ero anche convintissimo di essere nato sotto un ponte anzich
ero anche convintissimo di essere nato sotto un ponte anzich
"Ebbene lo ammetto, ti porterei via..."
Pensavo anche che mangiarsi le unghie bucasse lo stomaco e che ingoiare chewing gum incollasse le budella...ma qui la colpa è di mia nonna
E poi ogni volta che mi cadeva un dentino aspettavo con ansia il topolino...e al mattino trovano sempre 1000 lire sul comodino.
Per vedere Babbo Natale invece facevamo i turni di veglia io e mia sorella ma crollavamo dal sonno sempre prima che arrivasse
Io pensavo che tutte le case avessero un nome, come la mia
e che la Grecia fosse in guerra contro la Turchia
E vedere che sulle tue labbra anche il vino si aggrappa lasciando
Per dono il colore dei re
La porpora di un manto che
Non per dispetto e non senza rispetto
Ebbene lo ammetto
Ti porterei via
Tu mia casa, mia anima, mia carne, mia luce
Io credevo che le vie avessero nomi di colori, e che l'uva crescesse sugli alberi.
[B][FONT="Book Antiqua"]Prima legge del dibattito:
a 3 anni credevo che mia mamma non ci fosse più perche si era trasformata in una fata ed era volata via dalla finestra.
Io ero convintissima di aver sentito la notte di Natale le campanelle della slitta di Babbo Natale. Anche mio nipote le aveva sentite. Ci siamo alzati e siamo andati a vedere...
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io ero convinto che la torre di pisa, si chiamasse torre "chi pisa" proprio perchè la vedevo storta e pensavo pendesse a causa del peso
Io ero convintissima:
che i timpani in realtà fossero uno solo ed ubicato in mezza alla testa...
di essere figlia di madre natura (tipo quella dei puffi);
che la forfora di mio fratello fosse contagiosa
e che anche gli oggetti avevano una loro anima;
Ultima modifica di Eva79; 22-10-2007 alle 21:20
[B][COLOR="DarkOrchid"]Nessun uomo pu
Io avevo paura di entrare da sola di sera nella camera dei miei genitori perch
[COLOR="DarkSlateGray"][FONT="Century Gothic"][SIZE="2"]La volupt
Credevo che al buio i lineamenti di ogni persona di modificassero orribilmente, per poi tornare all'istante normali appena si accendeva la luce.
E che i miei genitori avessero aperto la porta di casa trovandoci fuori una culla con mia sorella (il mio concetto infantile di "adozione").
Ni sumisa ni devota, libre linda y loca!
Nel tuo piccolo mondo, tra piccole iene, anche il sole sorge solo se conviene.
Mi sono ricordata che credevo anche che i pupazzi parlassero, ed in particolare il mio peluche a forma di orso bruno.
Credevo da piccola che io fossi un p
Credevo anche che Mila e Mimì fossero davvero brave ad eseguire quei movimenti col pallone e cercavo invano di imitarle con balzi e lanci ad effetto urlando anche "Attààààà"
Credevo che tutto si trasformasse proprio come i Transformers e chiedevo sempre a mia madre"E questo come si trasforma?"...ad esempio quando prendevamo la corriera.
da piccola credevo che l'ombelico fosse una vite collegata alle natiche e bisognasse quindi stare attenti a non svitarla con il rischio di far cadere il sedere.
Ducunt fata volentem, nolentem trahunt- il fato conduce dolcemente chi lo segue, trascina chi gli resiste.
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Amministratore oggetti smarriti condominio "AZ"