citazione Originariamente Scritto da Microemozioni Visualizza Messaggio
    Io sono abituato a rigonare in modo pragmatico.

    La scienza,la tecnica non mi spaventano e non ho pregiudizi se non ci sono pericoli che ne giustifichino un tale atteggiamento.
    Le persone che hanno creato la bomba atomica hanno a loro tempo ragionato allo stesso modo: leggere le dichiarazioni di Oppenheimer al processo che gli fu intentato per credere.
    A conti fatti è tutto tranne che un modo di ragionare pragmatico: io lo definirei stolto, totalmente privo di lungimiranza, tipico di una persona che delle potenzialità della scienza non ne sa nulla, detto senza mezzi termini, come nulla comprendevano quegli scienziati, nella loro foga di creare il mostro e raggiungere la gloria, di quello che sarebbe accaduto una volta che il mostro fosse nato.

    Parlate di tecniche fantascientifiche come la clonazione di esseri umani con una leggerezza spaventosa.
    Perlopiù spinti da questa strana idea di svellere dal suo contesto naturale uno degli istinti più profondi dell'uomo al solo scopo di sacrificarne i mezzi alla causa dell'edonismo, peraltro basandole su presupposti scientifici e pseudo tali del tutto opinabili se non campati per aria, o al limite validi per una ristrettissima fetta della popolazione mondiale.
    Credo che qualsiasi genitore sano di mente leggendo questo si sentirebbe rivoltare lo stomaco...
    Ultima modifica di Matthias; 20-08-2007 alle 08:14

  15. #15
    Opinionista L'avatar di Orfeo
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    L'ipotesi di un possibile futuro bisessuale Veronesi credo l'abbia formulata in considerazione del fatto che ormai i ruoli di genere si stanno sempre di più progressivamente dissolvendo. Tutta quella serie di comportamenti che da sempre sono stati nella maggiorparte delle culture ritenuti tipici dell'uomo e della donna ( e in un nesso logico implicito quindi "naturali") vengono di giorno in giorno messi continuamente in discussione. PER FORTUNA.
    Non trascuriamo poi che l'omosessualità e la bisessualità storicamente sono sempre stati percepiti come dei comportamenti destabilizzanti e radicalmente in contrasto con i ruoli di genere preconfezionati su cui si fondano le società sessiste ed eterosessiste.

    La previsione di Veronesi quindi non è per nulla campata in aria. In un futuro non lontano probabilmente le persone vivranno senza essere ossessionati dalla paura che quello che fanno sia un comportamento "da maschi" o "da donne" .E quindi, in concomitanza anche di un'evoluzione sociale che porterà a concepire il sesso sempre più sganciato dalla sua originale funzione riproduttiva e da limiti, tabù, imposizioni moraleggianti ( che antropologicamente nascono anche come strumento di controllo delle nascite) gli esseri umani inizieranno a vivere le loro relazioni amorose, sessuali e affettive in modo assolutamente più libero perché saranno cresciuti in un contesto sociale che non vedrà più il sesso come qualcosa di sporco, e l’omosessualità come qualcosa di contro natura.
    Ecco, in tal senso potrebbero esserci e potremmo essere tutti noi un po' più bisessuali.
    Tuttavia, pur restando un convinto assertore dell'importanza IMMENSA, MASTODONTICA, INVASIVA, che la cultura ha assunto e HA nel genere umano e in tutti i suoi comportamenti rispetto agli altri ordini animali, non va esclusa forse anche la possibile predisposizione biologica/genetica degli orientamenti sessuali. Comunque, a parte questa piccola mia considerazione trovo che il ragionamento di Veronesi sia effettivamente plausibile.

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