Il Vostro Pensiero In Questo Momento...

[axeUgene]

Quand'è che inizia la vecchiaia?
No perchè io inizio a sentirmi già "vecchia".

è tutto piuttosto soggettivo, ma credo che un elemento relativamente più "stabile", se non proprio oggettivo, sia il periodo in cui ci si sente meno desiderabili come partner sessuali, che oggi è uno status-feticcio e mediato della capacità riproduttiva; una cosa un po' asimmetrica sul piano biologico, ma che ha comunque senso;
e poi la consapevolezza delle malattie, di essere su una cartella della tombola dove ci sono già diversi numeri usciti;

qui però intervengono capacità reattive diverse, un po' biologiche e casuali, di propensione alle depressioni e al decadimento fisico, che fa circolo vizioso; in parte culturali, di abitudine ad impegnarsi sul piano dell'apprendimento creativo per alcuni, o di elaborazione dell'apparato desiderante per altri, in un modo strutturato con un certo equilibrio;
per dire, la nonna di Dark evidentemente ha elaborato un determinato equilibrio funzionale di appagamento pregresso per cui, invece di un corto circuito di introflessione energivora sul passato, si è formato uno spazio desiderante di ruolo in cui trovava posto la curiosità di viaggiare o di dedicarsi alle nipoti, che era l'aspettativa di gratificazione che la faceva alzare al mattino: oggi andiamo al mare con le ragazze;

ma il caso può disporre diversamente, magari se non si hanno nipoti o se questi possono o vogliono fare a meno dei nonni;

certo che se io avessi dei figli, mi piacerebbe che quelli avessero un substrato creativo sganciato dalle circostanze materiali, a fare da serbatoio di desideri autonomi che possono aver corso anche quando il corpo non è più efficientissimo;

di solito, un cervello educato alla speculazione tende a trascinare in vita il corpo, anche se non mi pare che la medicina sia ancora in grado di spiegare compiutamente e statisticamente il processo di interazione tra attività intellettuale metodica e longevità efficiente, anche perché di solito le persone più istruite sono anche più agiate e adottano stili di vita più sani.

[Ale]

è tutto piuttosto soggettivo, ma credo che un elemento relativamente più "stabile", se non proprio oggettivo, sia il periodo in cui ci si sente meno desiderabili come partner sessuali, che oggi è uno status-feticcio e mediato della capacità riproduttiva; una cosa un po' asimmetrica sul piano biologico, ma che ha comunque senso;
e poi la consapevolezza delle malattie, di essere su una cartella della tombola dove ci sono già diversi numeri usciti;

qui però intervengono capacità reattive diverse, un po' biologiche e casuali, di propensione alle depressioni e al decadimento fisico, che fa circolo vizioso; in parte culturali, di abitudine ad impegnarsi sul piano dell'apprendimento creativo per alcuni, o di elaborazione dell'apparato desiderante per altri, in un modo strutturato con un certo equilibrio;
per dire, la nonna di Dark evidentemente ha elaborato un determinato equilibrio funzionale di appagamento pregresso per cui, invece di un corto circuito di introflessione energivora sul passato, si è formato uno spazio desiderante di ruolo in cui trovava posto la curiosità di viaggiare o di dedicarsi alle nipoti, che era l'aspettativa di gratificazione che la faceva alzare al mattino: oggi andiamo al mare con le ragazze;

ma il caso può disporre diversamente, magari se non si hanno nipoti o se questi possono o vogliono fare a meno dei nonni;

certo che se io avessi dei figli, mi piacerebbe che quelli avessero un substrato creativo sganciato dalle circostanze materiali, a fare da serbatoio di desideri autonomi che possono aver corso anche quando il corpo non è più efficientissimo;

di solito, un cervello educato alla speculazione tende a trascinare in vita il corpo, anche se non mi pare che la medicina sia ancora in grado di spiegare compiutamente e statisticamente il processo di interazione tra attività intellettuale metodica e longevità efficiente, anche perché di solito le persone più istruite sono anche più agiate e adottano stili di vita più sani.

Profondissimo!
...sono sicuro che quando sarò riuscito a decifrarlo completamente potrò invecchiare più serenamente

[Vega]

Ho visto poco fa la notizia che è morto Piero Angela

[bumble-bee]

Mi spiace

[LadyHawke]

qui però intervengono capacità reattive diverse, un po' biologiche e casuali, di propensione alle

ma il caso può disporre diversamente, magari se non si hanno nipoti o se questi possono o vogliono fare a meno dei nonni;

certo che se io avessi dei figli, mi piacerebbe che quelli avessero un substrato creativo sganciato dalle circostanze materiali, a fare da serbatoio di desideri autonomi che possono aver corso anche quando il corpo non è più efficientissimo;

di solito, un cervello educato alla speculazione tende a trascinare in vita il corpo, anche se non mi pare che la medicina sia ancora in grado di spiegare compiutamente e statisticamente il processo di interazione tra attività intellettuale metodica e longevità efficiente, anche perché di solito le persone più istruite sono anche più agiate e adottano stili di vita più sani.

Non sono sicura d' aver capito cosa intendi, di substrato conosco solo quello dell' orchidea di figlia che sto cercando di salvare

Niente nipoti da badare in compenso c' è un grosso cane da dar da mangiare quando occorre, per il resto non vivo per i figli, anzi il figlio fuori casa sebbene a "due passi" si fa sentire solo quando ha bisogno "papà......" o "mamma puoi...."
Tanto che la mattina che sono partita per rientrare a casa quando figlio m' invia il whatsapp alle sei e mezza di mattina mi preoccupo, " tutto bene?" chiedo ma pare era solo per sapere quando sarei partita. Ho pensato che mo' grandina di sicuro mai successo prima, di solito sono io che invio messaggio quando parto forse gli mancavo.

Ma il mio sentirmi "vecchia" dipende dal fisico che ovviamente non è più quello di vent' anni fa e per quanto non mi sembra di fare una vita sregolata, non risponde più come a quarant'anni, e quando ti s' ingrippa la schiena che devi stare attenta a come ti muovi capisci che l' età avanza, bisogna imparare a conviverci anche con le proprie magagne.
La mente può anche essere giovane ma il corpo ti ricorda che stai invecchiando e meno male perché altrimenti significa che muori giovane.
Vabbè che a sentir Dark ogni tanto capita anche a lei di sentirsi sessantenne, quindi mi consolo che alla sua età di acciacchi non ne avevo.

E poi sto caldo mi ammazza

[axeUgene]

Non sono sicura d' aver capito cosa intendi, di substrato

creativo...

volevo dire un'attività che dipenda esclusivamente dal desiderio di fare una cosa che è più o meno disponibile, a prescindere da condizionamenti poco controllabili, come l'efficienza del corpo, i soldi...

se ti piace dipingere, magari a 85 anni vai a dormire tardi e ti svegli prestissimo perché non vedi l'ora di riprendere il tuo quadro, e questa cosa non te la toglie nessuno;
funziona ancora meglio se sotto c'è anche un percorso concettuale, come se stessi realizzando un puzzle e avessi di fronte gli spazi vuoti di cui cercare i pezzetti, e il tutto configura una specie di "impresa", un traguardo;

per me funziona con la musica, e so che posso attingere ogni giorno ad un bagaglio enorme di cose da imparare e che mi danno soddisfazione; ma non escludo che provi qualcosa di simile chi si dedica all'orto, se ci investe una carica analoga di proiezioni concettuali; nel senso che è spinto continuamente a pensare su come far venire meglio i pomodori, dove esporre le zucchine al sole, ecc... l'importante è che si solleciti quel meccanismo di apprendimento e desiderio totalizzante del gioco che anima i bambini e "diverte", nel senso di distrarre, per quanto possibile, dagli acciacchi e dalla paura;

non so, ma credo che gente come Angela, Scalfari, Camilleri e tanti altri, siano arrivati lucidi alla fine perché si divertivano a ragionare e creare ipotesi, storie, apparati concettuali da perfezionare continuamente, anche nell'ozio forzoso della vecchiaia;

il punto è che se nella formazione di una persona mancano i "contenitori" concettuali in cui andare a cercare cose divertenti, che sono un po' una grande settimana enigmistica travestita da impresa nobile, la mente non ha appigli creativi, che stimolano un ruolo desiderante attivo, e facilmente si incista sul rimpianto, si introflette e deprime;
cioè, si può leggere un libro come piacevole passatempo; oppure leggere lo stesso libro in un percorso che richiede un'elaborazione consapevole, prima e dopo la lettura, in cui le considerazioni sul perché l'ultimo di Houellebecq ti piace di più o di meno diventano ragionamenti, osservazioni che attivano una parte che partecipa coscientemente e arricchisce;
è sempre la solita cosa che fa un bambino quando gioca, quella che anima l'ingegnere o chiunque sia impegnato a riflettere su come funzionano le cose, come ci si può divertire a fare funzionare, la soddisfazione di "vedere come è fatto dentro" o di riparare qualcosa con mezzi di fortuna, ecc... insomma, il gioco;
bisognerebbe predisporsi a giocare, molto seriamente, come i bambini.

[ReginaD'Autunno]

Ho visto poco fa la notizia che è morto Piero Angela

E' stato un grande della cultura, una delle poche persone che ancora rispettavo per quanto riguarda la televisione.

[Spirit]

Se uno si sente vecchio a 40 anni io a 70 è meglio se mi sparo. Per fortuna però più vado avanti con l'età più mi avvicino all'infanzia...

[Ale]

Ho visto poco fa la notizia che è morto Piero Angela

Mi dispiace, finché avevo la televisione seguivo volentieri i suoi programmi, mi piaceva il suo modo di spiegare...

[LadyHawke]

creativo...

volevo dire un'attività che dipenda esclusivamente dal desiderio di fare una cosa che è più o meno disponibile, a prescindere da condizionamenti poco controllabili, come l'efficienza del corpo, i soldi...

se ti piace dipingere, magari a 85 anni vai a dormire tardi e ti svegli prestissimo perché non vedi l'ora di riprendere il tuo quadro, e questa cosa non te la toglie nessuno;
funziona ancora meglio se sotto c'è anche un percorso concettuale, come se stessi realizzando un puzzle e avessi di fronte gli spazi vuoti di cui cercare i pezzetti, e il tutto configura una specie di "impresa", un traguardo;

per me funziona con la musica, e so che posso attingere ogni giorno ad un bagaglio enorme di cose da imparare e che mi danno soddisfazione; ma non escludo che provi qualcosa di simile chi si dedica all'orto, se ci investe una carica analoga di proiezioni concettuali; nel senso che è spinto continuamente a pensare su come far venire meglio i pomodori, dove esporre le zucchine al sole, ecc... l'importante è che si solleciti quel meccanismo di apprendimento e desiderio totalizzante del gioco che anima i bambini e "diverte", nel senso di distrarre, per quanto possibile, dagli acciacchi e dalla paura;

non so, ma credo che gente come Angela, Scalfari, Camilleri e tanti altri, siano arrivati lucidi alla fine perché si divertivano a ragionare e creare ipotesi, storie, apparati concettuali da perfezionare continuamente, anche nell'ozio forzoso della vecchiaia;

il punto è che se nella formazione di una persona mancano i "contenitori" concettuali in cui andare a cercare cose divertenti, che sono un po' una grande settimana enigmistica travestita da impresa nobile, la mente non ha appigli creativi, che stimolano un ruolo desiderante attivo, e facilmente si incista sul rimpianto, si introflette e deprime;
cioè, si può leggere un libro come piacevole passatempo; oppure leggere lo stesso libro in un percorso che richiede un'elaborazione consapevole, prima e dopo la lettura, in cui le considerazioni sul perché l'ultimo di Houellebecq ti piace di più o di meno diventano ragionamenti, osservazioni che attivano una parte che partecipa coscientemente e arricchisce;
è sempre la solita cosa che fa un bambino quando gioca, quella che anima l'ingegnere o chiunque sia impegnato a riflettere su come funzionano le cose, come ci si può divertire a fare funzionare, la soddisfazione di "vedere come è fatto dentro" o di riparare qualcosa con mezzi di fortuna, ecc... insomma, il gioco;
bisognerebbe predisporsi a giocare, molto seriamente, come i bambini.

Ma certo si chiamano hobby, avere degli hobby, coltivare interessi certo questo dà un senso anche alla vita e aiuta a invecchiare meglio, adesso ho capito.

Può essere la musica, leggere, coltivare fiori, insomma qualunque cosa faccia piacere e ci faccia sentire bene.

[axeUgene]

Ma certo si chiamano hobby, avere degli hobby, coltivare interessi certo questo dà un senso anche alla vita e aiuta a invecchiare meglio, adesso ho capito.

Può essere la musica, leggere, coltivare fiori, insomma qualunque cosa faccia piacere e ci faccia sentire bene.

non intendevo questo, altrimenti avrei scritto hobby

per tenere la persona giovane, l'impegno deve avere la struttura di un percorso di formazione necessario, come se uno dovesse farne il lavoro dei prossimi 40 anni, con un forte investimento mentale in cerca di un appagamento, non di un passatempo.

[LadyHawke]

non intendevo questo, altrimenti avrei scritto hobby

per tenere la persona giovane, l'impegno deve avere la struttura di un percorso di formazione necessario, come se uno dovesse farne il lavoro dei prossimi 40 anni, con un forte investimento mentale in cerca di un appagamento, non di un passatempo.

Ma io ho citato anche:

coltivare interessi.

Gli interessi possono essere vari ad esempio andare a fare il volontario della croce Rossa, svolto come se fosse un lavoro e con passione, può essere appagante.
Io credo che qualunque attività svolta con impegno e passione aiuta a invecchiare meglio, perchè per quanto ci si illuda, la mente può essere brillante a lungo ma comunque il processo d' invecchiamento fisico c' è, per tutti.

[axeUgene]

Io credo che qualunque attività svolta con impegno e passione aiuta a invecchiare meglio, perchè per quanto ci si illuda, la mente può essere brillante a lungo ma comunque il processo d' invecchiamento fisico c' è, per tutti.

secondo me, la differenza la fa un cervello che continua ad apprendere e su base astratta; il vecchio è poco o nulla capace di nuove astrazioni, sistemi, moduli, ecc...

[Breakthru]

Imparare una nuova lingua giova

[Ale]

Imparare una nuova lingua giova

Eh ma man mano che passano gli anni diventa sempre più difficile assimilare nuovi concetti...
...cmq.in 6 mesi di frequentazione del mio gruppo ho imparato a contare fino ad 8 in cinese, nonché il nome di un paio di passi di danza