io dico i ramones
io dico i ramones
Ho unito le discussioni.
Era un doppio.
Secondo me, prima di tutto bisognerebbe decidere cos'è il valore nella musica, un valore inquadrato nel contesto storico.
In ogni campo, quando si dà valore ad un artista, lo si fa per quello che ha innovato. Prendiamo per esempio l'arte visiva; nei libri d'arte a scuola non si studiano i bravi disegnatori, ma coloro che hanno innovato. Così dovrebbe essere anche per la musica.
Che i Beatles abbiano creato belle melodie è indubbio; altrettanto vero che hanno goduto di un lancio pubblicitario tale da nasdcondere tutto il resto intorno, ma le musiche erano piacevoli.
Ma una cosa è questo, altro è dire che hanno fatto cose nuove, che hanno aperto orizzonti nella musica ed altro.
Appunto, sono stati un fenomeno di costume. Come Madonna. Questo non riguarda l'aspetto musicale, visto che secondo me hanno rallentato e non aiutato l'avanzare del rock, fornendone una versione edulcorata per famiglie e del tutto creata a tavolino.
Il rock andava avanti con la contestazione dei modelli passati, col vietnam, con l'impegno, con la sperimentazione. I Beatles hanno ignorato tutto questo per quasi tutta la loro carriera.
Pensiamo ai gruppi del tempo: Doors, Pink Floyd, Frank Zappa, Led Zeppelin, Soft Machine, Captain Beefheart, Cream, Yarbirds.
Intanto risalta che i gruppi rock erano formati da virtuosi, nella composizione e degli strumenti. Con i Beatles, niente vocalisti virtuosi, nessun genio di un qualsiasi strumento.
Facevano canzonette nei soliti tempi da solfeggio, basta ascoltare una qualsiasi loro canzone: ogni strumento accompagna il cantante, la batteria scandisce il tempo, nessuna evoluzione creativa nelle chitarre, nel basso, nessun assolo di chitarra, niente.
Ma prendiamo un pezzo, abbastanza sperimentale per i Beatles perchè fatto in periodo tardo, come "I am the Walrus"
Guarda che fanno gli strumentisti: popon-popon, seguendo le voci.
Come quella boy band che sono sempre stati.
Nelle canzoni del primo periodo poi è molto più evidente.
Altro che Velvet Underground, altro che Led Zeppelin, che cercavano di superare le barriere conformistiche in cui la musica era stata rinchiusa fino ad allora, che studiavano john cage o Edgard Varese..
Bob Dylan scriveva Blonde on Blonde nel '66, i Velvet Underground facevano uscire un album come "The Velvet Underground & Nico" qualche mese prima di Sgt. Pepper's, "The Piper at the gates of Dawn" uscì praticamente in contemporanea con l'album dei beatles. Frank Zappa aveva fatto uscire "Freak Out" nel '66 e "Absolutely free" nel '67. Parliamo di album che hanno cambiato la storia del rock, che andavano oltre i soliti tempi e le solite canzoncine da 3 minuti dei Beatles, che sembrano rimasti i tempi di Buddy Holly.
Anche se vediamo quello che è stato fatto solo qualche anno dopo, penso a third dei Soft Machine o "Trout Mask Replica" di Captain Beefheart, no riesco proprio a capacitarmi del successo dei beatles. Facevano belle melodie, indubbiamente, le ascolto spesso senza timori ma finisce li.
Ultima modifica di Acquerapide; 17-10-2009 alle 14:17
Acquerapide un concetto con la tua testa, no? Perchè, scusa, scrivi esattamente tutto quello che dice Piero Scaruffi, gruppi compresi.
Scaruffi ha scritto cose ottime, mi ha fatto conoscere il Frank Zappa degli anni sessanta, però ha una visione del rock un po' distorta, spostata verso la sperimentazione, il jazz, il classico. Ha vergogna che gli possa piacere una musica così poco "colta", allora cerca interpreti che sperimentano allontanandosi dalla matrice più pura del rock. Anche sui Beatles non mi convince, le loro canzonette sono le più belle che siano mai state scritte, i loro suoni sono ancora freschi come se fossero stati incisi ieri. Merito di George Martin? Anche Zappa si è affidato ai migliori musicisti in circolazione e la differenza tra il primo e i seguenti dischi lo testimonia.
Non
Ok la penso come Scaruffi. Ovviamente, non è che Scaruffi la pensi come me, sono io che sono stato fulminato da lui.
Se dicevo che "tanti auguri a te" è una canzoncina da bambini, mi dicevi che avevo preso l'idea da Scaruffi? Credo che anche lui pensi anche questo
Poi penso anche che i bambini dovrebbero prima studiare e poi guardare la televisione, come la signora Pancrazia da Genova. Mi ha segnato la vita sta donna, che vuoi.
E anche che di colera si possa morire, proprio come papa Ratzinger, infatti sono notoriamente un Papaboy.
Ma falla finita. Non bisogna aver letto scaruffi per vedere che i beatles hanno fatto roba da asilo, forse bisogna piuttosto essere cresciuti col loro mito per non vederlo.
ma che cazzo dici
Un consiglio: moderati, o prima o poi ti modera qualcun altro.
Sai esprimerti in altro modo fallo, anche se al contrario di Barrett, (che evidentemente è rimasto a quindici anni fa se pensa che criticare i beatles sia un'idea tanto originale da essere per forza copiata da scaruffi. Come se non fossero sempre più persone che criticano la loro mitizzazione ora che il mito è passato e quelle che per molti sono evidenze, e non idee di scaruffi, affiorano)
Tu sembri proprio ignorare del tutto che vigono altre interpretazioni sul valore di quel gruppo se rispondi così, e questa aldilà delle opninioni è ignoranza oggettiva che offende più te che me.
No no ma io appoggio barret nelle sue argomentazioni che confanno assolutamente alla mia prospettiva, ma veramente non ho capito cosa volessi dire tu.
Che comunque se i beatles fanno musica da asilo, allora si può dire che la musica da asilo l'hanno inventata loro e non è per nulla poco.
[QUOTE=Barrett;1050660]Devo dire che grandi dischi ce ne sono molti. C'
[I][B][COLOR="Magenta"][COLOR="Black"]je me vois je me dis, putain elle est bien cette meuf, j'aimerais bien
Se la musica dei beatles è musica da asilo, allora l'hanno inventata loro?
Mi perdo la consecutio. La musica da asilo esisteva prima.
Non vedo perché essere fenomeno di costume sia un difetto per Madonna (è commerciale...) e un pregio per i Beatles. Non è un aspetto musicale, è indifferente. Gruppi con i controcazzi come i Residents, per esempio, sono vissuti sempre nell'ombra. E allora?
Qualsiasi altro gruppo di fatto andava oltre i canoni della musica commerciale in quei tempi, sia che per farlo usasse assoli o composizioni più lunghe, o cambi di tempo o qualsiasi altro modo per uscire da un ritornello piacevole scandito da un tempo di scuola, sempre uguale, senza controcanto, dissonanze, senza tempi sincopati, senza impegno di nessun tipo che andasse oltre il "can't buy me love" dei Beatles.
I Beatles suonavano con la capacità tecnica media, senza virtuosismi. Cosa unica rispetto agli altri gruppi che hanno fatto storia. Basta constatarlo.
Facevano melodie bellissime? Certo, le ascolto anch'io. Ascolto anche gli U2, gli Stadio e Vasco Rossi ma non direi mai che hanno creato qualcosa.
E a proposito di creare, le loro canzoni riportavano tutte per contratto come autori Lennon/McCartney. Tanbto per riavvicinarli un po' al caos della musica odierna.
Se poi ti va, prova a vedere (come dice scaruffi, guarda un po') quello che hanno fatto prima e dopo Epstein/Martin, poi Martin: cose completamente diverse.
Questi sono fatti. Se ti interessano i fatti aprliamo di questo o obietta i tuoi di fatti.
Ma guarda, che poi fossero un fenomeno pop era una effetto o una causa, non mi è molto chiaro, è evidente comunque che non avessero propri viruosismi tecnici incredibili, ma penso che comunque per essere unici e rivoluzionari non fosse questa la necessità, nel senso che se c'è il concetto non c'è' bisogno di essere così sofisticati nell'esprimerlo, no?
No certo. Ma a parte che suonavano come chiunque dopo un corso di chitarra di 5 anni, non hanno creato altro, né di semplice né di sofisticato.
Primi in cosa? Nel fare musica pop? O nel farla conoscere a tutti?
Perché se questo secondo è il loro merito, allora veramente bisogna dire grazie a Epstein e Martin, i loro produttori.
E resta il fatto che tutti gli album che prima ho citato, pietre miliari della storia del rock, sono stati scritti prima di sgt. pepper's, comunque ci vuoi girare intorno.