
Originariamente Scritto da
bumble-bee
L'altro ieri eravamo tutta la famiglia a Catania.
Catania è una vera e propria città metropolitana. Sede universitaria, un grande porto, dove non ho avuto, finora, il piacere di lavorare.
Ad ogni modo eravamo stati a casa delle mie figliole, una stanza presa in affitto per loro due, le quali si accingono ad iniziare gli studi universitari.
Giulia farà lettere moderne, Chiara, l'accademia di belle arti, sezione fumettistica e simili, adesso ho dimenticato i termini. Ebbene ci trovavamo
in mezzo al traffico, dopo aver lasciato il loro vestiario e quant'altro, quando, quasi fermi, una giovane signora ci tampona. Scendo dall'auto e la
ragazza si scusa e nel frattempo va nel panico perché va di corsa, deve prendere suo figlio, dicendoci di seguirla, altrimenti se ritarda il figlio si
mette a piangere in quanto autistico.
La seguiamo fino al centro dove ha lasciato il bimbo e nel frattempo lei chiama il marito in soccorso perché vorrebbe risolvere la cosa senza fare il CID
per non avere aumenti dell'assicurazione. Nel frattempo prende il bimbo e si avvicina a me, che con una salvietta stavo pulendo la
parte del paraurti toccato, per vedere i danni. In effetti a parte qualche lieve graffio, non vi erano altri danni.
La giovane signora, parlando un dialetto catanese molto stretto, si scusa ancora, dicendo di essere una persona onesta, magari un pò terra terra, ma onesta...
Guardo negli occhi mia moglie per un attimo e poi le dico di richiamare il marito e dirgli di non venire... in quanto i graffi sono talmente lievi, anche se ci sono,
in realtà, che non vale la pena fare niente. Anzi, la sua auto riportava più danni della mia.
Abbiamo entrambi una panda, ma la mia, essendo ibrida a benzina e metano, è leggermente più alta di quelle normali, circa 4 centimetri, per evitare che le
bombole del metano siano troppo vicine al suolo, questo ha fatto si che il davanti della sua auto, andasse a sbattere sull'estremo del paraurti che copre la ruota
posteriore destra, rompendo il suo faro e quello dell'indicatore di direzione. Il mio paraurti invece, dopo l'urto è ritornato al suo posto riportando qualche lieve
segno del contatto.
La giovane signora, all'inizio sorpresa, ci ha ringraziati e con il suo bambino autistico si è rimessa in macchina andando verso casa...
"Non siamo persone che ne approfittiamo, il danno è quasi inconsistente... lasciamo perdere, è stato un piacere conoscerla" le ho detto.
Ci siamo rimessi in macchina come se niente fosse accaduto. Catania è una bella città, viva, pulsante del magma che contiene sotto terra,
dato che si trova alle pendici dell'Etna... A confronto Siracusa è l'eterna città provinciale e dormiente. Ma tant'è.... adesso le mie figlie, per
almeno cinque anni, mi daranno occasione di frequentarla più di prima.
Se solo non fossi pervaso da incertezza e pessimismo... ho paura di non farcela... eppure sarebbero gli ultimi cinque anni di sforzi....
speriamo!!!