Non di rado la conoscenza di una Verità porta l'uomo ad atteggiamenti errati nei confronti della propria esistenza. E' classico l'esempio di chi, una volta conosciuta la Verità dell' "Illuminazione", ci chiede entusiata "Quando mi illuminerò?" A questa domanda noi non possiamo che rispondere con una affermazione: ORA!
"Ma come.. adesso?" Replica perplesso il questuante: "Non adesso ma ORA!"
E sarà sempre ORA, non sarà mai in un qualche momento del futuro.
Carpe diem, cogli l'istante, poichè nell'istante sta nascosto l'Eterno.
Credere che la liberazione dell'uomo giunga ad un dato punto delle incarnazioni umane, equivale a credere che esista un tempo oggettivo che regoli la cadenza degli eventi e che questi non possano accadere se non è trascorso il tempo dovuto. La successione degli stati di coscienza non è una successione temporale come voi la intendete, è una successione logica e pur essa è un'illusione. Lo stato di coscienza che corrisponde alla liberazione dell'uomo, non è regolato dal trascorrere del tempo che è un'illusione, ma è determinato dallo stato di coscienza immediatamente precedente nella successione logica.
Così è di tutti gli stati di coscienza. Lo scopo delle vostre esperienze nel tempo è quello di promuovere il raggiungimento di uno stato di coscienza successivo all'attuale nella sequenza logica. Ciò avviene attraverso ad un processo che comprende tre momenti: il porre attenzione, il rendersi consapevoli, il comprendere o assimilare.
Se spontaneamente non ponete attenzione, non comprendete e non assimilate, penserà la vita con i suoi colpi a farvelo fare. Il cosiddetto Karma. Ma se non vi fosse questo correttivo naturale, l'intero calendario astronomico potrebbe trascorrere e la vostra illuminazione non giungerebbe.
Al contrario, indipendentemente dal trascorrere del tempo, cioè ANCHE IN QUESTO MOMENTO, se raggiungere la profonda convinzione che la vostra vita non può, né deve essere contenuta dal senso dell'"io", voi raggiungete la vostra liberazione, perché essa non è un evento del futuro; è sempre un'occasione del presente.
"Maestro, quando mi illuminerò?" ORA!
Pace e Bene