'Lippi arrogante e privo di classe'All'ex ct azzurro Dino Zoff non è piaciuto lo sfogo contro il pubblico dell'allenatore dell'Italia: ''La gente ha il diritto di invocare chi vuole, lui può prendere le dovute distanze, ma deve farlo con una certa educazione''
ROMA - Gli ultimi in ordine di tempo sono loro, Marcello Lippi, il ct campione del mondo che non sopporta le critiche e i fischi dei tifosi, e Diego Armando Maradona, il ct dell'Argentina più sgangherata degli ultimi anni, che dopo aver centrato una soffertissima qualificazione ai mondiali (rischiando seriamente di restare fuori) invita i giornalisti a ''continuare a succhiare...''. Ma la storia recente è piena di allenatori che a fine partita (e non solo) perdono il controllo e sparano a zero. Contro la stampa (la maggioranza di loro), contro i tifosi, contro gli avversari e addirittura contro i propri giocatori.
A CALCI NEL CULO - Dopo Italia-Cipro Lippi si è sfogato definendo ''vergognoso'' il comportamento di parte del pubblico del Tardini, che sullo 0-2 contro Cipro (non il Brasile) ha iniziato a fischiare gli azzurri, che, sempre secondo il ct, ''meritano rispetto perché sono pur sempre i campioni del mondo''. Tutto questo rispetto, però, non lo meritavano i giocatori dell'Inter: 3 ottobre del 2000, l'Inter allenata da Lippi perde a Reggio Calabria 2-1 e l'allenatore toscano vomita l'impossibile sulla sua squadra: ''Fossi il presidente - dice il futuro ct -, anzitutto manderei via l'allenatore (cosa che accadrà il giorno dopo, ndr). Poi metterei in fila i giocatori, li attaccherei al muro e li prenderei tutti a calci nel culo''. Nove anni dopo i calci nel culo il ct li ha riservati ai tifosiì, colpevoli solo di chiedere una nazionale più bella.
MEMORABILE - Lo sfogo più memorabile, però, resta quello del Giovanni Trapattoni allenatore del Bayern Monaco, stagione 1997-98. Un'incazzatura entrata nella storia del calcio, diventata addirittura una canzone rap. Il Trap entra in sala stampa e inizia una sorta di monologo attaccando alcuni suoi giocatori che lo avevano accusato di essere troppo difensivista. Uno di questi è Strunz. Il Trap perde il consueto aplomb e urla: ''Was erlaubt sich ein Strunz?". Che sarebbe a dire: ''Come si permette uno Strunz?''. Mitico.
SFOGO GRECO - Non da meno è lo sfogo di Alberto Malesani ai tempi dell'esperienza in Grecia al Panathinaikos, quattro anni fa. Dopo un pareggio con l'Iraklis il tecnico si presenta in conferenza stampa e in lingua madre attacca stampa e pubblico. Al suo fianco la traduttrice, sbalordita. La parole più gettonata da Malesani? C...o, ripetuta 21 volte in poco meno di quattro minuti. Un record.
MOU E LA PROSTITUZIONE - Sette minuti di monologo. Tanto è durato lo sfogo di Josè Mourinho lo scorso 3 marzo. Un 'uno contro tutti' scatenato dalle polemiche per il pareggio (3-3) contro la Roma. L'allenatore portoghese ne ha per i suoi colleghi (in particolare per Spalletti), i club rivali e ovviamente la stampa, colpevole di ''manipolare l'opinione pubblica'', una vera e propria ''prostituzione intellettuale''. Chi sarà il prossimo?
15 ottobre 2009
http://www.repubblica.it/2009/10/spo...ri-calcio.html