Originariamente Scritto da
Il Manu
E prevista perchè VOI l'avete scritta! In questa vita o in una lontana nel tempo umano.
Chi commette un'azione che ha conseguenze Karmiche, scrive nel Libro della sua vita quell'evento che un giorno dovrà essere affrontato e compreso. Per cui in una vita in cui la consapevolezza-Coscienza di quel dato individuo è sufficientemente sviluppata, ampliata, a tal punto che può comprendere il suo errore, allora il Libro della Vita di quell'individuo si aprirà e porterà compimento quella fase del Karma in cui per la Legge del contrappasso ("chi di spada ferisce, di spada perisce", ricordate?) deve sperimentare su se stesso quegli effetti che aveva prodotto su altri, fatto subire ad altri.
Quell'evento era quindi scritto non per una sorta di Destino fatale, ma perchè l'individuo stesso lo aveva scritto con le sue mani.
Esiste la Legge dell'oblio per svariate ragioni.
Occorre ogni giorno porre nuovamente in discussione il proprio intimo.
Ricercare per conoscere se stessi è ciò che ciascuno deve fare. C'è chi crede che questa ricerca sia facilitata dal sapere chi foste nelle precedenti incarnazioni; ma, se cosí fosse, perché esisterebbe la Legge dell'oblio anche per chi si propone di ricercare se stesso? Il sapere chi foste non è di alcun vantaggio nella ricerca di se stessi. Vi è stato detto piú di una volta che voi siete il presente ed è questo presente che dovete conoscere, non il passato.
Se tuttavia credete che questa conoscenza sia facilitata dal sapere chi foste, non siete nel giusto. Infatti, a che cosa può giovarvi il sapere, ad esempio, che nella precedente incarnazione siete stato una suora? Supponete che non abbiate avuto l'animo di suora, cioè non abbiate avuto la vocazione...
Solo quando avrete compreso il presente, potrete intuire il passato, intravedere il futuro. Solo quando vi sarete resi consapevoli dell'attuale vostro egoismo, comprenderete quanto egoisti foste in tempi passati, quanto meno egoisti sarete in avvenire. « Tutto qui? lo so di essere egoista », direte. Già, voi sapete di essere tali ma non ne siete consapevoli, cioè non sapete fino a che punto l'egoismo vi spinga ad agire, quali delle vostre azioni sono mosse dall'egoismo: non sapendo questo, non sapete niente di voi.
Ciascuno di voi è ora un individuo che non è lo stesso di dieci anni fa, non è lo stesso di due ore fa: per questo, nella ricerca di se stessi, non vale sapere chi siete stati.
Voi direte allora: « A che cosa vale la memoria? ». La memoria serve per la relazione fra simili ed è molto utile. Però ha anch'essa un difetto: tende ad accumulare conoscenze su conoscenze, costituendo una mentalità della quale si è poi schiavi.
Ciò che evolve l'individuo non sono le conoscenze, tenute presenti dalla memoria come un vademecum che indichi in che maniera comportarsi nei vari casi, ma sono le esperienze che determinano una trasformazione dell'individuo. Supponiamo che un tale sia ateo e che divenga credente: non importa che egli abbia un memorandum che gli ricordi di pensare come un credente, perché, se veramente è divenuto tale, penserà in modo adeguato, in quanto l'esperienza avrà trasformato il suo essere.
Superando l'aspetto negativo della memoria, avrete mosso il primo passo per la ricerca di voi stessi.
Non è sufficiente accetarlo e conviverci. Finche ci sarà questo lassismo verso ciò che accade nel mondo, il mondo non cambierà. Il mondo sta attendendo una nuova umanità, una umanità fattiva ed operante più che apatica e che nel migliore dei casi protesta solo a parole.
Pace e Bene