La depurazione dell’organismo:
Il nostro organismo viene a contatto costantemente con sostanze tossiche o dannose. Queste possono essere introdotte dall’esterno o talvolta prodotte dal nostro stesso organismo attraverso processi metabolici.
La natura di queste sostanze è estremamente eterogenea: si può parlare di composti inorganici ed organici, a basso o ad alto peso molecolare, o di pura energia. Anche le vie attraverso cui questi agenti ci attaccano sono varie: attraverso i polmoni, l’apparato digerente, o la stessa cute. Allo stesso modo tutti i giorni, costantemente, il nostro corpo lavora per smaltire questi "veleni". Gli organi preposti alla eliminazione sono fondamentalmente due: fegato e reni, ma un ruolo importante viene anche svolto dalla cute e dai polmoni.
Oggi più di un tempo questi sistemi sono messi sotto sforzo e questo per varie ragioni: innanzi tutto è cambiato l’ambiente in cui viviamo, ma è cambiata anche la nostra alimentazione. Tutte queste sostanze tossiche con cui veniamo a contatto affaticano ogni giorno di più i nostri organi emuntori e spesso si rende necessario aiutarli. Analizziamo la questione più in particolare.
Il nostro organismo viene a contatto costantemente con sostanze tossiche o dannose. Queste possono essere introdotte dall’esterno o talvolta prodotte dal nostro stesso organismo attraverso processi metabolici. La natura di queste sostanze è estremamente eterogenea: si può parlare di composti inorganici ed organici, a basso o ad alto peso molecolare, o di pura energia. Anche le vie attraverso cui questi agenti ci attaccano sono varie: attraverso i polmoni, l’apparato digerente, o la stessa cute.
Allo stesso modo tutti i giorni, costantemente, il nostro corpo lavora per smaltire questi "veleni". Gli organi preposti alla eliminazione sono fondamentalmente due: fegato e reni, ma un ruolo importante viene anche svolto dalla cute e dai polmoni.
Oggi più di un tempo questi sistemi sono messi sotto sforzo e questo per varie ragioni: innanzi tutto è cambiato l’ambiente in cui viviamo, ma è cambiata anche la nostra alimentazione. Tutte queste sostanze tossiche con cui veniamo a contatto affaticano ogni giorno di più i nostri organi emuntori e spesso si rende necessario aiutarli. Analizziamo la questione più in particolare.
Il fegato svolge una azione determinante nel nostro organismo. Tutte le sostanze che noi assumiamo con la dieta, prima di entrare nel torrente circolatorio sistemico, devono transitare attraverso quest’organo che funge da vero e proprio filtro biologico. Al suo interno avvengono importanti reazioni metaboliche di ossidazione e di coniugazione; le sostanze eliminate dal fegato sono generalmente di tipo lipofilo e ad alto peso molecolare. Attraverso le vie biliari i prodotti emunti dal fegato sono riversati nell’intestino. Da qui l’importanza in un depurativo di estratti attivi sul tratto gastrointestinale, comunque sollecitato dalle sostanze tossiche assunte. I reni sono deputati al mantenimento idrico salino dell’organismo. Attraverso di essi vengono eliminati metaboliti e xenobiotico idrofili e a basso peso molecolare.
Altre vie deputate all’eliminazione di cataboliti sono poi la cute, attraverso le ghiandole sebacee e sudoripare e i polmoni, attraverso cui vengono eliminate sostanze volatili (si pensi ai derivati solforati dell’aglio).
Il DEPURATIVO ANTARTICO agisce a tutti questi livelli, stimolando l’attività di questi organi, ma nello stesso tempo riduce l’assorbimento di sostanze potenzialmente tossiche. La sua attività è molto ampia ed articolata e questo grazie alla presenza di ben 20 estratti di piante.
è importante sottolineare l’assenza di alcol nella formulazione. Questo è un punto fondamentale nella ricerca di un prodotto depurativo: l’alcol infatti viene metabolizzato attraverso vie ossidative epatiche, e ciò che promuove il prodotto verrebbe consumato dall’alcol. Lo stesso vale per lo zucchero, rigorosamente assente dalla formulazione.
Ingredienti: Durvillea Antarctica, Rafano Nero, Menta, Liquirizia, Carciofo, Equiseto, Bardana, Tarassaco, Rabarbaro, Genziana, Melissa, China, Ginepro, Gramigna, Sambuco, Fucus Vesiculosus, Anice, Prezzemolo, Uva Ursina, Marrubio.
N.B.: Le piante utilizzate sono selvatiche o comunque non trattate con agenti chimici. Il prodotto in tutte le forme alimentari proposte non contiene alcool o zucchero. Uno dei componenti più rappresentativi di questo prodotto è la Durvillea Antarctica: un’alga bruna che cresce nelle fredde acque dell’Antartico e contiene fino al 48% di acido alginico.
L’acido alginico è caratteristico della parete cellulare delle alghe brune. Chimicamente è un poliuronide lineare costituito da unità di b -d-mannuropiranosio ed a -l-guluronopiranosio con legami di tipo 1-4.
Nella catena vi sono spezzoni in cui i due monomeri si alternano, altri in cui ne è presente solo uno. L’alga è caratterizzata da un tallo molto lungo, è da questo che si ottiene l’estratto.
L’acido alginico ha due proprietà importanti: innanzi tutto non viene assorbito dal nostro organismo, inoltre ha proprietà gelificanti. Questa molecola forma delle masse gelatinose in grado di assorbire metalli pesanti tra cui piombo, cadmio, mercurio ed altre sostanze tossiche, impedendone l’assorbimento da parte dell’organismo. Per questo viene impiegato come valido depurativo. L’alga non presenta tossicità. Anche il Fucus Vesi*******sus ha un elevato contenuto in acido alginico (maggiore del 40%) ed è per questo inserito all’interno della formulazione.
Per quanto concerne l’attività a livello del tratto gastrointestinale, molto importante soprattutto per ridurre il lavoro e l’affaticamento epatico, rientrano nella formulazione altri importanti estratti come: anice, menta, melissa, liquirizia, ginepro, genziana e anche china. La loro azione è piuttosto ampia ed eterogenea: sostanzialmente migliorano il processo digestivo promuovendo un migliore transito gastroenterico ed una più efficace eliminazione. L’attività è sia a livello dell’apparato in sè, sia a livello centrale, poichè la regolazione nervosa svolge un ruolo determinante su questi sistemi.
L’Anice è stato utilizzato per la prima volta dalla medicina tradizionale cinese. Particolarmente importante è l’anetolo che è stato ritrovato nell’olio essenziale. L’estratto è attivo nelle problematiche legate alla cattiva digestione, migliora il processo ed incrementa la velocità di svuotamento gastrico. Un’attività secondaria all’azione depurativa, ma comunque interessante, è sulle cefalee, nausee e palpitazioni legate ai problemi gastrici.
La Menta appartiene alla famiglia delle Lamiaceae, la forma officinalis rubescens è senza dubbio la più coltivata e studiata. La frazione attiva è costituita dall’olio essenziale, ma vanno anche ricordati i flavonoidi, carotenoidi e triterpeni. La composizione dell’olio essenziale è ampiamente conosciuta, il costituente principale è il mentolo seguito dal mentone, insieme raggiungono il 65%.
Il mentolo presente nella droga ha una attivtà sedativa e curativa a livello del colon. Questo tratto dell’intestino svolge un ruolo molto importante sulla depurazione dell’organismo poichè in esso risiede la flora batterica intestinale ed è preposto al riassorbimento di acqua ed elettroliti. Si è calcolato che la DL50 del mentolo è pari a 0,2 mg/kg, dose comunque mai raggiunta ai dosaggi terapeutici.
La Melissa è un’altra Lamiacea originaria dell’Asia Minore. è arrivata in europa nel Medio Evo e, da allora, viene impiegata come sedativo a livello della mucosa gastrointestinale. Nella sua composizione si sono riconosciuti derivati di natura terpenica dall’attività sedativa, tra di esse vanno ricordate: nerale (cis-citrale), geraniale (trans-citrale) e citronellale.
Test clinici condotti hanno evidenziato un effetto positivo sui disturbi gastroenterici a cui sia legata una componente ansiosa o stressogena. L’estratto non presenta tossicità acuta e cronica.
La Liquirizia è una delle più importanti piante della Medicina Tradizionale Cinese, dove veniva usata per numerosi tipi di patologie. Tra i suoi costituenti principali si ricordano la glicirizina ed i flavonoidi. La glicirizina ha attività antinfiammatoria, inoltre riduce la produzione di cortisolo. I flavonoidi sono una classe di molecole naturali caratterizzati dalle sottostrutture: flavonica, flavonolica, isoflavonica e flavononica con attività prevalentemente antiossidante e protettiva delle pareti cellulari.
Questa attività è molto importante non solo a livello gastrico, ma anche a livello epatico, tanto da consigliare l’utilizzo della liquirizia in caso di epatite.
Anche l’azione del Ginepro è piuttosto ampia, si sviluppa a livello gastrico, ma anche epatico e renale.
Il nome Genziana sembra derivare dal re dell’Illiria Gentius che è stato il primo a riconoscere le virtù di questa droga, dopo di lui fu citata da Dioscoride e da Plinio tra le piante medicinali. Viene utilizzata la radice che ha una attività spiccata a livello gastrointestinale, per la quale viene considerata un succedaneo della China, a cui è spesso abbinata come in questa formulazione. La china presenta infatti un’azione più spiccatamente immunostimolante ed attivante sulle cellule presenti nella mucosa enterica, facilitando le reazioni di eliminazione dell’organismo. Fondamentale per un depurativo è l’azione a livello epatico, poiché il fegato svolge un ruolo importantissimo nella disintossicazione dell’organismo. Agiscono a questo livello quattro droghe: Carciofo, Rabarbaro, Rafano nero e Tarassaco.
Il Carciofo appartiene alle Asteraceae, ancestralmente sembra avere antenati comuni con il cardo. La sua attività si svolge per la presenza nel suo estratto di derivati caffeici e flavonici. Tra i derivati dell’acido caffeico è rappresentativo l’acido clorogenico. Non si deve poi dimenticare la Cinaropicrina.
Cinarina
L’azione è fondamentalmente di tipo depurativo epatico. Esistono due meccanismi d’azione distinti: aumento nella sintesi di acidi biliari e riduzione della sintesi del colesterolo. L’attività coleretica (favorisce e stimola la produzione della bile) e colagoga (favorisce il deflusso della bile dal fegato all’intestino) fa del carciofo uno stimolante della funzionalità epatica ineguagliabile. L’estratto è privo di tossicità.
Il Rabarbaro è conosciuto sia come colagogo che come coleretico, la sua attività è quindi di tipo drenante epatico, analogamente al carciofo. La droga non è tossica alle dosi terapeutiche, ma in gravidanza bisogna fare attenzione poichè alcuni costituenti possono passare nel latte e, attraverso di esso, passare al bambino.
Anche il Tarassaco, come il carciofo, appartiene alle Asteraceae. Responsabili dell’attività sono lattoni sesquiterpenici, triterpeni, steroli ed inulina. L’attività della droga è duplice e si sviluppa oltre che a livello epatico anche a livello renale dove si comporta da blando diuretico. A livello epatico, dove svolge la sua azione preponderante, agisce a livello delle membrane degli epatociti stabilizzandole con effetti protettivi e riparatori.
Infine il Rafano nero ha di nuovo una attività mista: epatobiliare e diuretica. Sono caratteristici di questa radice dei composti solforati glucosinolati di cui il più importante è la glucobrassicina. L’attività, come detto, si svolge sia a livello renale, dove favorisce l’eliminazione di urati, sia a livello epatico dove stimola la secrezione biliare di scorie. La droga non presenta manifestazioni tossiche acute o subacute.
A livello renale l’attività depurativa e detossificante è svolta da ben sei estratti con attività ampiamente sinergica: Sambuco, Uva Ursina, Equiseto, Gramigna, Prezzemolo e Marrubio.
Il Sambuco appartiene alle Caprifoliaceae, la sua composizione chimica varia a seconda dell’organo della pianta preso in considerazione. I fiori sono la parte utilizzata poiché presenta nella sua composizione antocianidine e polifenoli con attività diuretica. Questi composti agiscono espressamente aumentando il volume urinario totale.
L’Uva ursina è una Ericaceae tipica dei terreni silicei. L’attività della droga viene attribuita ai glucosidi fenolici di cui il più importante è l’arbutoside, derivato b -d-glucopiranosidico dell’idrochinolo. Questa molecola si idrolizza a glucosio e un difenolo che si ossida rapidamente a chinidrone. Quest’ultimo è responsabile dell’attività diuretica dell’uva ursina. L’attività è completata da una azione antisettica urinaria. Alle dosi abituali la droga non è tossica.
L’Equiseto è un elemento fondamentale di tutti i prodotti con azione diuretica. Oltre ad avere questa azione fornisce una buona quantità di sali minerali, rimpiazzandone l’eccessiva deplezione comunque legata all’uso di diuretici.
La Gramigna è un fitoterapico molto importante: oltre ad essere un potentissimo diuretico, è un efficiente depurativo ematico e colagogo. Si tratta quindi di un depurativo che agisce su più fronti, utile anche come epatoprotettore.
Il Prezzemolo è un potente diuretico e depurativo, in passato è stato utilizzato anche come antigottoso.
Il Marrubio,infine, è una Lamiacea contenente un lattone diterpenico, la marrubiina, a cui un gruppo di ricercatori russi ha attribuito l’attività diuretica.
L’ultimo estratto presente nel prodotto è la Bardana, la cui foglia contiene dei derivati del germacranolide, tra cui l’arctioside. Le virtù di questa pianta sono svariate: confermata da studi recenti è l’attività depurativa cutanea, che la rende quindi indicata per foruncoli ed acne. Nella sua azione è comunque presente una componente coleretica.
Consigli d’uso:Per un corretto uso alimentare si consiglia l’assunzione di uno o due misurini/fialoidi diluiti in mezzo bicchiere d'acqua al mattino a digiuno e dopo i pasti principali.
E' un prodotto alimentare che non vuole in nessun modo sostituire il farmaco.
Valori nutrizionali per 100 g di prodotto:Valore energetico: 10 Kkal - 40 KJ
Proteine: 0,07 g
Carboidrati: 0,80 g di cui zuccheri: 0,00 g
Grassi: 0,50 g di cui saturi: 0,00 g
Fibre alimentari: 0,02 g
Bibliografia
- Hahn FE, Ciak J. Berberine. Antibiotics 1976;3:577-88.
- Duke JA. CRC Handbook of Medicinal Herbs. Boca Raton, FL: CRC Press, 1985, 256.
- Tyler VE. Herbs of Choice: The Therapeutic Use of Phytomedicinals. Binghamton, NY: Pharmaceutical Products Press, 1994, 76-7
- Lust JB. The Herb Book. New York: Bantam Books, 1974, 401
- Da Legnano L.: Le piante medicinali nella cura delle malattie umane, Ed. Mediterranee.
- Della Loggia R.: Piante medicinali per infusi e tisane, Ed. OEMF.
- Pedretti M.. : L'erborista moderno, Ed. Erboristeria Domani.