Ah, si d'accordo, pensavo ti riferissi ai sogni in sé. Certo che la produzione di certe sostanze, droghe a tutti gli effetti anche se endogene, moduli l'approccio con la realtà, possa determinare la sua "magia".
Ma anche da adulti produciamo queste sostanze no? Sennò come spieghi il piacere di una presenza femminile accanto, la bellezza di una passeggiata al chiar di luna, l'emozione di veder ridere un bimbo, di visitare un museo... o viceversa situazioni spiacevoli o noiose come ti facevo degli esempi prima?
Accomuneresti tutte queste situazioni diverse nell'unica definizione di "stato ordinario di coscienza"?