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conogelato
Il 2 aprile 2005 si compiva il disegno di Dio: Giovanni Paolo II moriva alle 21.37, dopo una malattia durata molto tempo che lo aveva costretto in ospedale, a letto, e a dolorosi interventi chirurgici. E' morto dopo due mesi di sofferenze all'età di 84 anni. E' stato il Papa più grande della storia della Chiesa del Novecento per il suo magistero, la sua fede, e la sua popolarità. "Non abbiate paura: aprite le porte a Cristo, anzi spalancate le porte a Cristo". Cosi, il nuovo Papa polacco, nel 1978, si era presentato al mondo intero. Giovanni Paolo II veniva dall'Est, dalla Chiesa del silenzio, aveva studiato nel liceo della città e all'Università, poi, aveva lavorato quattro anni come operaio in una fabbrica del posto. Infine era entrato in Seminario clandestinamente. Riuscì a diventare prete e a specializzarsi in filosofia e teologia. In Polonia, conobbe nazismo e comunismo, perse giovanissimo la madre e il fratello, e si dedicò al teatro, alla poesia, e recitò ruoli di attore, anche se tutto questo era vietato. Poi, diventò Vescovo e Cardinale di Cracovia. E partecipò per tre anni, a Roma, ai lavori del Concilio Vaticano II.
A due anni esatti dalla sua morte, lo vogliamo ricordare come il Papa del sorriso, dei giovani, della comunicazione, dell'amore, sempre vicino ai sofferenti e agli ultimi della terra che ha tanto amato, come la sua Chiesa, fino all'ultimo, donandosi ad essa con amore senza risparmio di energie, ma anche come il Papa del coraggio, per aver cambiato il corso della storia.