Scusa se ti correggo, l'espressione esatta non � 'pagato', bens� 'sospeso'
Proprio lo scorso mese � stata rilanciata dal quotidiano locale "Il Mattino" l'azione di lascire pagato al bar un caff� 'sospeso' per i meno abbienti
La 'voce' (diceria) che il caff� napoletano sia il migliore del mondo era legata a quando a Napoli arrivava solo l'aqua di Serino (AV) che, come dicevano, era sublime.
In realt� il caff�, a Napoili, � un rito. Nel dopoguerra, quando fu di nuovo possibile acquistare nei negozi il caff�, questi veniva preferito 'crudo' ed ogni massaia era in grado di tostarlo a casa propria a 'tonaca di monaco'.
10 secondi in pi� oppure in meno, di tostatura, determinavano un risultato assai scadente. Successivamente, nei macinini a mano, veniva preparata la sola quantit� necessaria per la 'macchinetta' da approntare, quindi si faceva bollire l'acqua, mentre si riempiva il filtro che veniva inserito capovolto nella parte della caffettiera con il beccuccio, scrupolosamente chiuso con un 'coppetiello' (cappuccio) di carta, onde evitare la dispersione dell'aroma. La polvere di caff� rimasta sul tavolo, si versava nel contenitore del filtro prima che avvennisse lo sversamento dell'acqua bollente, avvenuto il quale, si chiudeva ermeticamente con il bricco. Si attendeva quei 3-4 minuti e poi era pronto il caff� alla napoletana, insomma una specie di caff� alla turca.
Si tenga presente che Napoli � al livello del mare, ragion per cui la temperatura che raggiunge l'acqua in ebollizione � perfetta, mentre, lo sapete che l'acqua maggiore � l'altitudine sul livello del mare, pi� rapidamente raggiunge il bollore senza raggiungere i fatidici 90�