Risultati da 1 a 8 di 8

Discussione: il gusto del macabro

  1. #1
    In evoluzione... L'avatar di Eva79
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    il gusto del macabro

    Evidentemete oggi
    [B][COLOR="DarkOrchid"]Nessun uomo pu

  2. #2
    Brutto Stronzone L'avatar di Lord Krimel
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    l'uomo deve trovare il modo di passare il tempo... e sicuramente non trova niente di cui discutere se si sente dire "stanno tutti bene e sono tutti felici", che non denota in effetti alcun cambiamento... non c'è alcuna dinamicità in essa... per questo la cronaca nera può essere vista come la notizia che fa notizia

    D'altronde quello che non conosci è come se non esistesse... è nel momento in cui qualcosa condizionala tua vita che diventa un qualcosa che diventa parte integrante del tuo mondo...

    Non credo che senso del macabro sia la parola giusta, probabilmente è semplicemente un'indifferenza mescolata a tante altre sensazioni...
    Citazione Originariamente Scritto da AdrianMaldonado Visualizza Messaggio
    Lord e Sagitto son dei veri e propri fenomeni; quando vanno a trans non corrono il rischio di sbagliare e caricarsi una banale puttana.

  3. #3
    In evoluzione... L'avatar di Eva79
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    Citazione Originariamente Scritto da Lord Krimel Visualizza Messaggio
    l'uomo deve trovare il modo di passare il tempo... e sicuramente non trova niente di cui discutere se si sente dire "stanno tutti bene e sono tutti felici", che non denota in effetti alcun cambiamento... non c'è alcuna dinamicità in essa... per questo la cronaca nera può essere vista come la notizia che fa notizia

    D'altronde quello che non conosci è come se non esistesse... è nel momento in cui qualcosa condizionala tua vita che diventa un qualcosa che diventa parte integrante del tuo mondo...

    Non credo che senso del macabro sia la parola giusta, probabilmente è semplicemente un'indifferenza mescolata a tante altre sensazioni...
    Non sto mettendo in discussione l’etica giornalistica o “la cronaca nera” ... no non volevo discutere di quello. Ciò che sto tentando di capire è quello strano bisogno di arricchire i nostri racconti con particolari crudi per non dire sanguinolenti...
    Ti porto l'esempio di mio fratello, l’anno scorso in un incidente stradale morì, uno dei suoi migliori amici, passo giorni a ripetere (fra le lacrime) il come era morto e la dinamica che gli fu fatale... un comportametno simile, l'ho riscontrato in una coppia di mie amici che un paio di anni fa assistettero "in diretta" alla morte (incidente motociclistico) di una coppia di loro amici e ti assicuro che da quanto sono stati dettagliati i loro racconti e come se ci fossi stata io stessa...
    Ultima modifica di Eva79; 28-08-2007 alle 16:51
    [B][COLOR="DarkOrchid"]Nessun uomo pu

  4. #4
    Opinionista
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    Secondo me è perchè l'uomo è attratto dalle cose che non sa e non può spiegarsi, e cerca di risalire ad ogni dettaglio per capire come possa essere la morte in questi drammatici casi nei particolari...Il cercare di interpretare cosa possa aver provato la persona in quegli istanti di vita-morte, il sapere minuziosamente cosa succede al corpo se sbattuto per terra da un camion, o sfracassato da violenti colpi di martello.
    Sono sicura che se queste povere vittime potessero parlarne da morti, sarebbero ascoltatissimi e descriverebbero il dolore e i particolari con parole che forse neanche esistono e sono state inventate nel nostro vocabolario.
    L'altro giorno in spiaggia, mi chiedevo proprio questo col mio ragazzo, leggendo la notizia di un uomo bruciato vivo dentro la sua auto a causa di un incendio.
    Cosa avrà provato? Cosa avrà sentito quegli ultimi istanti in cui la sua coscienza gli permetteva ancora di rimanere lucido e vedersi bruciare quel corpo che lui conosceva meglio di chiunque altri?
    Sfido chiunque a non esserne incuriosito...
    [FONT="Garamond"][B][COLOR="DarkOrchid"][I]Ogni minuto che passa

  5. #5
    Opinionista L'avatar di stampatore
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    Secondo me certe cose che non riesci a comandare, come la morte, cerchi il modo di esorcizzarle e sconfiggerle (anche se questo pu
    Discutiamone..... (anche se non mi convincerai rispetter

  6. #6
    Cynical person L'avatar di Novembre
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    La famelica ricerca di strazianti attimi è uno degli aspetti della morbosa ed ormai poco latente curiosità per la miseria umana a cui i media ci hanno così sapientemente addomesticato.
    Trovo decisamente malsano insudiciare un fatto già di per sè tragico con elementi spesso inutili, macabri e dettagliati, nonchè coltivarne un'ossessiva ricerca. Oltre ad essere irrispettoso nei confronti del/dei malcapitato/i soggetto/i.
    E' plausibile la tesi dell'esorcizzazione del fatto, tuttavia non la trovo ragionevolmente giustificabile, nemmeno per chi ha vissuto da vicino l'accaduto.
    Se la curiosità umana fosse, o si sentisse spontaneamente stimolata da altre argomentazioni, avremmo risultati genericamente migliori.
    Secondo me.

  7. #7
    Opinionista L'avatar di stampatore
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    Pi
    Discutiamone..... (anche se non mi convincerai rispetter

  8. #8
    Opinionista
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    Credo che la curiosità morbosa derivi da un semplice tentativo di esorcizzazione del bagaglio delle più radicali paure dell'uomo (dolore fisico, mutilazioni, morte) mediante una sorta di assuefazione. Da raggiungersi od attraverso una sovraesposizione a tali stimoli mediata dai mezzi d'informazione (ed astratta rispetto alla componente umana, deprivandola di molte delle sue implicazioni emotive: non per nulla si parla raramente di esseri umani, mentre va per la maggiore la minuta descrizione anatomica delle parti e delle conseguenti mutilazioni, in uno spettacolo d'alta macelleria fondamentalmente spersonalizzante); oppure attraverso una loro riproduzione fittizia. Ed effettivamente credo che l'assistere, sia pure indirettamente, ad un evento luttuoso, abbia un potente effetto catartico; le paure ed il carico di angoscia che sono sottesi ad esempio al pensiero della propria morte sono traslate sulla vittima di turno, che con la sua dipartita ne determina una temporanea dissipazione. Senza considerare che la conseguente constatazione che sono sempre gli altri a morire od a rimanere vittime di eventi traumatici rafforza in noi il fondamentale assunto freudiano dell'a me non può succedere, derivante dall'impossibilità da parte dell'individuo di immaginare il momento della propria morte.
    Ultima modifica di Gloucester; 29-08-2007 alle 00:03

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