Era Solo Un'amica, Eppure.....

[Hitchcock]

[QUOTE=Sousuke;1009514][FONT="Comic Sans MS"]Inoltre non vorrei che la moglie stia cercando una semplice scusante per liberarsi del marito, perch

[Sousuke]

A prescindere dal fatto che sia possibile che un giudice possa farsi influenzare o comunque essere parziale e decidere più in base alla propria moralità che al dettato della legge interpretato con buon senso, la sentenza appare poco seria.

Parlo in base alla statistica (la coerenza e la sincerità sono rare nel rapporti amorosi e coniugali) e sulla base della situazione descritta nell'articolo.
Non mi sembrano che ci siano elementi validi e seri per provocare una separazione per colpa del marito, addebitando l'assegno mensile di mantenimento allo stesso, a meno che si considerino come tali la paranoia della moglie e la frequentazione di una persona solo in amicizia, come avviene spesso per chi è già impegnato.

[Hitchcock]

Ma in base a quali elementi continui a insistere sulla paranoia della moglie?
Per il resto, da come ti sei espresso adesso, la tesi sull'eventuale condizionamento del giudice potrebbe anche avere una sua validit

[Sousuke]

Avevo espresso i medesimi concetti e con le stesse modalità, solo rielaborandoli ulteriormente.

Solo una moglie tendenzialmente paranoica può addirittura decidere di rivolgersi al giudice per chiedere la separazione legale solo perchè il marito, per motivi di lavoro, usa spesso la stessa stanza di albergo di una collega o frequenta qualche amica nel periodo extralavorativo, come tutti, invocando fantomatiche lesioni gravi della comune fiducia e lealtà fra coniugi, che non mi pare vengano compromessi da una simile situazione come la prospettiva di una vita comune, a meno che ci siano fatti di cui l'articolo non parla.

[Hitchcock]

Credo che l'argomento sia stato trattato abbastanza ed

[nahui]

Io penso che ogni marito. ed ogni moglie, voglia essere l'interlocutore privilegiato del partner. Se mio marito avesse un amica che consulta per ogni problema, a cui racconta ogni cosa, il cui parere tiene in maggior conto del mio, io naturalmente sarei gelosa. E chi non lo sarebbe? Anche se l'amicizia

[Hitchcock]

[QUOTE=nahui;1009626]Io penso che ogni marito. ed ogni moglie, voglia essere l'interlocutore privilegiato del partner. Se mio marito avesse un amica che consulta per ogni problema, a cui racconta ogni cosa, il cui parere tiene in maggior conto del mio, io naturalmente sarei gelosa. E chi non lo sarebbe? Anche se l'amicizia

[Sousuke]

Credo che la moglie fosse già a conoscenza dell'esistenza dell'amica del marito, visto che condivideva spesso la stessa stanza di albergo per motivi di lavoro e che lui la frequentava anche in ambito extralavorativo, come accade a qualunque marito o persona che ha amiche ed amici (nell'articolo non si sottolinea che lui celava la sua esistenza a lei, quindi si presume che lui abbia informato sua moglie, anche perchè è un po' difficile trovare sempre delle scuse per uscire con gli amici/amiche).

Penso che in una coppia, sia fidanzati che sposati, spesso possano esistere anche amicizie non condivise senza logorare il rapporto di coppia, dato che ognuno ha le proprie preferenze in campo relazionale, luoghi di frequentazione e di tipologia di persona, nonchè scommetto che lui possa anche avere presentato la sua amica alla moglie e che lei si sia rifiutata di relazionarsi ulteriormente con lei.
Inoltre esistono proprio amicizie di uno dei partner che è opportuno non condividere con l'altro, per diversi motivi legati ad invidie, gelosie od incompatibilità caratteriali.
Se il rapporto si logora per simili circostanze significa che esistono problemi più gravi alla base del rapporto e non ancora affrontati, magari pure irrisolvibili.

D'altra parte da una moglie così gelosa e paranoica che si rivolge al giudice per chiedere la separazione legale, a causa di eccessive frequentazioni amichevoli e senza alcuna prova concreta e consistente di tradimento o lesa fiducia, non ci si potrebbe aspettare che una simile reazione di rifiuto e di estrema gelosia/invidia nei confronti dell'amica.

Comunque nell'articolo non si specifica che lui si rivolgeva all'amica per ogni problema e, comunque, nei rapporti di coppia non sono rare le amicizie (anche con persone dell'altro sesso) a cui si chiedono spesso consigli o con cui ci si confida.
Se, tuttavia, il marito si confidava più con l'amica che con la moglie, evidentemente vi erano problemi più gravi alla base del rapporto, che prescindevano da un'assidua frequentazione dell'amica e riguardavano unicamente le compatibilità fra i due coniugi.

Paradossalmente, se fossi il marito, sarei contento della separazione perchè il rapporto con una donna così gelosa non deve essere stato molto sereno e costruttivo, tantopiù se lei avesse imposto al marito addirittura di interrompere una semplice relazione amichevole con lei per il bene comune.
Di solito se si verificano simili circostanze significa che c'è alla base del rapporto un problema grave di comunicazione e fiducia reciproca, quindi il rapporto sarebbe stato destinato comunque a naufragare.

[Sousuke]

Tanto per essere chiari, se io fossi fidanzato con un soggetto femminile che è così geloso e paranoico da impedirmi praticamente di frequentare altre amiche regolarmente (accennando ad un fantomatico bene comune, come se una coppia non potesse sviluppare molto bene il proprio rapporto anche con diversi amicizie non condivise fra i due partner, per motvi inevitabili caratteriali), pure con una certa assiduità (naturalmente sempre mantenendo la mia fidanzata su un piano maggiore e privilegiato, in tema di confidenze, complicità e tempo dedicatole), io romperei in breve tempo il rapporto di fidanzamento, dato che non sussisterebbe la fiducia reciproca e la possibilità di ognuno di coltivare le proprie amicizie, nonchè di avere i propri spazi all'interno di un rapporto di coppia.

[Diogene]

Queta sentenza e' palesemente viziata nella forma e nel costrutto da opinioni aleatorie e non ampiamente condivisibili alla luce della realta' che circonda ogni persona nel quotidiano.

Ponendo ad esempio una giornata tipo fatta da 12 ore (dalle 0800 alle 2000), in media si trascorre piu' tempo al lavoro coi colleghi che col proprio partner/coniuge/compagno che dir si voglia.. mediamente il turno lavorativo infatti e' spezzato in 4 ore mattutine e 4 ore pomeridiane.. possiamo dire quindi che mediamente si trascorre il 60% del nostro quotidiano con i propri colleghi.

Se a questo vogliamo inserire taluni lavori che giustificano, ad esempio, il prolungarsi di tale periodo lavorativo per esigenze connesse con il lavoro stesso, viene da chiedersi quanti italiani, alla luce di tale sentenza, debbano sentirsi minacciati da una simile situazione nel caso che il loro partner sia equalmente paranoico/geloso come ben descritto in precedenza da Sousuke...

Tengo a precisare comunque che, al di la di qualsiasi commento.. il trascorrere il proprio tempo con il partner, laddove risulti in effetti in perfetta sintonia reciproca con il nostro ego, non di certo produce risultati analoghi a quelli della coppia in questione, temo infatti che questa coppia di fatto in comune avesse ben poco, sia per motivi di lavoro, sia per motivi prettamente caratteriali di entrambi, e riflettendoci sopra, possiamo evincere che questa situazione sia similare a tante altre che ogni giorno si manifestano nella nostra nazione come in tante altre.

[Xilinx23]

[QUOTE=Hitchcock;1009410]Ma tutto

[Hitchcock]

Posso dire che mi pare una gigantesca cazzata?

Altrimenti in caso contrario, potrei avere da ridire...

Evidentemente, facendo riferimento a quello che riporta l'articolista, e non a un mio personale giudizio sull'episodio, puoi senz'altro dire che si tratta di una gigantesca cazzata, anzi lo dico anch'io insieme a te.
Ho riportato l'articolo, quindi all'attenzione del lettore di passaggio, perch

[nahui]

[QUOTE=Xilinx23;1009823]

Difficile da digerire si, ma t pongo un'ulteriore domanda: se l'amicizia

[Sousuke]

L'esclusività esistente e desiderata in un rapporto di coppia, in cui almeno un membro è fortemente innamorato o coinvolto emotivamente, non dovrebbe consistere nell'impedire all'altro di avere i propri spazi e le proprie amicizie non condivise, sempre se c'è un minimo di fiducia, altrimenti più che amore sembrerebbe mera possessività egoistica.
Amare veramente una persona significa anche e soprattutto riconoscere la sfera di libertà dell'altro o la sua unicità come persona, pensando ed agendo anche e soprattutto nel suo interesse e per il suo bene.
Di solito simili atteggiamenti sono anche paranoici, ovvero si basano su una distorsione ed enfatizzazione della realtà secondo le proprie convenienze, e non sono così rari.

Innanzitutto uno specialista e scienziato della mente non è esattamente come un amico qualunque, che lei frequenta per mero piacere.
Di solito esiste una necessità alla base che prescinde e non dipende dal mero divertimento o dall'appagamento.
Già tale circostanza avrebbe dovuto indurre il compagno a non essere assolutamente geloso dell'analista ma anzi, se fosse un minimo intelligente e lucido (anzichè accecato dalla gelosia), a procedere con una autoanalisi ed autocritica, cercando di capire se sta commettendo degli errori nel suo atteggiamento o se la sua stessa indole caratteriale o persona in generale possono creare problemi alla sua partner, acuire quelli che esisterebbero comunque a prescindere dal suo compagno od impedirle di raccontare a lui alcune confidenze.

Spesso in simili circostanze ci sono problemi di coppia alla base da un po' di tempo, che certamente l'eccessiva gelosia di un membro o qualunque atteggiamento non razionale o di non riflessione comune e chiara della coppia non aiuterà a risolvere, magari accrescendoli e provocando pure la separazione.

[nahui]

[QUOTE=Sousuke;1010027][FONT="Comic Sans MS"]
Innanzitutto uno specialista e scienziato della mente non