[QUOTE=Gloucester;873542]Le relazioni affettive sono anche e necessariamente parte della dimensione pubblica dell'individuo; ma differenti, ed eventualmente oggetto o meno di biasimo, sono le modalit
[QUOTE=Gloucester;873542]Le relazioni affettive sono anche e necessariamente parte della dimensione pubblica dell'individuo; ma differenti, ed eventualmente oggetto o meno di biasimo, sono le modalit
Ni sumisa ni devota, libre linda y loca!
Nel tuo piccolo mondo, tra piccole iene, anche il sole sorge solo se conviene.
[QUOTE=erin;873019]Ma infatti io apprezzo la creativit
Moderatore Debate Square
[B][I]"Scherzi a parte, ma che problemi ha?
qualcuno lo conoscer
Questo è indubbio, e non ho necessità di concordarvi perché già qualche post fa l'avevo considerato come un assunto di base.
Il discorso che stavo facendo era differente ma fa nulla, never mind.[...] l'eventuale reazione a ciò che gli omosessuali e gli eterosessuali possono fare in egual misura. Che nel secondo caso è di condiscendenza; nel primo, generalmente, di repulsione.
Personalmente resto del parere che la sessualità e l'affettività umana siano due componenti così essenziali nella libera espressione della personalità da non poter essere confinate ad una dimensione eslcusivamente privata.
Ovviamente parlo per me e per quello che riguarda le mie relazioni, sia chiaro. Come io sono libero di manifestare pubblicamente i miei affetti, senza che questo equivalga ad avere rapporti sessuali per strada, tu altrettanto sei libero di comportarti diversamente, ci mancherebbe.
Ma il punto è un altro secondo me. E lo faceva notare erin.
Quello che da fastidio degli omosessuali generalmente è, tra la le varie cose, il fatto che essi possano vivere la propria personalità pubblicamente esattamente come gli eterosessuali fanno o potenzialmente possono fare.
Anche un integralista religioso è in grado di accettarmi, questo però a patto che io rinneghi in toto la mia visibilità (poi magari gli farebbe pure piacere se mi struggessi da dolore e mi vergognassi profondamente, ma questo è un altro discorso), in quanto la visibilità fa emergere con dirompenza la mia diversità. E per visibilità non intendo andare in giro con un cartellone appeso al collo "Sono un omosessuale" (cosa che mi rievoca in realtà brutti ricordi), nè mi riferisco esclusivamente alla manifestazione pubblica dei propri affetti, che se vogliamo nè è solo un piccolo aspetto. Per visibilità intendo, il non dover fare la voce "maschia" quando parlo per non apparire effemminato, intendo il non farsi prendere dalla tachicardia se qualcuno in paese viene a scoprire che sono frocio, intendo il non dover cambiare genere nelle discussioni ai propri partner (giuro che ho assistito anche a scene del genere), intendo il non far passare i tuoi ragazzi come dei semplici amici, intendo il non preoccuparsi spasmodicamente se lo viene a sapere mammà. Insomma intendo tutto quel genere di comportamenti, paure, repulsioni, costumi che rispondono ad un modo di vedere l'omosessualità ( e purtroppo anche di viverlo per molti gay) come qualcosa di peccaminoso e che deve restare inchiodato nell'oscurità e nella clandestinità dei rapporti.
Non è un caso che le associazioni glbt insistano principalmente sull'aspetto della visibilità pubblica (e io dico giustamente). Perchè quello è il primo passo che permette all'omosessuale di prendere consapevolezza di sè e alla società di prendere consapevolezza che l' omosessuale possa far parte di essa.
Ritornando alla questione sollevata: è chiaro che la sessualità attiene alla sfera privata, ma ha anche ricadute considerevoli sulla vita pubblica per molte persone. Per alcuni potrà essere cafoneria, per me no. E non capisco perchè appunto, ripeto, per compiacere alcune persone dovrei rinunciare liberamente agli spazi di libertà che lo stato mi concede (un bacio gay per strada, nonostante forse qualche poliziotto a Roma la pensi diversamente non è un reato).
Gloucester, ci conosciamo?
Ultima modifica di Orfeo; 09-06-2008 alle 23:56
In senso lato, s
Comunque, abbassando notevolmente il livello della discussione, devo ammettere che se escludiamo le frecciate di Luxuria alla Carfagna ("Ha gli occhi così sgranati perchè ancora è sbigottita dal fatto che l'hanno fatta ministro sul serio") e l'Elena Biagini di FacciamoBreccia che conosco di persona i discorsi li ho trovati veramente mosci e poco divertenti quest'anno.
L'anno scorso almeno c'era Imma Battaglia che dava del grosso di merda a Prodi.
Ma erin te che sei del luogo, mi sai dire come sono andati i dibattiti che ci sono stati a Bologna in questi due mesi, se li hai seguiti? E sopratutto, visto che mi sembra fossi una volontaria al Cassero, e che quindi sarai dentro all'organizzarione, mi puoi aiutare a conoscere di persona Immanuel Casto all'after-pride?
Ultima modifica di Orfeo; 10-06-2008 alle 00:13
Ho capito il tuo discorso. Parlavi di reazioni diverse per le stesse azioni.
O intendevi qualcos'altro?
Purtroppo non ho potuto seguire molto i dibattiti e gli altri eventi (solo qualcosina). Avevo un po' di casini da risolvere e inoltre non sono stata quasi mai qui a Bologna.
Non sono nell'organizzazione e quindi non ti so dire, ma in ogni caso io BOICOTTO IMMANUEL CASTO!
Quindi, anche se fosse, non ti avrei aiutato!
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[QUOTE=Gloucester;873859]La seconda. Intendevo piuttosto osservare che viviamo in una societ
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