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Il Maestro
Un avvertimento a coloro che ci chiedono di un Maestro, cio
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Troppo giusto! Da parte mia cerco di seguire le parole che conosci....
"E non fatevi chiamare "maestri", perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo."
(Matteo 23,10)
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Opinionista
Vorrei solo aggiungere a quanti sono alla ricerca di risposte profonde di stare in guardia da chi promette acquisizione di poteri, tipo viaggi astrali, ricordo di vite precedenti, doni di ubiquità ecc...
Questa è la caratteristica principale delle "sette", una delle quali ho avuto modo di conoscere. Le peculiarità descirtte da Manu sono precise e pertinenti, ma la gente che cerca un Maestro è davvero molta e in moltissimi casi anche ingenua.
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Grazie menk, hai salvato un pacco di gente.
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I segnali di pericolo non sono mai abbastanza, Menk ha fatto bene a sottolineare certe cose.
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Vabeh a sto punto menk potrebbe approfondire, che setta hai conosciuto? Cosa facevano? Cosa dicevano? etc..
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Opinionista
Ho conosciuto una setta frequentata da brave persone, che in perfetta buona fede seguiano i "quaderni" del loro maestro. Tra le tante, sicuramente è la meno peggio, ma rientra comunque nelle caratteristiche tipiche della setta (menzionata tra l'altro dalla Gatto Trocchi e da Introvigne). Si tratta dell'archeosofia.
Nasce negli anni '60 con Palamitessi mischiando teorie esoteriche con tradizioni orientali e rifacendosi al cristianesimo delle origini. Come ogni setta promettono acquisizioni di poteri, quelli menzionati precedentemente. I quaderni, spacciati per documenti originali di Palamitessi, in realtà sono spesso spudorati "copia-incolla" da testi di maestri più famosi, tipo Meister Eckhart, Bellotti, Gurdjieff ecc..
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Vabeh ci vuole un po' di buon senso.
Mi pare anche scontato che un qualunque maestro o setta che ti propone superpoteri sia una puttanata eh.
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Sebbene questi cosiddetti superpoteri o poteri psichici possano essere conseguiti con particolari pratiche e grande dispendio di energie, è meglio attendere che l'evoluzione faccia il suo corso naturale e questi poteri affioriono naturalmente appunto, per evoluzione raggiunta.
Quei rari individui, che con grande caparbietà e dedizione, riscono a raggiungere un qualche risultato consistente, spesso diventano vittime di questi poteri che li divorano.
Pace e Bene
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Opinionista
Sono d'accordo con te, il buon senso non guasta mai. In ogni caso le manovre di persuasione con me non hanno attecchito. Ti garantisco per
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Mancanza di affetto, io penso che la maggior parte di quelli che vengono chiamati ingenui vogliono proprio essere cos
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Anche il CICAP, che alla fin fine mi sta simpatico.
Cmq un'opinione personale su queste sette.
Imho tutte le persone hanno bisogno di un'identità per sopravvivere, o almeno questo è quello che credono, perchè senza identità vi è la morte dell'Io. E' così che le sette, i gruppi strani, le congregazioni nascono, reclutando gente che ha bisogno di un'identità qualunque essa sia, credo che se fondassi la setta degli uomini-pesce, i pochi giorni si iscriverebbero molte persone solo per poter dire: "IO sono" un uomo pesce in questo caso.
Ma alla fine non vi è nulla di male in tutto questo, va bene così , l'evoluzione farà il suo corso come dice il Manu, anche se in verità tutto è già ciò che deve essere.
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Beh, esistono molte strade pi
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Osservando le esternazioni di certi sedicenti Maestri, che pur hanno un seguito numeroso, potete osservare che si fanno portatori di affermazioni non perfettamente equilibrate, per non dire fantasiose.
La domanda che viene dopo una simile riflessione è quale valore possa avere, per coloro che seguono certi insegnamenti - che tali non sono - il fatto di seguirli come veri, mentre veri non sono.
Vi immaginate forse che, al termine della vita, le persone che hanno seguito un maestro che maestro non era - ma che si abbandonava a dei vaneggiamenti - accorgendosi di essere state preda di un inganno potranno dolersi di aver perduta la loro vita dietro a qualcosa che non aveva alcun valore. E voi stessi pensate che la loro vita non sia servita a niente, che sia stata perduta.
La verità è questa: Chi crede in una cosa, per lui quella cosa è la Verità; e proprio credendoci e come accettandola e come servendola e come improntando la propria vita a questa Verità, si misura il suo sviluppo; il modo come segue questa Verità che crede vera fa sì che la sua vita sia produttiva spiritualmente.
"Ma come è possibile?" - direte voi - se quella non è la Verità?
Non ha importanza. Se tradirà quella che lui crede la Verità è come se tradisse la Verità vera.
La sua intenzione è di tradirla, e anche se non è la Verità, il suo cedimento è tremendo, il suo rifiuto è un rifiuto.
Vedete, potrebbe Dio dare e svelare Se Stesso a chi poi, un giorno, lo rinnegasse? Che dentro di sé non avesse quella forza, quella evoluzione necessaria a rimanere costanti e fedeli? Perciò è previsto che le creature, prima di trovare la Verità, trovino della verità-punto-di-passaggio che servono, diciamo ora con nostre parole, per allenare, servono perché possano scordarle, possano tradirle, possano non seguirle. In questo modo le perle non vengono date ai porci.
Solo quando una Creatura ha una certa evoluzione viene a contatto con la Verità più vicina all'ultima che essa può capire; solo allora.
Non meravigliatevi, perciò, se vi sono delle persone che seguono la religione in modo fanatico. Proprio da come la seguono esse daranno la misura dell'utilità della loro vita. E può, anche darsi che, nel seguirla in quel modo, fanaticamente e ciecamente, essi siano nel giusto: e quando trapasseranno, non andranno a vedere se quella che hanno creduto era la Verità vera, ma andranno a vedere se l'hanno seguita bene: perché quello sarà tutto per loro, non altro.
Pace e Bene
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ho letto questa frase in un testo di Pietro Cimatti :
[I]La vita
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