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L'inconsistenza logica del concetto di onnipotenza.
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Non capisco perché unisci il concetto di onnipotenza divina con il concetto di creazione.
Di solito quando si parla di Dio noi usiamo termini adatti alla nostra mente ma non è detto che Dio sia così come noi lo definiamo.
L'onnipotenza divina significa solamente che Dio può tutto; è una convenzione usata per esprimere in massimo grado la potenza dell'Essere.
E siccome noi non siamo Dio, il linguaggio, per la definizione di Dio, è attinente alle nostre possibilità di comprensione, genialità.
Ognuno poi lo interpreta secondo le sue capacità.
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Ottimo!
Paragrafo 3 L'ONNIPOTENTE
268 Di tutti gli attributi divini, nel Simbolo si nomina soltanto l'onnipotenza di Dio: confessarla è di grande importanza per la nostra vita. Noi crediamo che tale onnipotenza è universale, perché Dio, che tutto ha creato, [Cf ⇒ Gen 1,1; ⇒ Gv 1,3 ] tutto governa e tutto può; amante, perché Dio è nostro Padre; [Cf ⇒ Mt 6,9 ] misteriosa, perché la fede soltanto la può riconoscere allorché “si manifesta nella debolezza” (⇒ 2Cor 12,9) [Cf ⇒ 1Cor 1,18 ].
“Egli opera tutto ciò che vuole” (⇒ Sal 115,3)
269 Le Sacre Scritture affermano a più riprese la potenza universale di Dio. Egli è detto “il Potente di Giacobbe” (⇒ Gen 49,24; ⇒ Is 1,24 e. a), “il Signore degli eserciti”, “il Forte, il Potente” (⇒ Sal 24,8-10). Se Dio è onnipotente “in cielo e sulla terra” (⇒ Sal 135,6), è perché lui stesso li ha fatti. Nulla quindi gli è impossibile [Cf ⇒ Ger 32,17; 269 ⇒ Lc 1,37 ] e dispone della sua opera come gli piace; [Cf ⇒ Ger 27,5 ] egli è il Signore dell'universo, di cui ha fissato l'ordine che rimane a lui interamente sottoposto e disponibile; egli è il Padrone della storia: muove i cuori e guida gli avvenimenti secondo il suo beneplacito [Cf ⇒ Est 4,17 b; ⇒ Pr 21,1; ⇒ Tb 13,2 ]. “Prevalere con la forza ti è sempre possibile; chi potrà opporsi al potere del tuo braccio?” (⇒ Sap 11,21).
“Hai compassione di tutti, perché tutto tu puoi”
(⇒ Sap 11,23)
270 Dio è il Padre onnipotente. La sua paternità e la sua potenza si illuminano a vicenda. Infatti, egli mostra la sua onnipotenza paterna nel modo in cui si prende cura dei nostri bisogni; [Cf ⇒ Mt 6,32 ] attraverso l'adozione filiale che ci dona (sarò per voi come un padre, e voi mi sarete come figli e figlie, dice il Signore onnipotente”: ⇒ 2Cor 6,18); infine attraverso la sua infinita misericordia, dal momento che egli manifesta al massimo grado la sua potenza perdonando liberamente i peccati.
271 L'onnipotenza divina non è affatto arbitraria: “In Dio la potenza e l'essenza, la volontà e l'intelligenza, la sapienza e la giustizia sono una sola ed identica cosa, di modo che nulla può esserci nella potenza divina che non possa essere nella giusta volontà di Dio o nella sua sapiente intelligenza” [San Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, I, 25, 5, ad 1].
Il mistero dell'apparente impotenza di Dio
272 La fede in Dio Padre onnipotente può essere messa alla prova dall'esperienza del male e della sofferenza. Talvolta Dio può sembrare assente ed incapace di impedire il male. Ora, Dio Padre ha rivelato nel modo più misterioso la sua onnipotenza nel volontario abbassamento e nella Risurrezione del Figlio suo, per mezzo dei quali ha vinto il male. Cristo crocifisso è quindi “potenza di Dio e sapienza di Dio. Perché ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini” (⇒ 1Cor 1,24-25). Nella Risurrezione e nella esaltazione di Cristo il Padre ha dispiegato “l'efficacia della sua forza” e ha manifestato “la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi credenti” (⇒ Ef 1,19-22).
273 Soltanto la fede può aderire alle vie misteriose dell'onnipotenza di Dio. Per questa fede, ci si gloria delle proprie debolezze per attirare su di sé la potenza di Cristo [Cf ⇒ 2Cor 12,9; ⇒ Fil 4,13 ]. Di questa fede il supremo modello è la Vergine Maria: ella ha creduto che “nulla è impossibile a Dio” (⇒ Lc 1,37) e ha potuto magnificare il Signore: “Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e santo è il suo nome” (⇒ Lc 1,49).
274 “La ferma persuasione dell'onnipotenza divina vale più di ogni altra cosa a corroborare in noi il doveroso sentimento della fede e della speranza. La nostra ragione, conquistata dall'idea della divina onnipotenza, assentirà, senza più dubitare, a qualunque cosa sia necessario credere, per quanto possa essere grande e meravigliosa o superiore alle leggi e all'ordine della natura. Anzi, quanto più sublimi saranno le verità da Dio rivelate, tanto più agevolmente riterrà di dovervi assentire” [Catechismo Romano, 1, 2, 13].
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Un'onnipotenza che soffre con noi per la presenza del male nel mondo e soffre anche dentro di noi per il male fatto e subito.
E' per questo che, Dio, nel crocefisso, raggiunge il culmine delle sofferenza nel figlio torturato e ucciso dal male puro che è quello innocente; pensiero abominevole per ogni essere umano; il culmine è la dimostrazione che anche il male fatto ha un suo limite ben preciso.
La morte fisica.
Ultima modifica di crepuscolo; 20-06-2009 alle 19:34
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