La mia nuova coinquilina.

[Nuvolosa]

E' la prima volta che apro un thread in questa sezione del forum, ma è la più adatta per ricevere consigli da voi.
Ho cambiato casa da qualche mese, e con essa anche le coinquiline. Una è iraniana,una camerunense ed una milanese. Quest'ultima è arrivata da noi all'inizio di settembre ma io l'ho conosciuta meglio in queste ultime 2 settimane, un po' perchè io non ero a Roma ed un po' perchè lei era tornata a Milano a prendere delle cose. In queste due settimane ho percepito in lei qualcosa di particolare, ossia la sua omosessualità. I miei erano soltanto"sospetti"dati dal fatto che si veste molto da maschiaccio,porta i capelli cortissimi, e segue con passione un telefilm che si chiama "Lesbian world".(So che sono un po' più che semplici indizi ma io sono tonta ) Stasera ho avuto la conferma dalla mia coinquilina iraniana, che mi ha detto che questa ragazza si è innamorata di lei e l'ha riempita di sms, lettere ed attenzioni. L'iraniana ha ovviamente rifiutato, essendo fidanzata da 4 anni ed ora si sente in imbarazzo perchè non sa come comportarsi in casa, dato che sente su di sè sguardi particolari. Quello che mi ha spinto ad aprire questo thread è il fatto che adesso io so che lei è lesbica, so molto di più di quello che dovrei sapere e non so bene come comportarmi con lei...mi spiego meglio: dovrei dirle che so della sua omosessualità e di stare tranquilla perchè non è un problema? O dovrei semplicemente acquistare la sua fiducia ed aspettare che sia lei stessa ad aprirsi? Lo chiedo a chi magari ci è già passato e a chi si è trovato nella mia e nella sua posizione. Grazie.

[AxelTexasRanger]

Io direi di farti gli affari tuoi,senza dirle nulla,se viene l'occasione e te lo dice bene altrimenti pazienza,in fondo chi si "fa" sono solo affari suoi,anche fosse stata eterosessuale.

[Ettorre]

già

[marzietta]

io non ci sono passata... posso rispondere lo stesso?





Dunque, premetto che non ho mai conosciuto lesbiche o magari non so che lo siano ma come diavolo hai fatto a capire da una pettinatura e il modo di vestirsi che

[bellarossa]

Per come le conosco io, o meglio, quelle che conosco io, tendono a non dirlo.
Ho un'amica che per 10 anni non me lo ha detto (ma si era capito), finchè un giorno mi ha detto "ti presento la mia fidanzata".

Lei dava per scontato che io avessi capito, quindi si è risparmiata l'imbarazzo (o l'ovviet&#224 di dovermelo dire, semplicemente.

Nel tuo caso, indipendentemente dalla sessualità, mi pare imbarazzante il fatto che l'oggetto del suo amore sia la coinquilina (lo sarebbe anche se fosse un maschio) perchè se non corrisposti la convivenza puo' diventare difficile da gestire.

Ma tu hai una coinquilina iraniana e non ce lo hai detto, quando tempo fa si discuteva animatamente sulle (presunte) pratiche imposte alle donne in Iran e non se ne trovava una che potesse testimoniare direttamente????

[Nuvolosa]

Si, ci avevo pensato anche io però qualcuno mi dice che dovrei semplicemente chiederle"Posso farti una domanda? Hai avuto storie con donne?" Perchè probabilmente lei è desiderosa di aprirsi e di essere accettata. Ma d'altro canto non vorrei essere invadente e vorrei che fosse lei stessa a dirmi quello che c'è. L'altra ragazza mi ha detto che dopo averle parlato è cambiato tutto, e tutte le attenzioni sono arrivate dopo che lei ha capito di essere accettata. Inoltre ora che so per certo che è omosessuale non so nemmeno bene come comportarmi in casa, se girare in slip e reggiseno ad esempio.

@Bellarossa: Lo avevo detto in Politica, nel thread dedicato ad Ahmadinejad e agli omosessuali

[AxelTexasRanger]

Nuvolosa io ho conosciuto parecchie lesbiche,una propio appariscente,non gli ho mai detto nulla,che era lesbica si sapeva ma andare a tastare il "tasto"(probabilmente già dolente di suo x un milione di motivi) non è il caso,è come se il problema ce l'hai davvero con le lesbiche altrimenti,se non ti crea problema,non ne parli.

[Nuvolosa]

No infatti non ho nessun problema, volevo solo capire come potrebbe sentirsi lei se le dicessi che lo so.

[erin]

Rispondo personalmente (ossia, vale per me, ma ovviamente non per tutte le lesbiche).

Generalmente tendo a non dire niente di esplicito (per mia incapacità di essere troppo diretta nei discorsi che mi riguardano e per risparmiarmi l'ansia di un possibile rigetto). Non nascondo niente, però, quindi chi vuole capire capisce...

La cosa migliore, secondo me, la cosa che ti fa sentire accettata e serena è quando la persona che hai davanti ti viene incontro.
Ossia, in parole povere, secondo me farle capire che tu sai e che non la disapprovi potrebbe aiutarla ad aprirsi e a fidarsi di te (cosa che a volte una donna lesbica non fa proprio per paura di un rifiuto). Le risparmieresti, insomma, la fatica e l'ansia di doversi dichiarare a chi ancora, magari, non conosce bene.

E il modo migliore, secondo me, è metterla un po' sul casuale, tipo chiederle se la tal X è la sua ragazza, o se ha una storia con qualcuna... un po' come faresti con una coinquilina etero chiedendole se ha un ragazzo o se le piace qualcuno...
Fare finta di nulla potrebbe essere interpretato come un fastidio, o la volontà di stare lontane da un comportamento che si disapprova. (un po' come evitare un argomento scomodo) Insomma, trovo sia molto più naturale e tranquillo parlarne in modo sereno, come se fosse una cosa normalissima...

A me è successo (con mia sorella, ad esempio, ma anche con qualche amica) ed ho molto apprezzato... anzi, direi che ho camminato per settimane in mezzo alle nuvole, con un sorriso da nirvana stampato in faccia.

Però insomma, poi devi vedere tu... magari anche solo farle capire che non hai nulla contro gay e lesbiche può aiutare... così non devi addentrarti in discorsi imbarazzanti.

[dark lady]

mah, ti porto la mia esperienza. Ho un amico che so per certo essere gay. Lo so perché l'ha rivelato alla mia migliore amica (che è anche sua migliore amica). ORa, lui a me nn ha mai detto nulla di esplicito, però mi fa discorsi che mi lasciano ampliamente intendere la cosa, schierandosi a favore dei diritti degli omosessuali, o mandandomi le foto del gay pride di Torino. Io però non voglio forzare la cosa. Quando e se vorrà parlarne lo farà lui. Poi quando gli parlo nn gli chiedo più "come va con le donne?", ma "Hai nuove storie?" o "C'è qualcuno che ti fa battere il cuore?". Insomma, gli lascio capire che ho capito e che nn deve farsi problemi. Però senza fargli domande sulla cosa.

[Nuvolosa]

Bè, eccomi qui. E' passata una settimana e nel frattempo ho deciso di parlarle. Lei ha confermato ovviamente i miei sospetti e mi ha detto che avrebbe voluto dirmelo ma che aveva paura che la guardassi con occhi diversi. Ora che sa che lo so e che ha constatato che per me non è cambiato nulla è tutto come prima. Quello che invece mi lascia perplessa è il comportamento dell'iraniana. Mi aveva detto di aver ricevuto attenzioni non richieste, sms e lettere d'amore.Era un po' infastidita, o forse per usare un aggettivo crudo"schifata" tanto da avermi detto di voler cambiare casa e di sentirsi molto in imbarazzo per la situazione che si era venuta a creare. Ora ho saputo che ha ricambiato quelle attenzioni, con sms molto espliciti e telefonate a tutte le ore, salvo poi tirarsi indietro e dichiararsi eterosessuale. Ho letto gli sms(me li ha fatti leggere la milanese)ed effettivamente non ci sono dubbi, ha ricambiato per qualche giorno questa passione. Probabilmente si è vergognata e si è sentita confusa, solo che mi ha fatto credere di aver subito quelle attenzioni senza sapere come uscirne. Ringrazio tutti quelli che mi hanno risposto ed in particolare Erin, che mi ha offerto il suo punto di vista.

[L'alchimista]

secondo me molte ragazze sono "incuriosite" da un rapporto omosessuale ma nonostante ciò quando poi molte arrivano al dunque si tirano indietro.
bisogna vedere quanto questa curiosità deve rimanere nello spazio delle "fantasie" e quanto invece sia effettivamente una "necessità" ineluttabile e propenderei a 9 donne per la prima e solo 1 per la seconda ipotesi.

[Nuvolosa]

Quello che mi infastidisce non è il fatto che si sia tirata indietro, quanto il fatto che quando le ho chiesto se avesse anche lei intuito qualcosa riguardo all'omosessualità della nostra coinquilina mi ha detto che purtroppo lo ha intuito a causa del comportamento morboso e alle attenzioni sgradevoli che le ha rivolto. Si è premurata di sottolineare un sacco di particolari che poteva risparmiarsi dicendomi che non è scema e che si accorge che viene guardata con occhi diversi. Perchè mi ha detto queste cose quando invece ha ricambiato quelle attenzioni? Semplice ipocrisia, oppure si vergognava a tal punto da volermi far credere di essere un po' la vittima della situazione? Probabilmente la sua apertura mentale(avevamo già parlato di omosessualità e si era dimostrata fortemente indignata per quello che aveva detto Ahmadinejad)è solo "teorica".

[erin]

Quello che mi infastidisce non è il fatto che si sia tirata indietro, quanto il fatto che quando le ho chiesto se avesse anche lei intuito qualcosa riguardo all'omosessualità della nostra coinquilina mi ha detto che purtroppo lo ha intuito a causa del comportamento morboso e alle attenzioni sgradevoli che le ha rivolto. Si è premurata di sottolineare un sacco di particolari che poteva risparmiarsi dicendomi che non è scema e che si accorge che viene guardata con occhi diversi. Perchè mi ha detto queste cose quando invece ha ricambiato quelle attenzioni? Semplice ipocrisia, oppure si vergognava a tal punto da volermi far credere di essere un po' la vittima della situazione? Probabilmente la sua apertura mentale(avevamo già parlato di omosessualità e si era dimostrata fortemente indignata per quello che aveva detto Ahmadinejad)è solo "teorica".

Ultimamente ho parlato molto con una ragazza etero che a 26 anni si era innamorata di una mia amica. E che, nonostante questo, continua a dichiararsi etero (nemmeno bisessuale).

E' una persona che conosco poco, ma che ammiro e che considero molto intelligente. E che, pur essendo davvero molto aperta nei confronti delle donne lesbiche (tra le quali ha molte amiche), è entrata davvero in confusione nel momento in cui si è accorta che l'ammirazione e la stima per questa mia amica era qualcosa di più.

Per alcune persone è davvero dura accettare questo proprio lato omosessuale. E se è dura per chi è di mentalità apertissima, figurarsi per chi, magari, lo è un po' meno (o subisce più pressioni in famiglia e tra gli amici).

Credo sia giusta la tua analisi, ossia che lei si sentisse talmente in imbarazzo per i suoi sentimenti verso la coinquilina, da voler negare tutto e anzi falsare anche i fatti. Per mettersi al sicuro dal tuo giudizio, ma anche per rassicurare se stessa circa la sua eterosessualità. E' una reazione abbastanza diffusa (che a volte si supera e a volte no), quella di voler allontanare da sè anche solo l'idea di poter essere lesbiche.

Quindi non giudicarla troppo duramente. Sta compiendo un percorso che non è sempre facile e sereno.
Certo, ha agito in maniera sleale, nei confronti tuoi e della vostra coinquilina, ma resta sempre il fatto che lo fa per difesa.

Detto ciò, povera milanese...

Edit: aggiungerei, a proposito della tua ultima frase, sull'apertura mentale "teorica"... è sempre più facile mostrarsi tolleranti verso una cosa che non ci tocca personalmente. Si è sempre tutti pronti a considerare "persone normali" le lesbiche, finchè tua figlia/madre/sorella/amica non si dichiara tale. E quando questo succede anche a una persona di ampi orizzonti, che magari pecca di eccessivo (quanto falso) buonismo, capita di entrare in crisi.

[bellarossa]

@Bellarossa: Lo avevo detto in Politica, nel thread dedicato ad Ahmadinejad e agli omosessuali

acc, me lo sono persa...

c'era un altro 3d (che immagino erin ricordi) dove qualcuno sosteneva che l'infibulazione