Il Vostro Pensiero In Questo Momento...

[efua]

I bambini capiscono molto di più degli adulti
A mia figlia ho spiegato tutto
E fortunatamente credo di non essermela giocata
Per chi non lo sapesse, muoiono pure i piccoli
Si ma si muore di tutto bla bla bla
Io potendo
Non voglio rischiare
Che poi valutiamo sempre chi apre la bocca per far uscire a spasso almeno la lingua

[dark lady]

I bambini capiscono molto di più degli adulti
A mia figlia ho spiegato tutto
E fortunatamente credo di non essermela giocata
Per chi non lo sapesse, muoiono pure i piccoli
Si ma si muore di tutto bla bla bla
Io potendo
Non voglio rischiare
Che poi valutiamo sempre chi apre la bocca per far uscire a spasso almeno la lingua

Ma poi, pure chi non muore, ne esce comunque con i polmoni compromessi, se si becca il virus a livello polmonare. Non è che guarisci e bon torni come prima. Si rimane indeboliti per sempre.
Sono d'accordo, i bambini capiscono molto più degli adulti. Ma infatti non sono loro il problema, bensì i genitori.

[axeUgene]

Si lo capisco benissimo.
Beh, l'amico Boris direi che sta pagando di persona le proprie scelte scellerate: leggevo ieri che è finito in terapia intensiva.
Forse ora anche i suoi seguaci inizieranno ad avere un briciolo di pepe al culo.
...
Purtroppo l'idiozia non ha nazionalità.

beh, il compito di chi ha un cervello dovrebbe proprio essere quello di smantellare le cazzate a cui crede la gente che ci vuol credere;

è faticoso, perché copiare e incollare una scemenza è facile, mentre confutarla richiede la fatica di spiegare perché quella è un'idiozia, anche se in molti ci credono; spesso è grande fatica, quando si tratta di cose complesse e poco intuitive;
veniamo da un decennio di idiozie urlate, irrazionalismi, illusioni, rimozioni, amplificate dalla disponibilità della rete; e i comportamenti conseguono.

[dark lady]

beh, il compito di chi ha un cervello dovrebbe proprio essere quello di smantellare le cazzate a cui crede la gente che ci vuol credere;

è faticoso, perché copiare e incollare una scemenza è facile, mentre confutarla richiede la fatica di spiegare perché quella è un'idiozia, anche se in molti ci credono; spesso è grande fatica, quando si tratta di cose complesse e poco intuitive;
veniamo da un decennio di idiozie urlate, irrazionalismi, illusioni, rimozioni, amplificate dalla disponibilità della rete; e i comportamenti conseguono.

E' che a volte è come lottare contro i mulini a vento.
Sto tizio di cui scrivevo è pure un letterato, uno storico. Che non fosse del tutto registrato si capiva, ma in questo periodo ha toccato il fondo. Io lo seguivo perché a volte tirata fuori cose interessanti sulla città, ma ora se lo leggi sembra un pazzo furioso.
Se non sapessi che il covid non prende il cervello, penserei che questo si è preso il virus a livello neuronale

[axeUgene]

E' che a volte è come lottare contro i mulini a vento.

si deve, per forza; anche se costa fatica;

sai quante volte mi capita, fuori da qui, di passare per rompicoglioni testardo e avere la tentazione di farmi i caxxi miei ? pensare: vabbè, non vogliono i vaccini, caxxi loro, condividerà la sorte di tutti e pace...
ma poi penso che ci sono persone che non si possono difendere e non hanno voce, i bambini immunodepressi e i loro genitori, così come gli anziani oggi, chi deve curarli e può sempre meno; ogni volta che non si dice niente si abbandona qualcuno al suo destino.

[efua]

E cmq per me sono quasi tre settimane che ci sto dentro
Tutta sta ganzeria la metterei un attimino da parte
Non e’ come prendersi un raffreddore
Se sapessi come fare e venissi presa in considerazione
Sarei ben disposta a donare la mia immunità
Che spero di essermi procurata
Ma non ne sono affatto sicura
Ci sono ancora dentro

[Jerda]

... ma chi cacchio è questo overlookh?

[Jerda]

3% di morti che già avevano problemi di salute? Stai scherzando spero.
A me sta cosa che si debba sempre sottovalutare tutto fa incazzare come una iena.
Mio padre ha il diabete. Per il resto sta benissimo, ma se si beccasse il covid avrebbe buone possibilità di restarci secco. Non è che se uno ha già problemi di salute vuol dire che ha un piede nella fossa.
Poi 3%? Sei serio? Solo nella mia provincia il numero dei decessi è aumentato del 297% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. All'obitorio non sanno dove mettere le bare, che spesso vengono depositate nelle chiese perché non c'è posto altrove. Per riuscire a far cremare la salma di un proprio caro ci vuole un mese di attesa, e se la persona è morta in casa, rischi di dovertela tenere li per settimane.
Parlate pure delle vostre teorie complottistiche. Ne riparleremo quando saranno le persone vostre amiche, a cadere una dopo l'altra. Quando vivrete in ansia per l'amico in terapia intensiva, per il parente intubato. E' facile pontificare quando la cosa la osservi solo a distanza di sicurezza.

I dati sui contagiati di influenza stagionale anno per anno arrivano l'anno dopo, con metodi statistici. I contagiati che contate per fare le statistiche sono chi arriva all'ospedale stando male.
Intanto.

Poi, ma a fronte di gravi problemi che ci sono e sulle possibilità di caricarci nuovi pezzi da 90 in porcate fatte al pubblico, e il momento è d'oro, ci tappiamo occhi e bocca perché lo stress è troppo?
Bisogna pensare al coronavirus e anche alle altre cose, e bisogna valutare ogni informazione. Questo spaventa. Così si diventa il megafono che grida ancora di più a difesa di un'informazione unica, veicolata da una classe politica che se deve ci fotte e va a cena. E si sa, e per scacciare questa idea si rinforza l'interpretazione unica. E' come la perdita di una figura paterna, socialmente. E il carico di responsabilità di occuparsi di altri problemi adesso. Nessuno vuole. Ma non è chi pensa ad altro che sta ignorando problemi mondiali enormi che se tutti facciamo così non li risolve nessuno.

Se siete stressati, lasciate che altri si informino e mettano in dubbio, non sono incoscienti come avete bisogno di vederli. Non tutti, a me hanno detto che vorrei andare a giro, che me ne fotto se la gente si ammala, che faccio il ganzo, senza aver mai detto niente del genere, solo perché come tanti non canto in coro sincronizzato. Mai detto niente del genere, solo che c'è chi ci campa e che si dovrebbe fare un rapporto costo-beneficio tra preoccupazioni e vita. Tra figli e anziani, perché i primi sono fottuti e nessuno ha fatto questa considerazione.

Concentrarsi solo sul coronavirus e su una fonte, che sappiamo essere tanto debole, e per scacciare questa idea si carica ancora il peso sui non-allineati urlando di più, non significa fare male in sé, ma significa appoggiare indirettamente chiunque voglia fare il prossimo rogo di foreste industurbato, o i prossimi subprime, o riempire stati con le strade deserte di verità a senso unico. Senza dietrologie sull'origine, sarà stato un caso, ma di fatto qui ci sono camorristi, azionisti disonesti e mafiosi russi che in tutto il mondo festeggiano per questo.

Le reazioni tipiche di chi vuole certezze sono sempre le solite: etichettamento immediato a scopo difensivo rispetto a chiunque parli di altro o cerchi di capire cosa fa la politica e la finanza, perché non si regge mentalmente troppo caos, e identificazione negli altri, "voi".

Fosti tu che a inizio epidemia smessaggiando con me appena dissi che ero perplesso per i numeri e che mi pareva qualcosa su cui qualcuno ci marcia, senza essermi fatto ancora un'opinione, dicesti tra esclamativi e mille rimandi a capo che eravamo "noi" che non capivamo. Mi ero beccato un noi e mi stavo ponendo dei dubbi.
Idem etichettatura quando faccio osservazioni non-ortodosse sull'allarme e mi dicono che faccio il Fonzie. Mai detto, ma forse mi si deve vedere così. Intanto sai che succede?

Facendo ricerche ho scoperto cose interessanti che ho cercato di condividere, sul coronavirus.

Gli stessi che mi davano contro perché fondamentalmente avevo ancora visione laterale e osavo mettere in discussione alcuni aspetti dell'allarme, erano gli stessi che meno ascoltavano quando parlavo di ricerche fatte sulla vitamina D e l'interleuchina, di cui avevo salvato i primi 15 risultati con tempi di sperimentazione, anno di ricerca e numero delle persone coinvolte negli studi, mi fermavano e dicevano di essere già informati dalla tv.
Per della Vit D, non costa un cazzo fa bene comunque, era il VOSTRO tipo di ascoltatore che etichetta e dice voi, che non voleva sentire, o diceva "si... si....", e idem per semplici raccomandazioni per igienizzare tutto quello che entra in casa.

Il vostro nemico non è il corona, è la molteplicita di interpretazioni, volete una e una sola verità e uno solo che la dica. E di dover scoprire, (magari ricordarsi...) che chi opera per noi non sempre lo fa per il nostro migliore interesse, soprattuto se siamo tutti a dire coronavirus! coronavirus! è un dilemma dover cercare informazioni da soli e un'ansia cosmica dover ascoltare diverse campane. Perché ricorda che non sei sotto un'ala buona e non c'è una verità ma tanta gente a vario titolo interessata.

Così per negazione si rinforza il nostro appoggio ai media, e siamo ancora più controllabili.

I complotti non si combattono negando a priori qualsiasi opinione fuori dalla bella presentazione pubblica senza informarsi, questo significa vivere in negazione e esorcizzando tutto il resto. Oppure continuare come tutti a vivere con i paraocchi etichettando qualsiasi opinione non mainstream.

Infatti con quest'ansia qualsiasi cosa che si richiami al complotto anche solo figurativamente in un modno di persone che NON hanno visto arrivare Tangentopoli, NON hanno visto arrivare la crisi dei subprime, NON hanno capito fino a che le telecamere non hanno iniziato a far vedere quanta plastica c'è nel mare, ma sempre pronti a ridere ad ogni ipotesi su ogni altra cosa che può succedere in futuro bollandola come complottismo.

Non mi fido dei media. Non certo in linea di principio. Niente di personale, tieni la cronaca della tua città e sia nel bene sia nel male non sei un editorialista di Repubblica. Sei come quei sindaci di piccoli comuni che può permettersi di essere veramente onesto e naif. Ma che un giornalista confonda gli infettati seri con i contagiati mi pare troppo.

Partendo dall'immancabile "voi" e etichettando chi senti che sta per dire qualcosa che mette in crisi la verità assodata, è un sistema di difesa abbastanza chiaro per me.

Per il coronavirus non so di bimbi morti, in compenso per tanta gente che ha iniziato a gridare come se avesse scoperto che la morte esiste davvero dopo aver convissuto con orrori da tutto il mondo, e facendo vedere come gli italiani perdono la testa e si infamano a vicenda. Anche poco dignitoso.
Personalmente prendo ogni precauzione, sto attento, e non vivo nella cameretta di Jennifer Connelly in Labyrinth.

[Turbociclo]

Certo che con l'informazione che gira è difficile farsi un'opinione con un minimo di oggettività non basata su pregiudizi e distorsioni, senza comunque prendere per oro colato ciò che arriva dai mass media legati a carri più o meno risaputi. Esistono meccanismi nell'informazione che deformano la realtà senza neanche bisogno di fake news. Basta dare grande risalto ad avvenimenti, dichiarazioni che fanno comodo, oscurando e tacendo su tutto quello che potrebbe ritorcersi contro i propri interessi. Dovrei anch'io rileggermi ogni tanto le famose "Dieci strategie di manipolazione mediatica" di Chomsky, illuminanti per tanti aspetti specialmente di fronte alla realtà che stiamo vivendo. https://scenarieconomici.it/le-10-st...-noam-chomsky/
Una domanda che mi faccio da tempo e a cui non trovo risposta è questa: "Cosa mai ha favorito la diffusione del virus in alcune zone al punto da portare la Lombardia ad avere più morti rispetto al resto d'Italia?". Non è un quesito ozioso, perché trovare una risposta ritengo potrebbe essere utile in futuro, un futuro nel quale purtroppo un certo tipo di minaccia potrebbe costituire il pericolo maggiore per l'umanità. Un altro quesito riguarda le mosse del governo, che ha dichiarato lo stato d'emergenza il 31 gennaio, prima di chiunque altro, per poi trovarsi impreparato come uomini e mezzi di fronte alla pandemia.Ma certamente mi rendo conto che per molti chi ci governa non deve essere criticato...

[axeUgene]

Certo che con l'informazione che gira è difficile farsi un'opinione con un minimo di oggettività non basata su pregiudizi e distorsioni, senza comunque prendere per oro colato ciò che arriva dai mass media legati a carri più o meno risaputi.

basta studiare e usare il buon senso, svitando di aderire alle spiegazioni più confortevoli o alle illusioni; nella maggior parte dei casi non si "vedono" cose macroscopiche;

Una domanda che mi faccio da tempo e a cui non trovo risposta è questa: "Cosa mai ha favorito la diffusione del virus in alcune zone al punto da portare la Lombardia ad avere più morti rispetto al resto d'Italia?".

perché quella zona è un crocevia di gente che si sposta ad un'intensità che non c'è altrove; guardati le foto aeree dell'inquinamento atmosferico; quello vuol dire gente che si muove, traffici, contatti; come a New York e altrove;
tra Torino, Piacenza, Brescia e Bergamo gira un terzo della popolazione italiana;

e sono stati sfortunati ad avere i primi contagi silenti; poi, ci hanno messo del loro a tenere aperto per un paio di settimane senza una capacità di farlo;
se i primi contagiati, con lo stesso ritardo diagnostico, fossero stati a Roma o Napoli, avresti avuto gli stessi risultati, aggravati dalle carenze di strutture e dalle propensioni sociali; immagina 4 o 5 contagiati a Porta Portese in giro in mezzo alla gente per tutta la mattinata... alle 3 del pomeriggio di domenica possono essere 4 o 500, o mille; e i giorni dopo diventano 50mila.

[LadyHawke]

Jerda se avessi tu un parente o conoscente finito in ospedale, magari pure in terapia intensiva parleresti diversamente.
Nel nostro comune ci sono diversi casi, un amico di mio padre di 83 anni poco più giovane non ce l'ha fatta, la figlia mi coscritta pure se l'è vista brutta ed è finita contagiata dal virus in ospedale. Mettiamo che lui avesse altre patologie ma lei è una donna di 57 anni sana ed è finita ugualmente ricoverata per polmonite.

Da quando sono al mondo non ricordo mai di aver avuto tanto timore di contagio come con questo virus che NON è come una comune influenza perchè anche senza vaccinazione un'influenza comune fa meno paura, avrò pur avuto anch'io qualche volta l'influenza? Pochi giorni a letto con febbre alta e si guariva ma questa vi assicuro non è la stessa cosa, si trascina a lungo con febbre e febbricola altalenante e una tosse che non vuol andar via, come successo a mio marito che senza tampone non c'è certezza ma quasi sicuramente è rimasto contagiato da mio padre.
Se non si fosse praticato un blocco totale i morti sarebbero stati ancora di più.
E non so voi ma tanti non avevano e non hanno alcuna intenzione di perdere i loro cari quando, se non ci fosse stato questo virus, avrebbero ancora buone aspettative di vita nonostante qualche acciacco.
Poi perchè non tutti si ammalano o non manifestano sintomatologia questo è un mistero.
La quarantena in casa pesa a tutti si sa, avrà gravi ripercussioni sull'economia si sa pure questo ma penso che salvare vite umane sia una priorità.
E lo dico io che sono costretta in casa da oltre un mese quando potrei benissimo uscire a fare la spesa perchè non ho alcun sintomo ma sono legata alla quarantena famigliare e per precauzione anche se mi hanno "liberata" ufficialmente in questi giorni, continuo ancora a non uscire.

[dark lady]

Jerda se avessi tu un parente o conoscente finito in ospedale, magari pure in terapia intensiva parleresti diversamente.
Nel nostro comune ci sono diversi casi, un amico di mio padre di 83 anni poco più giovane non ce l'ha fatta, la figlia mi coscritta pure se l'è vista brutta ed è finita contagiata dal virus in ospedale. Mettiamo che lui avesse altre patologie ma lei è una donna di 57 anni sana ed è finita ugualmente ricoverata per polmonite.

Da quando sono al mondo non ricordo mai di aver avuto tanto timore di contagio come con questo virus che NON è come una comune influenza perchè anche senza vaccinazione un'influenza comune fa meno paura, avrò pur avuto anch'io qualche volta l'influenza? Pochi giorni a letto con febbre alta e si guariva ma questa vi assicuro non è la stessa cosa, si trascina a lungo con febbre e febbricola altalenante e una tosse che non vuol andar via, come successo a mio marito che senza tampone non c'è certezza ma quasi sicuramente è rimasto contagiato da mio padre.
Se non si fosse praticato un blocco totale i morti sarebbero stati ancora di più.
E non so voi ma tanti non avevano e non hanno alcuna intenzione di perdere i loro cari quando, se non ci fosse stato questo virus, avrebbero ancora buone aspettative di vita nonostante qualche acciacco.
Poi perchè non tutti si ammalano o non manifestano sintomatologia questo è un mistero.
La quarantena in casa pesa a tutti si sa, avrà gravi ripercussioni sull'economia si sa pure questo ma penso che salvare vite umane sia una priorità.
E lo dico io che sono costretta in casa da oltre un mese quando potrei benissimo uscire a fare la spesa perchè non ho alcun sintomo ma sono legata alla quarantena famigliare e per precauzione anche se mi hanno "liberata" ufficialmente in questi giorni, continuo ancora a non uscire.

E' sempre facile parlare quando non ci si è dentro. Quando non devi pregare per la gente che ti sta vicina.
E tu sei persona di grande buon senso a comportarti come ti comporti.

E, Jerda, per la cronaca non confondo nessuno. Ci sono numeri ben precisi. Ci sono bare allineate nell'obitorio, che ci perdi il conto. Io so quello che vedo, quello che tocco con mano, non me ne frega una mazza dei sentiti dire e delle teorie complottistiche. Io sono in una delle province dove i contagi sono più elevati e i morti pure, insieme a Bergamo e Brescia. So per certo che i numeri ufficiali sono sottostimati, so per certo che si fa tutt'altro che ingigantire le cose, da parte dei media, in quanto diamo i dati ufficiali e non quelli ufficiosi, che sono 10 volte più gravi, 'proprio per non generare panico. Io non parlo per sentito dire o perché mi piace teorizzare. Io parlo solo e soltanto di quello che so. Le teorie le lascio volentieri agli altri. Io racconto le storie di vita, di chi non ce l'ha fatta, di chi ha perso qualcuno. E sono tanti, tanti, tanti. Solo nel cerchio delle mie conoscenze, tra conoscenti diretti e parenti di amici, se ne sono andate almeno una ventina di persone in un mese. Quando sarai anche solo vicino a una situazione come questa, o come quella di Lady e di Efua, che hanno vissuto il virus sulla propria pelle, ne riparleremo. Intanto direi che è il caso di portare rispetto per chi sta soffrendo.

[dark lady]

basta studiare e usare il buon senso, svitando di aderire alle spiegazioni più confortevoli o alle illusioni; nella maggior parte dei casi non si "vedono" cose macroscopiche;


perché quella zona è un crocevia di gente che si sposta ad un'intensità che non c'è altrove; guardati le foto aeree dell'inquinamento atmosferico; quello vuol dire gente che si muove, traffici, contatti; come a New York e altrove;
tra Torino, Piacenza, Brescia e Bergamo gira un terzo della popolazione italiana;

e sono stati sfortunati ad avere i primi contagi silenti; poi, ci hanno messo del loro a tenere aperto per un paio di settimane senza una capacità di farlo;
se i primi contagiati, con lo stesso ritardo diagnostico, fossero stati a Roma o Napoli, avresti avuto gli stessi risultati, aggravati dalle carenze di strutture e dalle propensioni sociali; immagina 4 o 5 contagiati a Porta Portese in giro in mezzo alla gente per tutta la mattinata... alle 3 del pomeriggio di domenica possono essere 4 o 500, o mille; e i giorni dopo diventano 50mila.

Tieni conto che qui giravano polmoniti strane da gennaio, solo che all'epoca se il paziente non era stato in Cina non si indagava oltre. I numeri veri, che purtroppo sono molto più elevati di quanto dicano le statistiche ufficiali, li sapremo a posteriori.

[Jerda]

Jerda se avessi tu un parente o conoscente finito in ospedale, magari pure in terapia intensiva parleresti diversamente.
Nel nostro comune ci sono diversi casi, un amico di mio padre di 83 anni poco più giovane non ce l'ha fatta, la figlia mi coscritta pure se l'è vista brutta ed è finita contagiata dal virus in ospedale. Mettiamo che lui avesse altre patologie ma lei è una donna di 57 anni sana ed è finita ugualmente ricoverata per polmonite.

Da quando sono al mondo non ricordo mai di aver avuto tanto timore di contagio come con questo virus che NON è come una comune influenza perchè anche senza vaccinazione un'influenza comune fa meno paura, avrò pur avuto anch'io qualche volta l'influenza? Pochi giorni a letto con febbre alta e si guariva ma questa vi assicuro non è la stessa cosa, si trascina a lungo con febbre e febbricola altalenante e una tosse che non vuol andar via, come successo a mio marito che senza tampone non c'è certezza ma quasi sicuramente è rimasto contagiato da mio padre.
Se non si fosse praticato un blocco totale i morti sarebbero stati ancora di più.
E non so voi ma tanti non avevano e non hanno alcuna intenzione di perdere i loro cari quando, se non ci fosse stato questo virus, avrebbero ancora buone aspettative di vita nonostante qualche acciacco.
Poi perchè non tutti si ammalano o non manifestano sintomatologia questo è un mistero.
La quarantena in casa pesa a tutti si sa, avrà gravi ripercussioni sull'economia si sa pure questo ma penso che salvare vite umane sia una priorità.
E lo dico io che sono costretta in casa da oltre un mese quando potrei benissimo uscire a fare la spesa perchè non ho alcun sintomo ma sono legata alla quarantena famigliare e per precauzione anche se mi hanno "liberata" ufficialmente in questi giorni, continuo ancora a non uscire.

Beh, se avessi un parente finito all'ospedale non griderei più di quanto facevo per ogni altra persona che soffriva prima né inizierei in quel momento, avrei un certo pudore a farlo.

Dire: "pensa se succedesse a te" è un bias cognitivo. Non risolve un problema, invita a rimandare ciò che non si vede, chi non si conosce. Invitare l'interlocutore a pensare alle cose se succedessero a sé stessi è un invito, basato sulla totale assuefazione a questo bias cognitivo come se fosse positivo, reale e condiviso, ad entrare nel proprio bias cognitivo per parlare condiviso. Un'equazione psicologica a due incognite per cercare consenso, inconscia certo, ma se pensassi "se succedesse a me" non mi preoccuperei di altro, non prioritizzerei, non penserei alle persone ma ai vicini a scapito del resto, e sarei meno propenso a pensare a problemi futuri, e qui è abbastanza evidente.

Perché dovrei passare la vita a fare un sospiro rassegnato di fronte alla sofferenza del mondo e poi muovermi in merito gridando che non esiste altro che coronavirus, come già molti fanno ovunque, non tu, quando i problemi arrivano a casa mia o nella mia famiglia? Magari lo farei, ma non ne andrei fiero.

Sarebbe un'ammissione che anche quando parlo di società e di alti ideali e di scelte sulla pelle di tutti esprimo un'opinione, mentre quando tocca a me o a qualcuno che vedo reagisco in modo diverso. Certo che forse preso dal dolore penserei a chi soffre adesso dimenticando futuro dei figli, della democrazia e dell'ambiente, ma finché non mi succede e sono calmo, cerco di vedere le cose spostandomi più indietro e pensando a tutti. Finché posso farlo.

Io sul Titanic mi buttavo volentieri dopo donne e bambini. Gli italiani hanno fatto il contrario, salviamo chi è più a rischio impiegando tutte le risorse che abbiamo ora e in futuro, e al futuro dei giovani... loro non rischiano adesso, pazienza se è prevedibile che mangeranno schifo fino alla morte, adesso non piangono, non stanno male. Questa è un'interpretazione umana e personalistica, ma cerco di tenerla lontana da me quando parlo di tutti, perché so che non è nel migliore interesse di tutti.

Sono rimasto in crisi sentendo le voci di molti amici in Italia, ci ho sofferto molto più che per me, ma se vedo che il popolo del mondo ritira i remi in barca e lascia gestire a gente che rovinerà tutto il resto del rovinabile, e succederà perché lo stavano già facendo, non penso alla mia situazione personale o dei miei amici, parlo di futuro del 95% dell'umanità.

Ma fondamentalmente stavo solo dicendo che stiamo delegando ogni decisione ai poteri forti e ci sbraniamo a vicenda, non ha a che vedere con quanto ho paura per me o quanto possa empatizzare con qualcuno. Empatizzo anche troppo a volte, vorrei prendere decisioni quando non sono in quello stato.

C'è chi ci marcia su queste reazioni e non aspetta altro che vederle e ci farà piangere domani, ma gli italiani se ne renderanno conto domani di cosa sarà stato delegare tutto questo perché avevamo paura per noi o i nostri cari e avevamo la testa piena di hic et nunc per pensare cosa succederà di quello che l'estate scorsa ci preoccupava a morte, come il rapido deterioramento dell'ambiente. Senza nulla togliere a chi sta male ora.

[axeUgene]

Tieni conto che qui giravano polmoniti strane da gennaio, solo che all'epoca se il paziente non era stato in Cina non si indagava oltre. I numeri veri, che purtroppo sono molto più elevati di quanto dicano le statistiche ufficiali, li sapremo a posteriori.

la statistica dirà tante cose interessanti, perché su numeri così grandi come quelli lombardi tutto deve tornare; verosimilmente, si calcolerà il contagio sulla base della letalità stimata e corretta per circostanze speciali; mi pare abbastanza significativo che a Milano non ci sia la stessa intensità che da voi, Brescia e Bergamo;
una cosa da studiare coi flussi; cioè, se invece di Codogno il focolaio fosse stato a Rho o a Monza, che sono praticamente quartieri di Milano, per come si spostano le persone quotidianamente, non so come sarebbe andata;

negli altri paesi la diffusione è nei centri densamente abitati e trafficati, Londra, NY, e quelli che mi sembrano più pazzi sono gli olandesi; l'Olanda è un assembramento ininterrotto di gente, da una città all'altra, sui treni, nelle stazioni, nei supermercati, nelle piazzette, parcheggi di bici, anche se le famiglie sono meno promiscue e gli anziani un po' più isolati.