In genere, ed è bene sottolineare in genere, questi termini hanno diversi significati. Ricordate sempre di non attaccarvi alle parole, ai termini, come fanno gli intellettuali che pomposamente tutto sanno ma nulla conoscono.Originariamente Scritto da Capsy32
La consapevolezza è ciò che è la tua attenzione: quando porti attenzione ad un oggetto sposti la tua consapevolezza su quell'oggetto, quando poni attenzione ad un pensiero la tua consapevolezza è indirizzata a quel pensiero.
La consapevolezza di un oggetto o di un pensiero può essere tale da rendere dimentichi di ciò che accade intorno. Quindi attenzione e consapevolezza sono sinonimi.
Con coscienza si intende tutto l'Essere vostro, tutti i trascorsi di tutte le vostre vite, come minerali, come piante, come animali e tutte le esperienze di tutte le vostre vite come uomini, concorrono al formarsi della vostra Coscienza.
Essa quindi si effonde molto al di là della vostra consapevolezza, la quale limitata dal vostro corpo Mentale, non può che essere consapevole, ad un dato tempo, che di una piccolissima parte della vostra Coscienza.
Tanto più il vostro corpo Astrale e corpo Mentale sono grezzi e tanto più difficile sarà una comunicazione tra consapevolezza e Coscienza, e quindi il vostro agire sarà non indirizzato da questa ma trascinato dai desideri e passioni del corpo Astrale e dai pensieri rozzi del corpo Mentale.
Nel massimamente evoluto, nell'uomo che è alla sua ultima incarnazione, per raffinatezza dei corpi Astrale e Mentale, e per l'ampiezza della sua Coscienza, il VELO che separa consapevolezza e Coscienza è così sottile che quest'ultima trasuda continuamente verso la consapevolezza, dominando e indirizzando in armonia con il Cosmo, tutte le azioni dell'individuo. Le continue Estasi dei Santi non sono altro che continui e imponenti riversamenti della Coscienza nella consapevolezza. In certi istanti l'IO (quel pochissimo che ancora è rimasto), la mente, si spegne e la Coscienza domina l'individuo per intiero. Questi stati di coscienza sono di solito brevi, perchè se durassero oltre un certo tempo l'individuo morirebbe alla vita fisica.
Si può quindi affermare che l'Evoluzione dell'uomo è un percorrere innumerevoli vite ed esperienze a queste collegate, affinchè si strutturino e si affinino i corpi Astrale e Mentale al fine di collegare la Coscienza, il corpo Akasico, alla consapevolezza dell'individuo.
Non a caso la parola Yoga deriva dal Sanscrito Yuj che significa congiungimento con il Divino, e tutti i tipi di Yoga non sono altro che delle diverse Vie per portare a compimento questo congiungimento.
Il Testimone è uno stato di coscienza in cui non c'è alcun flusso di pensiero, alcun intervento della mente a dare una classificazione che si sta osservando. E quando la mente non classifica, non cataloga secondo le sue strutture, ovvero NON GIUDICA, ecco che appare il Testimone. Pura consapevolezza, pura attenzione senza attributi.
Un esempio è il principio Orientale secondo cui tutto ciò che si può osservare non è l'Osservatore, il Testimone che si cela dietro.
Quindi osservando il proprio flusso di pensieri con costante consapevolezza, per un certo tempo, si può creare una dicotomia tra pensiero e pensatore: voi non vi identificate più con i pensieri ma comprendete che siete il Testimone che sta dietro al pensare.
Questo nuovo stato di coscienza, questo guardare le cose per quello che sono e non per un vostro arbitrario giudizio, è una grande conquista spirituale e vi porta a vedere quel diamante che sta in ogni essere, al di là del carbone che lo ricopre.
Pace e Bene
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