Risultati da 1 a 8 di 8

Discussione: Il nemico della stampa

  1. #1
    Opinionista
    Data Registrazione
    23/02/07
    Messaggi
    327

    Il nemico della stampa

    Tratto da un articolo di Umberto Eco.

    [I]Sar

  2. #2
    Account eliminato1
    Guest
    Citazione Originariamente Scritto da Enigma Visualizza Messaggio
    Tratto da un articolo di Umberto Eco.

    Sarà il pessimismo della tarda età, sarà la lucidità che l'età porta con sé, ma provo una certa esitazione, frammista a scetticismo, a intervenire, su invito della redazione, in difesa della libertà di stampa. Voglio dire: quando qualcuno deve intervenire a difesa della libertà di stampa vuole dire che la società, e con essa gran parte della stampa, è già malata. Nelle democrazie che definiremo 'robuste' non c'è bisogno di difendere la libertà di stampa, perché a nessuno viene in mente di limitarla.

    Questa la prima ragione del mio scetticismo, da cui discende un corollario. Il problema italiano non è Silvio Berlusconi. La storia (vorrei dire da Catilina in avanti) è stata ricca di uomini avventurosi, non privi di carisma, con scarso senso dello Stato ma senso altissimo dei propri interessi, che hanno desiderato instaurare un potere personale, scavalcando parlamenti, magistrature e costituzioni, distribuendo favori ai propri cortigiani e (talora) alle proprie cortigiane, identificando il proprio piacere con l'interesse della comunità. È che non sempre questi uomini hanno conquistato il potere a cui aspiravano, perché la società non glielo ha permesso. Quando la società glielo ha permesso, perché prendersela con questi uomini e non con la società che li ha lasciati fare?

    Ricorderò sempre una storia che raccontava mia mamma che, ventenne, aveva trovato un bell'impiego come segretaria e dattilografa di un onorevole liberale - e dico liberale. Il giorno dopo la salita di Mussolini al potere quest'uomo aveva detto: "Ma in fondo, con la situazione in cui si trovava l'Italia, forse quest'Uomo troverà il modo di rimettere un po' d'ordine". Ecco, a instaurare il fascismo non è stata l'energia di Mussolini (occasione e pretesto) ma l'indulgenza e la rilassatezza di quell'onorevole liberale (rappresentante esemplare di un Paese in crisi).

    E quindi è inutile prendersela con Berlusconi che fa, per così dire, il proprio mestiere. È la maggioranza degli italiani che ha accettato il conflitto di interessi, che accetta le ronde, che accetta il lodo Alfano, e che ora avrebbe accettato abbastanza tranquillamente - se il presidente della Repubblica non avesse alzato un sopracciglio - la mordacchia messa (per ora sperimentalmente) alla stampa. La stessa nazione accetterebbe senza esitazione, e anzi con una certa maliziosa complicità, che Berlusconi andasse a veline, se ora non intervenisse a turbare la pubblica coscienza una cauta censura della Chiesa - che sarà però ben presto superata perché è da quel dì che gli italiani, e i buoni cristiani in genere, vanno a mignotte anche se il parroco dice che non si dovrebbe.

    Allora perché dedicare a questi allarmi un numero de 'L'espresso' se sappiamo che esso arriverà a chi di questi rischi della democrazia è già convinto, ma non sarà letto da chi è disposto ad accettarli purché non gli manchi la sua quota di Grande Fratello - e di molte vicende politico-sessuali sa in fondo pochissimo, perché una informazione in gran parte sotto controllo non gliene parla neppure?

    Già, perché farlo? Il perché è molto semplice. Nel 1931 il fascismo aveva imposto ai professori universitari, che erano allora 1.200, un giuramento di fedeltà al regime. Solo 12 (1 per cento) rifiutarono e persero il posto. Alcuni dicono 14, ma questo ci conferma quanto il fenomeno sia all'epoca passato inosservato lasciando memorie vaghe. Tanti altri, che poi sarebbero stati personaggi eminenti dell'antifascismo postbellico, consigliati persino da Palmiro Togliatti o da Benedetto Croce, giurarono, per poter continuare a diffondere il loro insegnamento. Forse i 1.188 che sono rimasti avevano ragione loro, per ragioni diverse e tutte onorevoli. Però quei 12 che hanno detto di no hanno salvato l'onore dell'Università e in definitiva l'onore del Paese.


    Ecco perché bisogna talora dire di no anche se, pessimisticamente, si sa che non servirà a niente.

    Almeno che un giorno si possa dire che lo si è detto
    Non so se ve ne siete accorti ma non ha parlato di libertà di stampa, ha strumentalizzato la domanda per fare propaganda, tra l'altro non corretta e ricca di inesattezze.
    Ho letto tutti i libri di Umberto eco, lo trovo un ottimo scrittore e un pessimo storico.
    Una buona dialettica, un chiaro lessico forbito, forse non per tutti, molta fantasia e troppa politica.

    Concordo sul problema della libertà di stampa, ma non è da attriobuire a Berlusconi, il problema è radicato più profondamente nella nostra società, e in realtà più nelle sinistre che nelle destre moderate.
    Basti comprendere la setta dei magistrati sinistroidi vogliono tanto usare le intercettazioni, ma non quelle su di loro.

    Il problema della libertà di stampa secondo me va visto sotto un'altra ottica: libertà di opinione, ma che sia chiaro che si tratti di opinioni, i giornalisti, invece, spacciano per fatti le loro illazioni, supposizioni, idee e quant'altro.

    Ed è questo che non va bene.

    Io sono di destra ma quando scrivevo per il quotidiano Libero (non quello di Feltri, bensì quello di Novi) cercavo quanto più possibile di raccontare i fatti, nudi e crudi.
    E quando invece esprimevo opinioni facevo si che fosse chiaro che erano solo opinioni.

    Così la stampa ha diritto di essere libera, altrimenti no.
    Altrimenti diventa uno strumento mediatico per perpetrare delle vere e proprie truffe morali e sociali.

  3. #3
    Banned
    Data Registrazione
    15/08/09
    Messaggi
    1

    Angry Hi99

    -spam-
    Ultima modifica di erin; 24-08-2009 alle 14:17

  4. #4
    Opinionista L'avatar di Barrett
    Data Registrazione
    07/10/07
    Messaggi
    2,390
    [QUOTE=Silenzio;1027465]Non so se ve ne siete accorti ma non ha parlato di libert

  5. #5
    Opinionista
    Data Registrazione
    13/03/07
    Messaggi
    4,823
    Citazione Originariamente Scritto da Silenzio Visualizza Messaggio
    Basti comprendere la setta dei magistrati sinistroidi vogliono tanto usare le intercettazioni, ma non quelle su di loro.
    La Alfano e De Magistris suppongo.

    [QUOTE=Silenzio;1027465]
    Io sono di destra ma quando scrivevo per il quotidiano Libero (non quello di Feltri, bens

  6. #6
    * L'avatar di Boyakki
    Data Registrazione
    01/05/06
    Località
    Firenze
    Messaggi
    1,740
    Citazione Originariamente Scritto da Silenzio Visualizza Messaggio
    Non so se ve ne siete accorti ma non ha parlato di libertà di stampa, ha strumentalizzato la domanda per fare propaganda, tra l'altro non corretta e ricca di inesattezze.
    Ho letto tutti i libri di Umberto eco, lo trovo un ottimo scrittore e un pessimo storico.
    Una buona dialettica, un chiaro lessico forbito, forse non per tutti, molta fantasia e troppa politica.

    Concordo sul problema della libertà di stampa, ma non è da attriobuire a Berlusconi, il problema è radicato più profondamente nella nostra società, e in realtà più nelle sinistre che nelle destre moderate.
    Basti comprendere la setta dei magistrati sinistroidi vogliono tanto usare le intercettazioni, ma non quelle su di loro.

    Il problema della libertà di stampa secondo me va visto sotto un'altra ottica: libertà di opinione, ma che sia chiaro che si tratti di opinioni, i giornalisti, invece, spacciano per fatti le loro illazioni, supposizioni, idee e quant'altro.

    Ed è questo che non va bene.

    Io sono di destra ma quando scrivevo per il quotidiano Libero (non quello di Feltri, bensì quello di Novi) cercavo quanto più possibile di raccontare i fatti, nudi e crudi.
    E quando invece esprimevo opinioni facevo si che fosse chiaro che erano solo opinioni.

    Così la stampa ha diritto di essere libera, altrimenti no.
    Altrimenti diventa uno strumento mediatico per perpetrare delle vere e proprie truffe morali e sociali.
    Ma di preciso quali sono le inesattezze?
    E, tra l'altro, mi pare che l'articolo dica esattamente che è principalmente colpa degli italiani, e, per parafrasare Veltroni, non tutto il male è colpa di Berlusconi. Non è che sei tu che hai colto l'occasione per fare un po' di propaganda, tra giudici, intercettazioni e stampa contraria al governo?
    Pacifico che il giornalista che spaccia panzane dovrebbe essere radiato dall'albo, nel nostro caso sono i giornali appartenenti (nel senso proprio pagati) dal capo della "destra moderata" ad aver accumulato il più fantastico record di calunnie e palle della storia (e senza neanche preoccuparsi mai di smentire o chiedere scusa dopo essere stati sputtanati).
    [I]Sono tanto semplici gli uomini, e tanto ubbidiscono alle necessit

  7. #7
    Opinionista
    Data Registrazione
    13/03/07
    Messaggi
    4,823
    Ho letto fugacemente, ma delle inesattezze storiche ad occhio le ho notate pur io, sottolineo il fatto che Giolitti (l'onorevole liberale) fu tutt'altro, e il fascismo non ha assolutamente preso potere per via dell'indulgenza della destra storica. Per quanto riguarda l'ultimo pezzo, Eco si è limitato a fare copia e incolla dalla pagina di Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Giuramento_di_fedelt%C3%A0_al_Fascismo, o l'ha scritta lui non so . Fatto sta che è molto simile e le fonti nella suddetta pagina sono piuttosto limitate, addirittura la parte in cui parla di Togliatti e di Croce è senza fonte.
    Io fino a domani credo, sono in vacanza e non ho tempo di approfondire
    Citazione Originariamente Scritto da Boyakki Visualizza Messaggio
    Non è che sei tu che hai colto l'occasione per fare un po' di propaganda, tra giudici, intercettazioni e stampa contraria al governo?
    Lavorava per libero di Novi (??), che ti pare
    Ultima modifica di spleen; 24-08-2009 alle 11:01

  8. #8
    * L'avatar di Boyakki
    Data Registrazione
    01/05/06
    Località
    Firenze
    Messaggi
    1,740
    [QUOTE=spleen;1031506]Ho letto fugacemente, ma delle inesattezze storiche ad occhio le ho notate pur io, sottolineo il fatto che Giolitti (l'onorevole liberale) fu tutt'altro, e il fascismo non ha assolutamente preso potere per via dell'indulgenza della destra storica. Per quanto riguarda l'ultimo pezzo, Eco si
    [I]Sono tanto semplici gli uomini, e tanto ubbidiscono alle necessit

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
  • Il codice BBAttivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG]Attivato
  • Il codice [VIDEO]Attivato
  • Il codice HTML � Disattivato