Originariamente Scritto da
Il Manu
La domanda è complessa e necessiterebbe ben oltre le poche righe possibili in un Forum.
Per linee generali si possono fare queste distinzioni: Il nuovo corpo prende vita, cioè dopo il parto, e si ha il contatto con l'essere superiore, ma non è un contatto completo, come si avrà negli anni successivi.
Il veicolo che per primo risponde agli impulsi del corpo fisico è il Corpo Astrale: cioè il bambino ha subito delle sensazioni, sia pure per quanto riguarda soltanto la sua vita vegetativa, freddo, caldo, fame, ecc.
Poi il bambino cresce e comincia ad avere dei desideri, cioè ha trovato il completo contatto con il suo Corpo Astrale.
Successivamente, si ha il contatto con il Corpo Mentale, ed il bambino comincia ad avere dei pensieri ben distinti ed i primi ragionamenti. Naturalmente, durante questi contatti, siccome i veicoli non sono del tutto organizzati, formati, non si ha un trasfondersi di intelligenza già sviluppata, ma si ha il contatto con la facoltà del ragionamento. Il fanciullo adopera questa sua facoltà e comincia a svilupparla andando a scuola, osservando i compagni, l'ambiente che lo circonda, i genitori. Se il veicolo mentale fosse già sviluppato, dal contatto si avrebbe già il ragionamento e non la facoltà del ragionare.
Dunque, da questi contatti si realizza prima la possibilità di avere sensazioni e desideri, poi pensieri e ragionamenti, mentre i relativi veicoli si organizzano sempre più, fino alla maturità.
In genere, possiamo dire che a sette anni vi è già il completo contatto, e a buon punto è lo sviluppo del Corpo Astrale, a quattordici anni del Corpo Mentale, a ventuno del Corpo Akasico o Coscienza dell'individuo. Lo sviluppo è sempre posteriore al contatto.
Naturalmente, questi termini sono puramente indicativi e le età dei contatti possono variare da individuo ad individuo: certo è che l'uomo ha raggiunto il suo completo sviluppo quando entra in contatto diretto con la sua Coscienza, con il suo Corpo Akasico che, adombrato dal Corpo Mentale nuovo per ogni incarnazione, non può comunicare il ricordo diretto delle vite passate, ma comunica all'inconscio del nuovo essere il succo delle esperienze trascorse, sì che in ogni incarnazione l'individuo amplia la sua coscienza e non torna mai indietro nell'evoluzione.
Ma se intendi coscienza nell'ampio senso del termine, non solo tutto ha coscienza, ma TUTTO E' COSCIENZA. Dal cristallo fino alle imponderabili vertigini della Coscienza Cosmica e ancora Oltre, Oltre, Oltre... alla Coscienza Assoluta, dove dinnanzi solo il Silenzio è giusta voce, tutto è Coscienza. Nulla è veramente morto nel vero senso del termine.
Tutto è Vita e Amore, e solo chi riesce a vedere questo, VIVE veramente.
L'augurio che possiamo farti è che il giorno, in cui vedrai la meraviglia di tutto quello che ti circonda e si effonde dentro e da dentro di te, sia il prima possibile. Adoperati per far in modo che ciò accada.
Pace e Bene