Non credo che serva conoscere le leggi della fisica ed essere uno scienziato che conosce la forza di gravità per capire che non ci si butta in un dirupo altrimenti ci si sfracella, o fare un meraviglioso bagno al mare senza conoscere il comportamento della pressione o dei liquidi.
La scienza ci accompagna nella vita e ci serve pure, se è buona, ma non potrà mai darci la coscienza di essere con annessi e connessi (sentimenti, desideri, volontà, bontà,e cattiveria perché no). La scienza è come una macchina: ubbidisce a ordini e a leggi; non potrà mai soddisfare le domande importanti ed esistenziali che l'uomo si pone, potrà solo dire come e perché certe cose che capitano effettivamente succedono ( causa-effetto).
Io amo la scienza ma amo di più Dio perché è l'unico che soddisfa le mie ansie, ansie che il mondo in cui vivo per sua natura non potrà mai soddisfare in alcun modo.
Credere di essere felici in un mondo senza speranza è pura ed effimera illusione, e non venitemi a dire che è mancanza di coraggio perché il vero coraggio non è vivere bene senza credere, ma credere per vivere bene.