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Risultati da 16 a 30 di 82

Discussione: Fato, Destino, Provvidenza o cosa?

  1. #16
    Nomade
    Guest
    Citazione Originariamente Scritto da Il Manu Visualizza Messaggio
    E prevista perchè VOI l'avete scritta! In questa vita o in una lontana nel tempo umano.

    Chi commette un'azione che ha conseguenze Karmiche, scrive nel Libro della sua vita quell'evento che un giorno dovrà essere affrontato e compreso. Per cui in una vita in cui la consapevolezza-Coscienza di quel dato individuo è sufficientemente sviluppata, ampliata, a tal punto che può comprendere il suo errore, allora il Libro della Vita di quell'individuo si aprirà e porterà compimento quella fase del Karma in cui per la Legge del contrappasso ("chi di spada ferisce, di spada perisce", ricordate?) deve sperimentare su se stesso quegli effetti che aveva prodotto su altri, fatto subire ad altri.

    Quell'evento era quindi scritto non per una sorta di Destino fatale, ma perchè l'individuo stesso lo aveva scritto con le sue mani.



    Esiste la Legge dell'oblio per svariate ragioni.

    Occorre ogni giorno porre nuovamente in discussione il proprio intimo.

    Ricercare per conoscere se stessi è ciò che ciascuno deve fare. C'è chi crede che questa ricerca sia facilitata dal sapere chi foste nelle precedenti incarnazioni; ma, se cosí fosse, perché esisterebbe la Legge dell'oblio anche per chi si propone di ricercare se stesso? Il sapere chi foste non è di alcun vantaggio nella ricerca di se stessi. Vi è stato detto piú di una volta che voi siete il presente ed è questo presente che dovete conoscere, non il passato.

    Se tuttavia credete che questa conoscenza sia facilitata dal sapere chi foste, non siete nel giusto. Infatti, a che cosa può giovarvi il sapere, ad esempio, che nella precedente incarnazione siete stato una suora? Supponete che non abbiate avuto l'animo di suora, cioè non abbiate avuto la vocazione...

    Solo quando avrete compreso il presente, potrete intuire il passato, intravedere il futuro. Solo quando vi sarete resi consapevoli dell'attuale vostro egoismo, comprenderete quanto egoisti foste in tempi passati, quanto meno egoisti sarete in avvenire. « Tutto qui? lo so di essere egoista », direte. Già, voi sapete di essere tali ma non ne siete consapevoli, cioè non sapete fino a che punto l'egoismo vi spinga ad agire, quali delle vostre azioni sono mosse dall'egoismo: non sapendo questo, non sapete niente di voi.


    Ciascuno di voi è ora un individuo che non è lo stesso di dieci anni fa, non è lo stesso di due ore fa: per questo, nella ricerca di se stessi, non vale sapere chi siete stati.

    Voi direte allora: « A che cosa vale la memoria? ». La memoria serve per la relazione fra simili ed è molto utile. Però ha anch'essa un difetto: tende ad accumulare conoscenze su conoscenze, costituendo una mentalità della quale si è poi schiavi.

    Ciò che evolve l'individuo non sono le conoscenze, tenute presenti dalla memoria come un vademecum che indichi in che maniera comportarsi nei vari casi, ma sono le esperienze che determinano una trasformazione dell'individuo. Supponiamo che un tale sia ateo e che divenga credente: non importa che egli abbia un memorandum che gli ricordi di pensare come un credente, perché, se veramente è divenuto tale, penserà in modo adeguato, in quanto l'esperienza avrà trasformato il suo essere.

    Superando l'aspetto negativo della memoria, avrete mosso il primo passo per la ricerca di voi stessi.



    Non è sufficiente accetarlo e conviverci. Finche ci sarà questo lassismo verso ciò che accade nel mondo, il mondo non cambierà. Il mondo sta attendendo una nuova umanità, una umanità fattiva ed operante più che apatica e che nel migliore dei casi protesta solo a parole.

    Pace e Bene
    Quindi, se ho ben capito, secondo te il Destino non esiste. Esiste invece un libro che scriviamo noi stessi con tutte le nostre azioni, buone e cattive, per le quali un giorno saremo chiamati a render conto, e subendo la legge del contrappasso. Un libro che si aggiorna in ogni momento e che deve restare a noi oscuro poichè dobbiamo metterci in discussione ogni momento della nostra vita perchè possiamo progredire. E la legge dell'oblio serve proprio per questo.
    Inoltre siamo noi stessi artefici del destino scritto nel libro della nostra vita "ultima", che è composto da tutte le azioni commesse.
    Quindi, per estensione, la vita "ultima" coincide con quella che la religione cattolica vede nel Giudizio Universale ed il conseguente andare in Paradiso, Inferno o Purgatorio, giusto?

    Ciascuno di voi è ora un individuo che non è lo stesso di dieci anni fa, non è lo stesso di due ore fa: per questo, nella ricerca di se stessi, non vale sapere chi siete stati.

    Voi direte allora: « A che cosa vale la memoria? ». La memoria serve per la relazione fra simili ed è molto utile. Però ha anch'essa un difetto: tende ad accumulare conoscenze su conoscenze, costituendo una mentalità della quale si è poi schiavi.
    Però la percezione delle nostre azioni e di ciò che ci circonda, di quanto siano giuste o meno, oltre che per l'età anagrafica, dipende dall'umore e dallo stato emotivo del momento. Mi spiego: un bambino a volte commette azioni classificabili come cattive, ma non per cattiveria vera, quanto per non.conoscenza della cattiveria. E per questo un bambino dovrebbe pagarne le conseguenze, un giorno?

    Non è sufficiente accetarlo e conviverci. Finche ci sarà questo lassismo verso ciò che accade nel mondo, il mondo non cambierà. Il mondo sta attendendo una nuova umanità, una umanità fattiva ed operante più che apatica e che nel migliore dei casi protesta solo a parole.
    Auspico questo anche io, fermamente.

  2. #17
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    facciamo un'altro esempio: di chi è posto di fronte alla scelta tra fare l'elemosina ad un mendicante e non farla. Mettiamo che il mendicante, che in quel punto non ha variante, ossia non ha scelta, debba vivere necessariamente l'esperienza di ricevere l'elemosina e quindi, quale che sia la scelta dell'altro, vedrà un passante che pone un obolo nel suo piattino.

    L'altro, invece, può scegliere di porre l'obolo o non porlo, vivere quella serie di situazioni in cui è rappresentato mentre passa di lè e porge l'obolo, oppure vivere l'altra serie di situazioni, l'altro spezzone del film, in cui invece tira diritto.

    Poi, al momento in cui vi fosse un cambio della moneta, e tutti dovessero dichiarare i soldi che hanno in tasca, chiaramente per l'individuo vi sarà un'altra variante. Il mendicante dirà "ho tanto" contando anche l'obolo che ha ricevuto, mentre colui che non l'ha dato dirà ugualmente "ho tanto"; e se si potesse fare ancora una somma di tutti i soldi che sono in circolazione, esisterebbe la variante per colui che deve fare la verifica, in cui effettivamente risulti che il passante ha dato l'obolo al mendicante. perchè quella è la storia generale che deve tornare.

    Comprendete ora come nel Cosmo esistano storie individuali che possono esistere al di là della Storia, chiamiamola generale.
    Cioè, sintetizzando ulteriormente, nel Cosmo sono presenti allo stato potenziale (almeno finchè non sono vissute) tutte le situazioni possibili per ogni vera scelta che voi potete fare. Tutte!

    Pace e Bene

  3. #18
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    [QUOTE=Nomade;860717]Quindi, se ho ben capito, secondo te il Destino non esiste. Esiste invece un libro che scriviamo noi stessi con tutte le nostre azioni, buone e cattive, per le quali un giorno saremo chiamati a render conto, e subendo la legge del contrappasso. Un libro che si aggiorna in ogni momento e che deve restare a noi oscuro poich

  4. #19
    Nomade
    Guest
    [quote=Il Manu;860725]Hai giustamente inteso, ma nell'ultimo pensiero non

  5. #20
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    Citazione Originariamente Scritto da Nomade Visualizza Messaggio
    Puoi spiegarmi in che modo il mio Karma si fonda con il tuo, e con quello di un Popolo, o di un pianeta come la Terra? Non posson esser scollegati tutti questi Karma. E, probabilmente, il mio va ad influire con il tuo etc, come nel caso degli Ebrei..
    Un riassunto degli elementi essenziali de Karma.

    Innanzitutto, ricordate che karma non significa punizione. In tal caso, si dovrebbe pensare al concetto di colpa, per l'uomo.

    Mentre i Maestri parlano, al massimo di errori. Ormai voi sapete che la coscienza non

  6. #21
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    Compreso cosa è il Karma per sommi capi se ne può discutere le sue estrinsecazioni che sono tante tante quanti sono gli individui in un Cosmo.

    E' chiaro quindi che esite una Storia del Cosmo Generale: quando vi sono degli avvenimenti che coinvolgono un'intera nazione, se non addirittura più nazioni, è chiaro che la cosa è scritta, per così dire, ossia fa parte del piano generale e serve a consumare molti Karma individuali, a dare certe esperienze necessarie a moltissime creature.

    Quindi è una cosa che non può essere elusa. Ed i responsabili di questi avvenimenti generali non possono che agire nella maniera che porta a quelle conclusioni; conclusioni che, ripetiamo, si ripercuotono in quel determinato modo per moltissime persone. Non possono farne a meno.

    Tuttavia, a livello individuale, essi possono usufruire di un certo tipo di libertà, ma sempre per quanto riguarda la loro vita individuale e personale, mentre, per quello che è in generale, gli avvenimenti sono stabiliti.

    Ed è il nostro discorso delle varianti: la variante riguarda la libertà, relativa, di una persona; la quale, se ha un comportamento che coinvolge la vita di altri, deve necessariamente, per esercitate questa sua libertà, avere una variante, una diversificazione sua personale.

    Gli altri, invece, vivranno la storia che per loro non costituisce variante, che costituisce un punto fisso e inderogabile.

    Un tempo poi la responsabilità era quasi tutta delle creature che comandavano, in quanto avevano li potere assoluto, e quindi il Karma si ripercuoteva quasi tutto su di esse.

    Mano a mano che l'umanità acquista coscienza e, quindi,libertà, la responsabilità comincia ad essere condivisa da più creature, ed ecco che il Karma si estende.

    Naturalmente il Karma è tanto più violento e cruento quanta più responsabilità ha avuto l'individuo.

    Ma non sempre è necessario l'esecutore umano di un Karma: ad esempio, supponiamo di essere alla fine del karma: quelle creature responsabili di un eccidio (si tratta di individui già abbastanza aventi nell'evoluzione da non dover scontare effetti truci, violenti) non avranno più bisogno di esecutori umani per scontare il loro karma. Potrebbe darsi che nel pieno fulgore della loro esistenza, per comprendere il senso e il valore della vita umana, esse vedessero perire delle creature care in un qualunque incidente. Ecco che il Karma per loro sarebbe estinto e non se ne sarebbe creato un altro.

    Pace e Bene

  7. #22
    Opinionista L'avatar di Krapp
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    [QUOTE=Il Manu;860716] sarebbe se, nel divenire, l'uomo non lo vivesse come lo vive.
    Quella di cui l'uomo gode
    "Forse i miei anni migliori sono finiti. Quando la felicita' era forse ancora possibile. Ma non li rivorrei indietro. Non col fuoco che sento in me ora. No, non li rivorrei indietro."

  8. #23
    Opinionista L'avatar di Humus
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    Citazione Originariamente Scritto da Gloucester Visualizza Messaggio
    La concezione di un intervento diretto di Dio nella vita del singolo è piuttosto frutto della dottrina luterana

    Non sono sicuro che sia corretto. L'intervento di Dio nel quotidiano non viene negato dal cattolicesimo. Ma dobbiamo capirci bene, cosa intendiamo con "intervento diretto"?

    Per me l'intervento diretto c'è nelle rivelazioni private, in generale nei miracoli c'è una intromissione brutale nell'ordinarietà. Fatima, Lourdes ne sono un esempio.

    Per me intervento diretto c'è nella confessione, e in tutti i sacramenti.

    Se per intervento diretto però intendiamo qualcosa di tangibile, per me, intervento diretto è anche quella che per altri è coincidenza. Tangibile ma apparentemente casuale.

    Se poi ci vogliamo buttare all'estremo opposto, per me l'intervento diretto per eccellenza è oggetto di studio della demonologia. Indemoniati liberati tramite esorcismi.

    Intervento diretto è stata la rivelazione pubblica di Gesù Cristo.

    Tutti questi sono casi in cui il disegno di Dio tocca singole persone.

    In generale la dottrina cattolica presuppone una ricezione del messaggio evangelico, per cui anche questo è un intervento diretto: Gesù ha parlato --> io ascolto e mi conformo all'insegnamento. Muta il mio agire, il mio pensare. Un intervento diretto.

    Però, davvero, bisogna capire cosa si intende per "intervento diretto".

    edit: messaggio subliminale per te! Ti ricordi qualcosa ancora?

    Citazione Originariamente Scritto da Nomade Visualizza Messaggio
    Continuando a pensare, mi son chiesto: e gli uomini che non credono in Dio, ma in altre religioni? Che fine farebbero se si verificasse quanto da te (ben) spiegato? Eppure anche loro, per la loro religione, son ferventi credenti..
    Sono veloce perchè questo argomento l'ho trattato in altri forum (certamente più a tema), al massimo ti fornisco un link alla discussione, che però verte su cattolicesimo e altre religioni.

    Dicevo, in poche parole: semi del verbo, messaggio centrale (MT 12, 28-34), onnipotenza, limitatezza umana, importanza delle tradizioni; Nostra Aetate. Disegno salvifico, importanza della salvezza (inevitabile confrontare protestantesimo e cattolicesimo su questo punto, se pensiamo poi alla parusia...). Aggiungiamo a tutto questo l'incredibile desiderio umano di poter pilotare e manovrare tutto, anche lo Spirito Santo. Nella realtà la Chiesa Cattolica non ha nessuna verità, i pochi dogmi che ha sono "perceptio veritatis", sono una percezione, sono verità di fede e non verità.

    Tuttavia il Sillabo e la dicitura "Nulla salus extra ecclesiam" creano non pochi problemi a chi vuole capirci qualcosa riguardo cattolicesimo, CVII e rapporto con il protestantesimo o peggio con le altre religioni.

    Non ci sono conclusioni perchè la colomba (Spirito Santo) non sta in gabbia. Il Qoelet è illuminante nel trarre conclusioni riguardo tutte queste belle domande che ti stai facendo, ma posso anche ripiegare sul Dalai Lama, quando in visita in Italia, rispose ad una giornalista che blaterava non so cosa sulle conversioni, rispose che la cosa migliore è che ognuno rimanga della fede che gli appartiene.
    Ultima modifica di Humus; 18-05-2008 alle 12:38

  9. #24
    Nomade
    Guest
    Innanzi tutto complimenti a tutti voi per la preparazione che avete.. continuo con le mie domande, se posso.
    E benvenuto ad Humus.

    [quote=Il Manu;860756]
    Purtroppo vi sono degli orientali - l'oriente

  10. #25
    Nomade
    Guest
    [quote=Krapp;860919]Se si considera infatti che siamo per il 70% quello che hanno deciso i nostri geni (le nuove ricerche sul DNA lo hanno stabilito con certezza), per il 20% quello che ha deciso l'ambiente in cui siamo cresciuti, soprattutto nella prima infanzia, ci rimane soltanto il 10% di autodeterminazione vera e propria, il cosiddetto "libero arbitrio".
Questo 10% quindi ce lo dobbiamo giocare bene.

    Qualcuno ha detto che la genetica, l'ereditariet

  11. #26
    Nomade
    Guest
    [quote=Humus;860924]
    Sono veloce perch

  12. #27
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da Gloucester Visualizza Messaggio
    No, la Divina Provvidenza agisce sul dipanarsi degli eventi, modifica il corso della storia che diviene secondo la prospettiva cristiana historia salutis, ovvero storia della salvezza; susseguirsi lineare degli avvenimenti che ha avuto un inizio, con la Creazione, ed avrà una fine con la Parusìa, ovvero l'avvento del Regno di Cristo in terra e la fine dei tempi. Secondo la dottrina cattolica, pertanto, l'azione della Provvidenza non si esplicita al livello personale; si estrinseca piuttosto nell'intervento, intangibile ed imperscrutabile, della mano di Dio affinché si compia il disegno della Salvezza nel quadro dell'intera storia universale. A tale Salvezza poi ciascun cattolico può partecipare esercitando il proprio libero arbitrio, ovvero la propria libera facoltà di sciegliere scientemente fra il bene ed il male, sicché non esiste contraddizione fra questo ed il concetto di Provvidenza.

    La concezione di un intervento diretto di Dio nella vita del singolo è piuttosto frutto della dottrina luterana (vedi il De servo arbitrio di Martin Lutero), quantunque i luterani non giunsero mai alla formulazione di quel concetto di predestinazione che costituisce invece il caposaldo della teologia calvinista; la posizione di Lutero in merito al libero arbitrio si ricollegava a quella formulata da Sant'Agostino nel V secolo, allorquando quest'ultimo aveva sostenuto la superiorità della Grazia, ai fini della Salvezza, sulla volontà personale che era invece esaltata dall'eresia pelagiana. Lutero, riprendendo il concetto agostiniano, fece della Grazia accordata da Dio il prerequisito essenziale della Salvezza, che richiedeva al fedele la semplice attestazione di Fede; con ciò svalutando l'importanza delle opere e rovesciando la proposizione paolina secondo la quale fides sine operibus mortua est.
    Interessante il tuo discorso, e, se mi permetti, desidererei attaccarmi alla parte finale, per suggerire con una logica ben salda che i concetti e le idee del passato siano da giudicare più mentali e meno vagliati di quelli di oggi; soprattutto mi allaccerei ai discorsi che hanno spezzato l'unità di Gesù Cristo frantumandolo in due: "ciò che deve essere chiaro e ciò che deve essere scuro", come cristallizzare in chiaro e scuro le sue profonde ed amorose cure verso il popolo più sofferente senza peraltro mancare da guardiano del vero Dio all'accorato ma duro rimprovero verso coloro che di Dio si sbeffeggiavano, come prima aveva fatto il Battista con coloro che non avevano altro Dio se non il denaro ed il potere.
    Ritornando a bomba io credo che esistano due porte attraverso le quali la realtà penetra in noi, come dire "il destino è duplice " e l'intensità del contatto con il divino è una miscela che se ben dosata preannuncia già un felice seguito: è l'avanzare del tempo ed il ritornare verso se stessi
    La rinascita del cristiano e quella di volere oltre ogni umana volontà. Non senza segni appartenenti alla duplice realtà, ora piatti, aridi ed a due dimensioni, senza un'alternativa profonda, ora piantati alla solida realtà ma inchiodati ad una parte del nostro futuro.
    Quindi sta a noi fare in modo che la nostra volontà sia santa e salda si avvii verso quella strada preparata dalla provvidenza divina o si confonda verso strade oscure alla mercé dei banditi.
    Ultima modifica di crepuscolo; 18-05-2008 alle 19:44 Motivo: errore

  13. #28
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    [QUOTE=Nomade;860615]Cosa credete che "regoli" la nostra vita?
    O, meglio, cosa credete che regoli quel lato imponderabile della nostra vita?

    Che io sappia i credenti coinvinti pensano che la Divina Provvidenza sia l'intervento di Dio nella nostra vita, che si manifesta attraverso i fatti che accadono ogni giorno.
    Mi domandavo: ma non va in conflitto con il libero arbitrio? A me sembra una contraddizione bella e buona.

    Anche il Fato.. il Destino mi lasciano perplesso: se davvero esiste un ordine naturale prefissato dell'universo, allora non c'

  14. #29
    Nomade
    Guest
    Si, certamente.. ma ci sono eventi che esulano dalla nostra volont

  15. #30
    Opinionista L'avatar di Krapp
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    [QUOTE=Nomade;860991]Cos'
    "Forse i miei anni migliori sono finiti. Quando la felicita' era forse ancora possibile. Ma non li rivorrei indietro. Non col fuoco che sento in me ora. No, non li rivorrei indietro."

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