Riguardo al matrimonio religioso o civile, io sceglierei senza alcun dubbio quello civile, perchè è l'unico che sia davvero indissolubile.
Il matrimonio religioso può essere dichiarato nullo semplicemente se uno dei due dichiara di non aver mai creduto alla fedeltà coniugale. Non è che viene sciolto, viene dichiarato nullo, come se non ci si fosse mai sposati. Il matrimonio civile anche se viene terminato non viene totalmente cancellato, sarò ex-moglie ma comunque resta traccia: è più onesto, più rispettoso.
E' questo che mi riempie di rabbia negli annullamenti della Sacra Rota, l'umiliazione: si è vissuto insieme, ci si è amati, e poi uno decide che si è stancato ed ecco, può annullare unilateralmente, cancellare l'evento dalla propria storia personale, perchè non è mai stato valido, e non ha importanza per quanto tempo si ha vissuto fianco a fianco, o tutta l'intimità che c'è stata, o i sentimenti dell'altro: nullo, come mai successo.
La più grande mancanza di rispetto, verso un'altra persona, verso i suoi sentimenti.
Con la benedizione di preti e vescovi.
Beh, fanculo, quando/se mi sposerò voglio essere certa che lui non potrà cancellarmi così facilmente dalla sua vita.