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Risultati da 46 a 60 di 64

Discussione: Scuola Waldorf

  1. #46
    Cynical person L'avatar di Novembre
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    Sousuke, se il tuo obiettivo è quello di parlare con un utente esclusivamente per contestarlo per principio, usa i pm.
    Rimani in tema e smettila di riproporre gli stessi concetti.
    "Nulla si conosce interamente finch� non vi si � girato tutt'attorno per arrivare al medesimo punto provenendo dalla parte opposta."
    Arthur Schopenhauer

  2. #47
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    Infatti sto discutendo della scuola del topic basandomi sui reply altrui che l'avevano descritta.
    Citazione Originariamente Scritto da Il Manu Visualizza Messaggio
    Allora abbi l'umilta di chiedere spiegazioni, giacchè ci sono anche nel fatto che ripeti ossessivamente dei 14 anni e dell'intelligenza, invece che avere quella "fretta di confutare" che non ti dà nemmeno il tempo di leggere cosa ha scritto il tuo interlocutore.

    Pace e bene
    Non posso chiedere spiegazioni dato che la risposta sarebbe sulla base del proprio culto e non scientifica, che però sussiste e potrebbe smentire la posizione sostenuta con fede.
    Ho discusso della tesi riguardante l'intelligenza che si sviluppa dogmaticamente fino a 14 anni come esempio ed ho risposto sempre dopo aver letto i post del mio interlocutore.
    La reiterazione ossessiva può dipendere anche dal contenuto dei post a cui si risponde.

    Se si intende continuare a discutere sulla base del proprio credo è difficile che si riesca ad intavolare una discussione razionale, priva di dogmi, basata su un problema fisico, cioè il contenuto degli insegnamenti in una scuola.
    Ultima modifica di Sousuke; 17-12-2008 alle 22:09

  3. #48
    Cynical person L'avatar di Novembre
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    Bene, allora sappi che la reiterazione ossessiva mi ha scocciato, per cui, o discuti portando esempi, documentazione e/o notizie pertinenti con fondamento oppure la smetti di contestare a vuoto.
    "Nulla si conosce interamente finch� non vi si � girato tutt'attorno per arrivare al medesimo punto provenendo dalla parte opposta."
    Arthur Schopenhauer

  4. #49
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    Io contesto, nel caso specifico della questione sull'intelligenza, ricorrendo alla psicologia oppure ad un ragionamento logico-razionale, cioè argomentando razionalmente in ambito psicologico, perchè il tema trattato è nel mondo fisico.
    Quindi sussiste un fondamento scientifico per ciò che sostengo.
    Non c'è una finalità aprioristica alla contestazione di tipo personale.
    Ho portato come esempi la scuola in cui si insegna il creazionismo, che è basata sulla medesima logica (argomentazione dogmatica di fede in ambito fisico) ed è assimilabile come tipologia a quella in questione, anche se deriva da una religione differente.
    Ultima modifica di Sousuke; 17-12-2008 alle 22:53

  5. #50
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    Tu contesti ogni dove, sempre e comunque. Non sei mai positivo o propositivo.
    Se il tuo scopo fosse la pura discussione si potrebbe dare spiegazione di questa apparente incongruenza. Ma lo scopo non è chiarire ma contestare, contestare, contestare, sempre a prescindere, perchè una volta soddisfatta la questione, senza nemmeno un riconoscimento si passerebbe immediatamente a contestare qualcos'altro. Questo è evidente dall'inquinamento di ogni discussione e la deriva su porti lontani dal tema della discussione.

    Chi entra in questa sezione ha esperienze e necessità diverse da ciò che professi come un mantra: Logica e Razionalità. Se ne possono infischiare giacchè la vita è lungi dall'essere logica e razionalità perchè il disagio interiore dell'uomo di fronte alla vita non lo si colma con la logica e la razionalita.

    Sebbene sia utile un confronto con lo spirito che anima il ricercatore scientifico, è improduttivo e fossilizzante ricondurre tutto, e reiteratamente ogni volta, a "logica e razionalità".

    Tra l'altro questo continuo discorrere improduttivo, diventa snervante per chi magari vorrebbe sapere più intorno al tema del post che oramai, molti di questi, hanno assunto il volto di una crociata senza senso.

    Pace e Bene

  6. #51
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    Il vero spirito che anima una persona con mentalità scientifica è il ragionamento logico-razionale ricorrendo a tesi scientifiche, non la proposta di dogmi di fede quando si tratta di argomenti del mondo sensibile.
    Sono tali dogmi di fede che ingabbiano la discussione, non la mentalità scientifica, a rigore di logica.

    Quindi chi è molto razionale è, di solito, una persona dalla mente non "chiusa" e molto propositivo, presumendo che l'obiettivo sia di impostare una discussione sul ragionamento e non la divulgazione di tesi religiose sul contenuto che dovrebbe l'insegnamento in una scuola.
    Non è colpa dello scienziato se "2+2" produce come risultato sempre "4".

    Non è una crociata.
    E' che, per chiunque abbia una forte razionalità, appare incredibile leggere certe affermazioni, come quello sullo sviluppo dell'intelligenza umana, senza alcun fondamento scientifico.
    La persona dalla mentalità scientifica è tra le persone più curiose che esistano. Solo che soddisfa la sua curiosità ragionando razionalmente.
    Ultima modifica di Sousuke; 18-12-2008 alle 00:52

  7. #52
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    Citazione Originariamente Scritto da Sousuke Visualizza Messaggio
    Non è colpa dello scienziato se "2+2" produce come risultato sempre "4".
    E' però vero che se continua a ripetere "2+2=4" giorno e notte, significa che c'è qualcosa nella sua testa che non va...

    Lo si dice una volta, due, poi se gli altri continuano a raccontarsela è bene lasciare che se la cantino e se la suonino da soli, perchè sono l'insistenza e l'ostinazione che fanno la crociata.

    E tu puoi forse dire di non essere insistente, ripetitivo e ostinato nel ripetere in ogni dove "2+2=4"?
    Negarlo equivale a dire: "non è vero, non accusatami, non sto parlando, sono in assoluto silenzio..."

    Pace e Bene

  8. #53
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    Di solito è chi ripete tesi dogmatiche di fede nel campo sensibile, anche di fronte alla possibilità che la scienza possa smentirlo, che viene scambiato per una sorta di predicatore religioso con particolari modalità di ragionamento non dirette ad un reale confronto dialettico razionale, francamente, non chi tenta sempre di ragionare.

    Non è una crociata.
    La risposta matematica citata a titolo esemplificativo è l'unica possibile quando si intende ragionare.
    L'insistenza può dipendere da quella altrui ad affermare tesi che la scienza può smentire.
    Di solito l'ostinazione e l'insistenza originaria e non provocata è tipica di chi ragiona per dogmi di fede, non di chi ha mentalità scientifica e valuta in base alle circostanze.

    Non vi è alcuna intenzione di confutare i dogmi di fede nel campo trascendente, anche perchè è tecnicamente impossibile.
    Il problema è quando si affronta un tema del campo sensibile.
    Ultima modifica di Sousuke; 18-12-2008 alle 01:25

  9. #54
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    Siamo tornati all'inizio del cerchio e onde evitare di essere ripresi giustamente dal Moderatore, è bene abbandonare questo inconcludente discorrere. Anche il continuare a ripetere che non è una crociata può essere una crociata.

    Pace e bene

  10. #55
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    Come dice spesso Di Pietro, in Italia il problema sono i giudici o chi arresta i criminali e non chi viola la legge, anche se dovrebbe essere il contrario.

    E' una metafora.

    Desidero anch'io terminare tale discussione, dato che il concetto stesso di discussione presuppone il medesimo approccio al tema fisico, che non sussiste se entrambi o non ricorrono al medesimo culto con relativi dogmi od al ragionamento logico-razionale in senso scientifico, che permette di giungere alle medesime conclusioni.
    Qualsiasi altra combinazione di approcci fra due o più interlocutori produce uno stallo nella discussione, come è ovvio, dato che il mondo trascendente e quello sensibile sono tra loro inconciliabili, essendo basati su strumenti di rilevazione e di raggiungimento della verità diversi (la fede e la ragione).
    Ultima modifica di Sousuke; 18-12-2008 alle 01:41

  11. #56
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    A questo punto è possibile dare una spiegazione al mistero dei 14 anni come limite per l'intelligenza.

    Rileggendo bene quanto scritto, a quell'età cessano di essere accumulati questi ideogrammi mentali, per una sorta di cristallizzazione del processo di apprendimento di questi elementi . Oltre è possibile un affinamento, come detto, ma l'affinamento non significa rivoluzione nelle quantità.

    Infatti il quoziente intellettivo che può essere misurato nell' fanciullo raggiunge il suo massimo intorno ai 14 anni e sostanzialmente quello rimane per tutta la vita. Questo dipende esotericamente dal corpo mentale dell'individuo che termina il suo sviluppo e formazione dei sottopiani o substrati intellettivi di questo. Scientificamente cessa lo sviluppo del cervello fisico inteso come capacità neurali, come cessa la crescita delle ossa dovuto alla saldatura delle epifisi terminali.

    La scienza afferma:
    "È intorno ai sette anni che la logica ha il sopravvento sul pensiero emozionale. Tuttavia resta la necessità di muoversi, toccare per consolidare gli insegnamenti verbali. A 8-9 anni è possibile tenere presenti più variabili contemporaneamente, ma è solo con l'adolescenza che si accede al pensiero astratto. Manca ancora però la capacità dialettica (per comprendere sfumature, eccezioni, punti di vista diversi), che arriva solo intorno ai vent'anni. Tutto questo è legato all'aspetto neurologico del cervello, che infatti continua a crescere fino ai 18/20 anni e rende i giovani più tolleranti"

    Questa crescita del cervello oltre i 14-15 anni è ovviamente limitata rispetto a quella preponderante avuta negli anni precedenti, così come accade per l'altezza dell'individuo che dopo tale età tende a stabilizzarsi e si tratta della rifinitura di cui parlavamo prima.

    Però c'è un altro però...

    Le date, le età, che abbiamo indicate non sono assolute ma una linea generale, giacchè ogni individuo ha un suo percorso diverso e può non ritrovarsi con queste matematiche.

    Riassumendo:
    Il nuovo corpo prende vita, cioè dopo il parto, si ha il contatto con l'essere superiore, ma non è un contatto completo, come si avrà negli anni successivi.

    Il veicolo che per primo risponde agli impulsi del corpo fisico è il corpo astrale: cioè il bambino ha subito delle sensazioni, sia pure per quanto riguarda soltanto la sua vita vegetativa, freddo, caldo, fame, ecc.

    Poi il fanciullo cresce e comincia ad avere dei desideri, cioè ha trovato il completo contatto con il suo corpo astrale.

    Successivamente, si ha il contatto con il corpo mentale, ed il bambino comincia ad avere dei pensieri ben distinti ed i primi ragionamenti. Naturalmente, durante questi contatti, siccome i veicoli non sono del tutto organizzati, non si ha un trasfondersi di intelligenza già sviluppata, ma si ha il contatto con la facoltà del ragionamento. Il fanciullo adopera questa sua facoltà e comincia a svilupparla andando a scuola, osservando i compagni, l'ambiente che lo circonda, i genitori. Se il veicolo mentale fosse già sviluppato, dal contatto si avrebbe già il ragionamento e non la facoltà del ragionare.

    Dunque, da questi contatti si realizza prima la possibilità di avere sensazioni e desideri, poi pensieri e ragionamenti, mentre i relativi veicoli si organizzano sempre più, fino alla maturità.

    In genere, possiamo dire che a sette anni vi è già il completo contatto, e a buon punto è lo sviluppo del corpo astrale, a quattordici anni del corpo mentale, a ventuno del corpo akasico o coscienza. Lo sviluppo è sempre posteriore al contatto.

    Naturalmente, questi termini sono puramente indicativi e le età dei contatti possono variare da individuo ad individuo: certo è che l'uomo ha raggiunto il suo completo sviluppo quando entra in contatto diretto con la sua coscienza, con il suo corpo akasico che (adombrato dal corpo mentale nuovo per ogni incarnazione) non può comunicare il ricordo diretto delle vite passate, ma comunica all'inconscio del nuovo essere il succo delle esperienze trascorse, sì che in ogni incarnazione l'individuo amplia la sua coscienza e non torna mai indietro nell'evoluzione.

    Certamente si può non credere a tali insegnamenti esoterici, ma non si può dire che non abbiano un filo logico o che sostanzialmente contrastino con ciò che afferma la Scienza.

    Pace e Bene

  12. #57
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    La scienza non si occupa della trascendenza per ovvi motivi, visto che la verità spirituale non è dimostrabile, è soggettiva per definizione e vi si può credere solo per fede, nè per essa hanno alcun significato termini come "corpo akasico", "reincarnazione" ed altri. Non scherziamo. Essa contrasta con tali concetti e non vi è alcun legame fra la scienza ed essi.

    Inoltre contrasta con la tesi sostenuta secondo cui l'intelligenza si sviluppa fino a 14 anni, ovviamente, dato che è l'ennesimo dogma di fede.
    L'intelligenza si può sviluppare ben oltre tale età, come qualunque decente psicologo può dimostrare.
    Esistono innumerevoli casi concreti.
    Si continuano ad utilizzare impropriamente concetti scientifici per sostenere tesi non scientifiche.
    Ultima modifica di Sousuke; 18-12-2008 alle 09:54

  13. #58
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    [QUOTE=Sousuke;964509][FONT="Comic Sans MS"]La scienza non si occupa della trascendenza per ovvi motivi, visto che la verit

  14. #59
    mAleKevada... L'avatar di aleke00
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    Steiner perch
    [SIZE="1"][B]Tout cela ne vaut pas le poison qui d

  15. #60
    ne abbiamo discusso su un thread mesi addietro, ma non ricordo dove
    Mother, did it need to be so high?

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