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Discussione: Cosa vi aspettate da una parrocchia?

  1. #1
    Gallina vecchia L'avatar di cinziatitti
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    Cosa vi aspettate da una parrocchia?

    Chiedo agli utenti, credenti e non, cosa
    [COLOR=#800080][FONT=lucida console][SIZE=2][I]Se

  2. #2
    calcio balilla e ping pong, come minimo.

  3. #3
    In love! L'avatar di Fragolino83
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    Bella questa domanda, da piccoli, nel pomeriggio si andava a giocare al classico campetto della parrocchia, quanti tornei estivi, con il parrocco ora trasferito, che faceva l'arbitro e cercava di dare sfogo a questi ragazzini nel dare un calcio ad un pallone.
    La parrocchia un luogo d'incontro, sano, sereno, fatto di catechismo, figurati che la mia nonnina fino a qualche tempo fa era la perpetua del parrocco, quindi figurati quante confidenze anche bonarie, per noi ragazzini la parrocchia era l'ora del catechismo, era l'incontro al sabato pomeriggio nei saloni sottostanti con l'attività del centro ricreativo, per bambini con animatori giovani, simpatici e che organizzavano un sacco di giochi.
    La parrocchia per i giovani del paese era diventata veramente un centro d'incontro, anche perchè c'era un parrocco che con la gioventù sapeva fare, curava gli scout, aveva trovato persone disponibili a stare accanto a lui per raggruppare i giovani, suonava la chitarra, faceva mille cose per stare a contatto umano con noi.

    Cambiati i tempi,trasferito il parrocco per volontà superiore diciamo, la parrocchia piano piano si è svuotata di giovani, niente più tornei estivi, solo scout, e ora al venerdi solo il gruppetto di comari per le pulizie.
    Ecco la parrocchia si è svuotata, forse perchè gli attuali parrocci non hanno tra le priorità il contatto con i giovani, molti giovani dalla chiesa si sono allontanati con l'arrivo di nuovi parrocci.
    Un vero peccato, la mancanza di aggregazione giovanile, la mancata concessione di spazi per le attività anche dei più piccoli e degli adolescenti.

    Ecco questa è la mia parrocchia a grandi linee...
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  4. #4
    Opinionista L'avatar di LaSte
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    Quella stronza di mia mamma per due anni mi ha iscritto al grest.Avevo 6 anni.Che orrore.
    Il primo anno sono riusciti a trascinarmi solo due settimane,il secondo anno solo due giorni.
    Odiavo i giochi tipo palla prigioniera&co, perchè dovevano obbligarmi?
    Odiavo gli animatori chiamati "educatori" che passavano il tempo a pseudo provarci con le "educatrici".
    Odiavo le ore adibite al canto, che cazzo di canzoni poi ci credo che vengono fuori bambini idioti.
    Odiavo quei cazzo di stage in cui facevo cucito,scooby-doo e affini.
    Odio tutt'ora quei luoghi, soprattutto cl.Gente che farcisce il cervello ai ragazzi di scemenze, ragazzi che non sanno da che parte son girati e non hanno idee loro se non quelle della parrocchia.
    Ragazze che hanno fatto le "suore" fino ai 20 anni, e che appena hanno scoperto cosa c'era aldilà della parrocchia l'hanno tirata con la fionda e sono rimaste incinte dichissachi.
    "eh ma poverina lei"
    E tutti con la corona del rosario a pregare, e tutti in parrocchia che bello, tutti buonisti!
    Che schifo.Sia chiaro nulla contro a chi crede, ma il resto il sistema mi fa schifo.
    Asilo,elementari e medie dalle suore e rimanevo li fino alle 7-8 di sera perchè i miei lavoravano, ogni persona che c'è passata con un minimo di cervello ha la nausea ancora adesso.
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  5. #5
    Nuvolosa
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    Non mi aspetto assolutamente nulla perchè non ho mai frequentato, nè ho intenzione di frequentare in futuro, una parrocchia.

  6. #6
    Stronzo chi legge!! L'avatar di EVOKar
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    Io l'ho frequentata negli anni in cui ho preso la comunione e la cresima. Ricordo ancora la fastidiosa alitosi del sacerdote che ci faceva catechismo e le suore una pi
    [COLOR="Black"][SIZE="4"][FONT="Century Gothic"]La foto col sigaro

  7. #7
    fotto vespe L'avatar di carondimonio
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  8. #8
    mAleKevada... L'avatar di aleke00
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    il mio vecchio parroco fu spostato.
    si diceva frequentasse una donna.....come biasimarlo
    [SIZE="1"][B]Tout cela ne vaut pas le poison qui d

  9. #9
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Ho sempre svolto, e svolgo tuttora, attività in parrocchia. E non provo nulla di neppure lontanamente simile al disgusto, anzi.
    Poi posso dire che ad esempio Azione cattolica e grest non li ho mai digeriti. Ma quelle erano due attività, non erano la parrocchia.
    Una parrocchia è fatta prima di tutto dalle persone che la compongono. Oltre che dalla capacità del parroco di essere creativo e innovativo.
    Deve essere un luogo di educazione e crescita. In cui vengono accolti tutti, indipendentemente dal credo religioso o dalla n azionalità (come accade nella mia, anche se purtroppo in molte parrocchie certe barriere religiose non sono ancora cadute). Deve essere un ambiente sicuro, in cui un genitore dovrebbe potersi sentire tranquillo nel portare i propri figli. Infine è giusto che abbia una gamma di offerte più ampia possibile: Azione Cattolica, Scout, Grest, gruppi di volontariato, catechismo, gruppi sportivi, attività ricreative, ecc. Il senso della parrocchia è che i suoi membri facciano comunità, sappiano collaborare, senza che vi siano mille guerre tra i vari gruppi (come invece purtroppo accade spesso)...
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    Ho sempre svolto, e svolgo tuttora, attività in parrocchia. E non provo nulla di neppure lontanamente simile al disgusto, anzi.
    Poi posso dire che ad esempio Azione cattolica e grest non li ho mai digeriti. Ma quelle erano due attività, non erano la parrocchia.
    Una parrocchia è fatta prima di tutto dalle persone che la compongono. Oltre che dalla capacità del parroco di essere creativo e innovativo.
    Deve essere un luogo di educazione e crescita. In cui vengono accolti tutti, indipendentemente dal credo religioso o dalla n azionalità (come accade nella mia, anche se purtroppo in molte parrocchie certe barriere religiose non sono ancora cadute). Deve essere un ambiente sicuro, in cui un genitore dovrebbe potersi sentire tranquillo nel portare i propri figli. Infine è giusto che abbia una gamma di offerte più ampia possibile: Azione Cattolica, Scout, Grest, gruppi di volontariato, catechismo, gruppi sportivi, attività ricreative, ecc. Il senso della parrocchia è che i suoi membri facciano comunità, sappiano collaborare, senza che vi siano mille guerre tra i vari gruppi (come invece purtroppo accade spesso)...
    Quoto.
    Alla grande.

    Edit: rettifico inizio mio post... avevo letto male


    Io fino alla cresima ho frequentato la parrocchia... in modo molto leggero... più per obbligo che per credo, anche se poi credente lo sono sempre stata e senza obblighi.

    Il parroco che mi ha passato a comunione e a cresima era un pacioccone simpaticone, buona forchetta e buon'amico dei giovani di cui amava circondarsi. Chiacchierone all'inverosimile, ho poi scoperto negli anni che la sua mente non era così elastica ocme credevo ma che comunque era una persona buona e dedita agli altri. Era un uomo, Pregi e difetti.
    C'è stato un episodio che a pochi mesi dalla cresima, mi ha fatto allontanare dalla parrocchia, che riguardava lo sperpero di denaro fatto da tale prete (che tanto predicava la povertà e la carità e che sosteneva una missione in africa con la costruzione di una scuola in uno sperduto villaggio) che per dare prestigio alla nostra parrocchia, buttò svariati milioni nella costruzioni di un campanile INUTILE, di fronte alle esigenze dei poveri.

    Poi gli anni dell'adolescenza, della ribellione alle regole, del disprezzare il "sempliciotto" che ancora militava nei locali dell'oratorio, ma senza mai perdere i miei valori e la fede in un Dio che ho sempre riconosciuto.

    Fino ad oggi. Nuova casa, nuovo quartiere. E un giorno passo davanti alla chiesa vicina e entrando sento canti di gioia, ragazzi con la chitarra che spezzano il solito ave maria cantilenato trasformandolo in una canzone orecchiabile e moderna, donne e uomini giovani e anziani, con bambini e adolescenti che ridacchiano mentre il prete, tra il vangelo e l'omelia, tira battute e invita i fedeli a partecipare a quella o all'altra attività.
    E partecipo ad una discussione post messa.
    E sorrido.
    E capisco che è questa la chiesa che voglio.
    Aperta a tutti.
    Senza pregiudizi e con un prete capace di sorridere e far sorridere, di entrare nei cuori delle persone e nelle loro case, di creare comunità invitando le famiglie di altri culti ad unirsi alle attività extra messa, di essere collante per persone che altrimenti, uscendo sul pianerottolo del loro condominio, non si direbbero manco ciao.

    A fronte di svariati preti conosciuti nell'ultimo anno per varie ragioni (matrimoni, battesimi, ecc) e che mi hanno fatto venire voglia di non riavvicinarmi alla chiesa, ho finalmente conosciuto un prete e una chiesa che è come la vorrei.

    E che non ha nulla a che vedere con la chiesa che fa notizia, aprendo un TG, con un omino bianco che anziché smacchiare, provvede troppo spesso a infangare la parola di Dio.
    Ultima modifica di Renella; 08-01-2008 alle 11:44
    Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini.
    Dante Alighieri

    [I][SIZE="1"][COLOR="DarkOrchid"][B]Se mi allena Prandelli, gioco bene pure io... Forza Viola Al

  11. #11
    In love! L'avatar di Fragolino83
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    Brava Renella, che ha trovato diciamo quel rappresentare la chiesa come desidera, anche qui, manca un sacerdote bonario diciamo, una figura magari di riferimento per i giovani, diversi preti sono qui nella mia parrocchia, però come se non ci fossero, troppo impegnati nelle attività per rendersi disponibili ai bisogni, ai dubbi, all'insicurezza dei giovani.
    Ecco cosa manca nellla mia parrocchia, quell'animazione dei bimbi, quel chiasso divertente allegro, tra risate e corse nei corridoi dei saloni della parrocchia. Insomma il contatto umano con la gioventù.
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  12. #12
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Il nostro parroco è in gamba, e soprattutto è uno di quei parroci che disprezzano i finti fedeli che vanno a messa solo per farsi vedere e baciare i piedi ai preti. E lo dice anche durante l'omelia, senza peli sulla lingua. Il vicario invece si impegna molto per le attività giovanili, e ogni mese organizza un incontro di riflessione per i giovani, su temi di attualità. Ma la parrocchia è fatta anche e soprattutto dalla gente che la frequenta. Non deve essere solo il sacerdote ad organizzare. E' importante che sia circondato da persone che abbiano voglia di fare.
    Nella nostra parrocchia esiste un gruppo sportivo enorme, che segue praticamente tutti i principali sport, anche ad alti livelli. Ci sono gli Scout, c'è l'azione cattolica. Poi c'è il mio gruppo di volontariato. Ci sono gruppi di catechismo, il gruppo famiglie (numerosissimo), vari gruppi di preghiera. C'è lo spirito di iniziativa per organizzarsi e organizzare. Anzi, c'è una sovrabbondanza di proposte. Con il mio gruppo ad esempio organizzo un cineforum mensile. Almeno un paio di volte a settimana c'è qualche cena.
    Il mese scorso abbiamo organizzato un pranzo in parrocchia, invitando anche i poveri che solitamente vanno alle cucine benefiche. Tra tutto c'erano duecento persone, di cui una quarantina abbiamo fatto servizio, tra cucinare e servire ai tavoli. E' stata un'esperienza molto bella. Sono queste le cose che fanno comunità. PErché la parrocchia altro non deve essere che questo.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  13. #13
    Vostra Balordit L'avatar di AdrianMaldonado
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    Odiavo ed odio la parrocchia e l'oratorio.
    Ricordo che quando andavo a catechismo c'era una puzza terribile e il vecchio prete che ci spiegava le cose aveva una bavetta bianca alla bocca che mi ha turbato l'adolescenza. L'unica cosa che rimpiango nel non aver frequentato quel posto, sono i primi rapporti orali che le giovini e procaci scout riservavano ai miei amici...
    Au revoir, Adrian Maldonado.

    Mi prude una palla.

    Non vi curate di Lei, continuate pure a mandarmi pics.

    Bella.

  14. #14
    Il Magnifico L'avatar di mat
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    Ho frequentato l'oratorio più o meno fino alla comunione nonostante la fiera opposizione di mio papà che però era in netta minoranza e ho fatto cresima e comunione.
    Era principalmente un punto di ritrovo e il catechismo e tutto il resto era considerato dalla maggioranza dei ragazzini un po' un prezzo da pagare per frequentare il luogo e giocare a calcio o basket.
    Sotto certi punti di vista è stata una scuola di vita perchè sono venuto a contatto con bambini di classi sociali molto più disagiate della mia che erano molto più svelti e violenti di me, c'era davvero un po' di tutto, anche profughi slavi...
    Ma i più temuti erano i "grandi", ovvero, ragazzi di 16 o 17 anni il cui passatempo preferito era fare i prepotenti con i più piccoli e infliggergli ogni tipo di umiliazione e sopraffazione, io sono stato abbastanza fortunato perchè le ho prese solo un paio di volte perchè mi ero ribellato.
    Parecchi di questi "grandi" hanno poi ingrossato le fila dei tossicomani e dei delinquenti del quartiere passando direttamente dall'oratorio al carcere.
    Non so dire se il periodo storico (fine anni 60 primissimi 70) o le persone fossero particolari o se quell'oratorio fosse particolare, fatto sta che non ho bei ricordi.
    Credo però che adesso le cose nella maggioranza dei casi siano cambiate.
    O almeno spero.
    Moderatore Debate Square

    "Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti"
    - P. Conte -


    Angst essen Seele auf

  15. #15
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Utilizzata come parcheggio per figli dai miei che lavoravano tutto il giorno, la parrocchia e' stata la mia prima, vera, comunità di persone. Luogo dove son potuto crescere, maturare, relazionarmi con gli altri. Quando i fatti della vita mi han portato ad allontanarmi dalla chiesa e da Dio, ho comunque trascinato dentro di me una struggente nostalgia di quei luoghi, quei giochi, quelle atmosfere di preghiera che, in seguito, avrei ritrovato. Attualmente, la mia e' una parrocchia del centro, fatta di persone benestanti: Dunque, di frontiera. Molto difficile. La gente si appoggia piu' volentieri ai suoi beni, alle sue sicurezze....si e' pero' formato un bel gruppo, un nocciolo duro di persone che, nonostante la loro fragilità, cercano di mettere Dio e la Sua Parola al centro!
    amate i vostri nemici

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