Mi dispiace leggere queste cose, soprattutto cogliere la vena di rassegnazione che traspira dal tuo post.
Non sono mai stata in Sicilia e credo di capire, ma… so che ci sono giacimenti petroliferi, industrie di trasformazione chimica ed energetica , l’agricoltura è fiorente (specie gli agrumi vengono esportati dappertutto), si producono vino ed olio di qualità, ci sono attività che vanno a gonfie vele, come la pesca, gli allevamenti, il turismo … poche regioni possono vantare una pari ricchezza archeologica, paesaggistica, artistica… Cioè, al confronto, vuoi mettere la Basilicata (senza toglierle nulla, per carità)?
Poco tempo fa ho letto I leoni di Sicilia, in cui si parla della famiglia Florio (certo, ora decaduta) e la sua ampia imprenditorialità, la sua produzione ed il commercio di vari articoli, tra cui il tonno sott’olio.
Voglio dire che il continuo appello all’assistenzialismo nel Sud non può portare a nulla di buono, ci vuole l’iniziativa privata.
Certo la mafia la fa padrona ed ha radici incontestabili in Sicilia… e come mi par di capire, manca un po’ di senso dello Stato.
Quando parli di servizi, ti riferisci al sistema dei trasporti, alla sanità, alla scuola?