[QUOTE=rossorubino;953733]Qui non si sta discutendo se subire o no le scelte altrui, ma se le nostre non scelte ( citando ci
[QUOTE=rossorubino;953733]Qui non si sta discutendo se subire o no le scelte altrui, ma se le nostre non scelte ( citando ci
[FONT="Georgia"][I]Ho un sogno e lo realizzer
[QUOTE=Pulsar;953708]Allora, chi subisce le scelte o non scelte altrui, giustificandole con impossibilit
[FONT="Georgia"][I]Ho un sogno e lo realizzer
@Cono . Evidente ! Io non ho mai concepito di non dover scegliere .
Si , devo fare delle scelte che mi tomentano e il quesito che mi sono posta
Lo sapevo!
Se per
[FONT="Georgia"][I]Ho un sogno e lo realizzer
La scelta non può scegliere dato che è un concetto mentale non pensante in modo autonomo.
Assecondare il cambiamento esterno è comunque una scelta e di solito è la peggiore per la realizzazione di se stessi perchè è indice di passività od incapacità a prendersi la responsabilità delle proprie scelte attive od a conoscersi.
Anche scegliere attivamente può essere sinonimo di opportunismo. Dipende infatti cosa e soprattutto come si sceglie.
Ultima modifica di Sousuke; 19-11-2008 alle 15:55
[QUOTE=Pulsar;953770]Lo sapevo!
Se per
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
[QUOTE=Gloucester;953220]E la dimostrazione
Membro del Consiglio degli Admin
[RIGHT][I]L'ironia
Cosa intendi, Xil? Dici che non ci vuole coraggio ad operare delle scelte?
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
[QUOTE=Chloe;953962]La scelta
[FONT="Georgia"][I]Ho un sogno e lo realizzer
[QUOTE=Xilinx23;953925]Che poi, in certe situazioni, non
Il cambiamento esterno non andrebbe mai assecondato per principio inderogabile ed imprescindibile, nemmeno se deriva da fattori estranei alla propria sfera di intervento.
La scelta attiva è l'unica opzione disponibile e spesso è possibile adottarla, a prescindere dal tempo a disposizione.
Tuttavia ognuno ha la propria concezione filosofica della vita.
Dipende da ciò che si nega o non si sceglie, francamente, che può essere l'oscurità e la preclusione stessa.
In tal caso non può causare oscurità e preclusione se quest'ultime sono state oggetto del proprio scarto. Sarebbe un paradosso.
C'è anche chi può scegliere attivamente l'oscurità, che in tal caso diventerebbe frutto di una scelta e non di ciò che si è scartato.
Chi non sceglie spesso è perchè è incapace di adottare scelte, intende celare qualcosa di sè agli altri o non ha senso di responsabilità.
A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzeca. Sono molto pessimista e disfattista, anche sulla base dell'esperienza personale.