uno dei soliti abiti completi, un p� d'obbligo come la tuta per gli operai...
infatti quando vado a trovare gli amici cos� vestito mi scuso di essermi presentato in abiti da lavoro!
uno dei soliti abiti completi, un p� d'obbligo come la tuta per gli operai...
infatti quando vado a trovare gli amici cos� vestito mi scuso di essermi presentato in abiti da lavoro!
Scusate ma ho scritto col riconoscimento vocale e non ho riletto prima di pubblicare!!!
anfibi, leggins pinocchietto, maximaglia indaco e vari strati di vestiti da mettere e togliere in base ai continui cambiamenti climatici.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Jeans skinny grigioneri, maglia viola, coprispalle di lana nero, anfibi, giacca impermeabile e k-way. Mi sembra di essere tornata ad Amsterdam, con la differenza che qui fa schifo.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Mocassini con i calzini, ed ho detto tutto.
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
Pile, ho aggiunto qualcosa al Tutto?
-Healthy body, clear mind, peaceful spirit-
-Where there’s will there’s a way-
-Work hard have fun & be nice-
Famo una bella coppia, possiamo andare a rimorchiare insieme: qualche chiatta, magari
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
Si, ma spiegatemi come fa ad esserci in giro gente in maniche corte... io non ce la posso fare...
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
2014-10-14 13.54.11.jpgIo mi sono fatta la borsa dell'acqua calda cinese col pelo
Ultima modifica di nahui; 14-10-2014 alle 12:58 Motivo: allego foto
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
Semplice, fa caldo.Originariamente Scritto da dark lady
Se poi, come me stamattina e tra poco, devi fare un lavoretto sudoso, e non hai fatto la ceretta, soffri il caldo dei pantaloni della tuta e metti la canotta per far respirare quel che di pu�!
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze
Uno dei miei incubi ricorrenti � di trovarmi per magia in un meraviglioso posto di mare e non poter scendere in spiaggia perch� sono piena di peli.
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
Vabb�, poi il "piena di peli" � sempre individuale, eh.
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze
Lascia stare che la settimana scorsa mi sono ricordata, arrivata in piscina, che non avevo fatto la depilazione all'inguine. Fortuna che il costume non era sgambato e quindi non trapelava niente...
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Trapelava o estrapelava
Il pelo piace all'uomo che deve chiedere spesso e che spesso nemmeno usa profumo
c'� del lardo in Garfagnana
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Beh, stai ancora messa bene: per non fare trapelare il pelo inguinale io dovrei usare questo
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
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