Risultati da 1 a 14 di 14

Discussione: ...provocazione o... questa

  1. #1
    Opinionista L'avatar di moana
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    ...provocazione o... questa

    oggi al tg5 sento questa notizia:

    "GIUDICE TORINESE SCARCERA 32/35 SPACCIATORI (rumeni??)...in quanto, afferma lo stesso, tra buona condotta, scOnti e indulto.. sarebbero fuori quasi subito"..
    Beh, in un momento cos
    [FONT="Comic Sans MS"]nulla

  2. #2
    Zar autocrate di tutte le Russie L'avatar di Piotr Aleksejevic
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    E' proprio perch
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    "Ci sono amori che durano il tempo di uno sguardo e rivoluzioni che vivono lo spazio di un mattino, sono forse per questo meno importanti di certi compromessi scellerati che incatenano tutta una vita?"
    Gianni-Emilio Simonetti

    La calma

  3. #3
    I run these tracks L'avatar di thorpe
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    spero vivamente che il fatto che siano rumeni non abbia fatto guizzare al tipo l'idea di fare un pò di protagonismo mediatico..
    "Well, it's a dog eat dog. Eat cat too. The French eat frog and I eat you"



  4. #4
    Opinionista L'avatar di Sallyna
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    Beh, ho sentito casi di omicidio la cui pena

  5. #5
    tutto passa L'avatar di sd&m
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    Torino: 4 anni di carcere per cessione di 1 grammo di hashish
    fonte: aduc

    6-11-2007 Cede un grammo di hashish e viene condannato a quattro anni e due mesi di carcere: succede a Torino, dove un giudice del tribunale, Odilia Meroni, ha applicato la riforma 'Fini-Giovanardi' della legge sugli stupefacenti.
    L'imputato, il marocchino Mohammed N., era stato fermato domenica dalle forze dell'ordine a Torino nella zona di Porta Palazzo mentre consegnava a un acquirente 1,3 grammi di hashish: una dose minima che gli è costata un processo per direttissima e una condanna severa perchè il giudice ha tenuto conto del fatto che aveva dei precedenti. L'attenuante della minima quantità è stata giudicata equivalente all'aggravante della recidiva.

  6. #6
    Banned
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    fortunatamente non sar

  7. #7
    Opinionista L'avatar di moana
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    Esempio: L'indulto....

    legge 241/06 del 7/31/2006
    ________________________________________
    LEGGE 31 luglio 2006, n.241
    Concessione di indulto.
    (GU n. 176 del 31-7-2006)
    La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;
    IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
    Promulga
    la seguente legge:
    Articolo 1
    1. É concesso indulto, per tutti i reati commessi fino a tutto il 2 maggio 2006, nella misura non superiore a tre anni per le pene detentive e non superiore a 10.000 euro per quelle pecuniarie sole o congiunte a pene detentive. Non si applicano le esclusioni di cui all'ultimo comma dell'articolo 151 delcodice penale [1] .

    2. L'indulto non si applica:
    a) per i delitti previsti dai seguenti articoli del codice penale:
    1) 270 (associazioni sovversive), primo comma;
    2) 270-bis (associazioni con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell'ordine democratico);
    3) 270-quater (arruolamento con finalità di terrorismo anche internazionale);
    4) 270-quinquies (addestramento ad attività con finalità di terrorismo anche internazionale);
    5) 280 (attentato per finalità terroristiche o di eversione);
    6) 280-bis (atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi);
    7) 285 (devastazione, saccheggio e strage);
    8) 289-bis (sequestro di persona a scopo di terrorismo o di eversione);
    9) 306 (banda armata);
    10) 416, sesto comma (associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei delitti di cui agli articoli 600, 601 e 602 del codice penale);
    11) 416-bis (associazione di tipo mafioso);
    12) 422 (strage);
    13) 600 (riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù
    14) 600-bis (prostituzione minorile);
    15) 600-ter (pornografia minorile), anche nell'ipotesi prevista dall'articolo 600-quater.1 del codice penale;
    16) 600-quater (detenzione di materiale pornografico), anche nell'ipotesi prevista dall'articolo 600-quater.1 del codice penale, sempre che il delitto sia aggravato ai sensi del secondo comma del medesimo articolo 600-quater;
    17) 600-quinquies (iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile);
    18) 601 (tratta di persone);
    19) 602 (acquisto e alienazione di schiavi);
    20) 609-bis (violenza sessuale);
    21) 609-quater (atti sessuali con minorenne);
    22) 609-quinquies (corruzione di minorenne);
    23) 609-octies (violenza sessuale di gruppo);
    24) 630 (sequestro di persona a scopo di estorsione), commi primo, secondo e terzo;
    25) 644 (usura);
    26) 648-bis (riciclaggio), limitatamente all'ipotesi che la sostituzione riguardi denaro, beni o altre utilità provenienti dal delitto di sequestro di persona a scopo di estorsione o dai delitti concernenti la produzione o il traffico di sostanze stupefacenti o psicotrope;

    b) per i delitti riguardanti la produzione, il traffico e la detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope, di cui all'articolo 73 del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9ottobre 1990, n. 309 [2] , e successive modificazioni, aggravati ai sensi dell'articolo 80, comma 1, lettera a), e comma 2, del medesimo testo unico, nonché per il delitto di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope di cui all'articolo 74 del citato testo unico, in tutte le ipotesi previste dai commi 1, 4 e 5 del medesimo articolo 74;
    c) per i reati per i quali ricorre la circostanza aggravante di cui all' articolo 1 [3] del decreto-legge 15 dicembre 1979, n. 625, convertito, con modificazioni, da1la legge 6 febbraio 1980, n. 15, e successive modificazioni;
    d) per i reati per i quali ricorre la circostanza aggravante di cui all' articolo 7 [4] del decreto-legge 13 maggio 1991, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 1991, n. 203, e successive modificazioni;
    e) per i reati per i quali ricorre la circostanza aggravante di cui all' articolo 3 [5] del decreto-legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 giugno 1993, n. 205.

    3. Il beneficio dell'indulto é revocato di diritto se chi ne ha usufruito commette, entro cinque anni dalla data di entrata in vigore della presente legge, un delitto non colposo per il quale riporti condanna a pena detentiva non inferiore a due anni.
    4. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
    La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. É fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.
    Data a Roma, addì 31 luglio 2006
    NAPOLITANO
    Prodi, Presidente del Consiglio dei Ministri
    Visto, il Guardasigilli: Mastella
    LAVORI PREPARATORI
    Camera dei deputati (atto n. 525-bis):
    Stralcio dell'art. 2 della proposta di legge presentata
    dall'on. Buemi l'8 maggio 2006, deliberato dall'assemblea il 18 luglio 2006.
    Assegnato alla II commissione (Giustizia), in sede referente, il 18 luglio 2006 con pareri delle commissioni I e V.
    Esaminato dalla II commissione, in sede referente, il 19 luglio 2006.
    Esaminato in aula il 24, 25, 26 luglio 2006 ed approvato il 27 luglio 2006.
    Senato della Repubblica (atto n. 881):
    Assegnato alla 2ª commissione (Giustizia), in sede referente, il 27 luglio 2006 con pareri delle commissioni 1ª e 5ª.
    Esaminato dalla 2ª commissione, in sede referente, il 28 luglio 2006.
    Esaminato in aula ed approvato il 29 luglio 2006.


    INDULTO E NOMI ECCELLENTI
    Ricostruendo vari articoli comparsi sulla stampa, ecco i nomi dei personaggi eccellenti o famosi che beneficieranno sicuramente dell'indulto o che ne beneficerebbero in caso di condanna:
    • Cesare Previti (condannato)
    • Silvio Berlusconi (indagato)
    • Fedele Confalonieri (indagato)
    • Piersilvio Berlusconi (indagato)
    • Marina Berlusconi (indagata)
    • Wanna Marchi e Stefania Nobile: condannate in primo grado a 10
    anni, se patteggiano in appello la pena scende a 6; con l'indulto cala a 3 e, di conseguenza, non andranno mai in carcere
    • Luciano Moggi (indagato)
    • Antonio Giraudo (indagato)
    • Gli altri indagati dalla procura di Napoli per Calciopoli
    • Antonio Fazio (indagato)
    • Gianpiero Fiorani (indagato)
    • Emilio Gnutti (indagato)
    • Stefano Ricucci (indagato)
    • Giovanni Consorte (indagato)
    • Ivano Sacchetti (indagato)
    • Sergio Billè (indagato)
    • Callisto Tanzi (sotto processo)
    • Cesare Geronzi (sotto processo)
    • Sergio Cragnotti (sotto processo)
    • Raffaele Fitto (indagato)
    • Vittorio Emanuele di Savoia (indagato)
    • Salvo Sottile (indagato)
    • Marcello Dell'Utri (imputato)
    • Francesco Storace (indagato)
    • De Luca (sindaco di Salerno, DS, indagato)
    • Altero Matteoli (rinviato a giudizio)
    • Vi è poi una nutrita serie di politici locali di vari partiti
    • i 29 poliziotti dei pestaggi alla scuola Diaz durante il G8
    • 25 No Global accusati di devastazione e saccheggio durante il G8
    • Caruso e Casarini
    • I responsabili del disastro aereo di Linate (Repubblica)
    • Erika
    • 12000 detenuti che usciranno dal carcere subito
    • 6000 detenuti che usciranno entro l'anno
    • 100.000 agli arresti domiciliari o affidati ai servizi sociali che tornano liberi

    INDULTATO UN KILLER MAFIOSO!
    La gattina frettolosa fa i gattini ciechi. Lo stesso si può dire per gli indulti promulgati senza riflettere. Sebbene, infatti, dal provvedimento di clemenza sia stato escluso il reato di associazione mafiosa, il nostro premuroso legislatore si è dimenticato di considerare che l'aggravante per i fatti di mafia è stata inserita nel codice soltanto nell'anno 1991; per cui, essa non può essere applicata ai reati commessi anteriormente a quella data.
    Per questo motivo, dato che i delitti erano stati commessi in precedenza, dell'indulto ha beneficiato anche il killer mafioso Francesco Luppino, appartenente alle cosche trapanesi, che si è ritrovato insperatamente libero dal giorno 7 agosto.
    Va bene che Mastella è laureato in Lettere e Filosofia, però ci si attenderebbe, come minimo, che il testo venga stilato da giuristi esperti. Fatto sta che così non è avvenuto, ragion per cui un boss mafioso ha potuto trascorrere un Ferragosto da comune vacanziere.
    Un'altra vicenda da aggiungere alle offese, di cui parlavamo ieri, perpetrate alla memoria di Libero Grassi.

    ------------------------------------------------------------------------------------------

    Stefano Giani
    da Milano


    «Il Parlamento fa le leggi e i giudici le applicano. L’indulto è una legge dello Stato e va applicata». Pensieri e parole di Salvatore Emanuele Medoro, presidente della Corte d’Assise d’appello di Perugia che ha concesso i benefici del provvedimento del perdono a Luigi Chiatti, definito il «mostro di Foligno», per aver confessato i delitti di Simone Allegretti avvenuto nell’ottobre 1992 e quello di Lorenzo Paolucci, poco meno di un anno dopo, nell’agosto ’93.
    Medoro chiede di «non coinvolgere i giudici nelle polemiche» proprio in considerazione del loro precipuo ruolo esecutivo del corpus legislativo e ha aggiunto: «La stessa Costituzione italiana prevede una finalità anche rieducativa per le pene» lasciando così aperta una finestra alla speranza della «redenzione» di Chiatti.

    Il geometra che uccise i due bambini in Umbria, è stato infatti condannato a trent’anni di reclusione, dopo che gli è stata riconosciuta la seminfermità mentale e dovrebbe abbandonare la cella nel 2023. Ora questo sconto di pena gli consentirà di anticipare l’uscita al 2020, ma già nel 2014 potrebbe tornare in libertà, usufruendo dei benefici della legge Gozzini, che introduce i permessi premio e la forma di detenzione domiciliare. Ma, spiega il magistrato, «Chiatti resta affidato a un giudice di sorveglianza al quale spetterà ogni decisione».

    Tuttavia Medoro, in magistratura dal 1965 e presidente della corte nel processo di secondo grado a Chiatti, ha anche ammesso che sotto la toga batte un cuore: «Mi si è riaperta una ferita perché il giudice è anche un uomo. Mi commossi quando vidi le carte del processo d’appello». E ha ammesso che «non ci sono reati ostativi» alla concessione dello sconto di pena. Nel caso del «mostro di Foligno» infatti l’indulto è stato riconosciuto in relazione alle condanne legate ai reati cosiddetti «minori»: occultamento di cadavere e sequestro di persona. Motivazione ora al vaglio della Procura generale che deciderà a breve se impugnare in Cassazione.

    Dal canto loro, gli avvocati difensori del geometra folignate, gli avvocati Guido Bacino e Claudio Franceschini, si sono affrettati a dichiarare che l’applicazione dell’indulto «non fa uscire Luigi Chiatti dal carcere» e, riferendosi a un «provvedimento dovuto», hanno aggiunto: «Se il legislatore avesse voluto escludere certi reati avrebbe dovuto pensarci prima». Quanto all’uscita di prigione hanno precisato che «prima di ogni altra cosa dovrà essere valutata la pericolosità sociale» di Chiatti. Tratto su cui c’è più di un dubbio.

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    Ci credo che tutta "la feccia" viene a vivere in Italia!! tra quelli che già ci stanno e gli atrli... tanto nessuno li tocca!!!
    [FONT="Comic Sans MS"]nulla

  8. #8
    pensatore dei 2 millenni L'avatar di falcopellegrino
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    [QUOTE=moana;774035]oggi al tg5 sento questa notizia:

    "GIUDICE TORINESE SCARCERA 32/35 SPACCIATORI (rumeni??)...in quanto, afferma lo stesso, tra buona condotta, scOnti e indulto.. sarebbero fuori quasi subito"..
    Beh, in un momento cos
    l 'importante

  9. #9
    Opinionista L'avatar di moana
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    [QUOTE=falcopellegrino;776395]diciamo che quella del giudice
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  10. #10
    AxelTexasRanger
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    La legge è uguale per tutti, ma qualcuno è più uguale degli altri.

  11. #11
    pensatore dei 2 millenni L'avatar di falcopellegrino
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    «Il Parlamento fa le leggi e i giudici le applicano. L’indulto è una legge dello Stato e va applicata». Pensieri e parole di Salvatore Emanuele Medoro, presidente della Corte d’Assise d’appello di Perugia che ha concesso i benefici del provvedimento del perdono a Luigi Chiatti, definito il «mostro di Foligno», per aver confessato i delitti di Simone Allegretti avvenuto nell’ottobre 1992 e quello di Lorenzo Paolucci, poco meno di un anno dopo, nell’agosto ’93.[/SIZE]
    Medoro chiede di «non coinvolgere i giudici nelle polemiche» proprio in considerazione del loro precipuo ruolo esecutivo del corpus legislativo e ha aggiunto: «La stessa Costituzione italiana prevede una finalità anche rieducativa per le pene» lasciando così aperta una finestra alla speranza della «redenzione» di Chiatti.

    Il geometra che uccise i due bambini in Umbria, è stato infatti condannato a trent’anni di reclusione, dopo che gli è stata riconosciuta la seminfermità mentale e dovrebbe abbandonare la cella nel 2023. Ora questo sconto di pena gli consentirà di anticipare l’uscita al 2020, ma già nel 2014 potrebbe tornare in libertà, usufruendo dei benefici della legge Gozzini, che introduce i permessi premio e la forma di detenzione domiciliare. Ma, spiega il magistrato, «Chiatti resta affidato a un giudice di sorveglianza al quale spetterà ogni decisione».

    Tuttavia Medoro, in magistratura dal 1965 e presidente della corte nel processo di secondo grado a Chiatti, ha anche ammesso che sotto la toga batte un cuore: «Mi si è riaperta una ferita perché il giudice è anche un uomo. Mi commossi quando vidi le carte del processo d’appello». E ha ammesso che «non ci sono reati ostativi» alla concessione dello sconto di pena. Nel caso del «mostro di Foligno» infatti l’indulto è stato riconosciuto in relazione alle condanne legate ai reati cosiddetti «minori»: occultamento di cadavere e sequestro di persona. Motivazione ora al vaglio della Procura generale che deciderà a breve se impugnare in Cassazione.

    Dal canto loro, gli avvocati difensori del geometra folignate, gli avvocati Guido Bacino e Claudio Franceschini, si sono affrettati a dichiarare che l’applicazione dell’indulto «non fa uscire Luigi Chiatti dal carcere» e, riferendosi a un «provvedimento dovuto», hanno aggiunto: «Se il legislatore avesse voluto escludere certi reati avrebbe dovuto pensarci prima». Quanto all’uscita di prigione hanno precisato che «prima di ogni altra cosa dovrà essere valutata la pericolosità sociale» di Chiatti. Tratto su cui c’è più di un dubbio.
    -------
    non vorrei fare apologia di reato , ma credo che sia naturale che tanti italiani stiano rivalutando l'idea di fare giustizia sommaria , linciaggi , spedizioni punitve ecc.
    Fossi in qualche padre delle vittime qualora chiatti mettesse piedi fuori dal carcere prima del tempo ...
    Ultima modifica di falcopellegrino; 19-11-2007 alle 13:17
    l 'importante

  12. #12
    Opinionista L'avatar di moana
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    ...le ultime parole famose!!!!

    riporto articolo.....

    [B]Vanna Marchi: come prima, pi
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  13. #13
    Gallina vecchia L'avatar di cinziatitti
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    Ho sentito la stessa notizia ieri sera al telegiornale e ne sono restata allibita. Non vorrei sembrare "estremista" ma trovo che sia la madre che la figlia siano due persone a cui impedire di fare ancora qualsiasi tipo di attivit
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  14. #14
    Il Magnifico L'avatar di mat
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