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Discussione: Chronicles of Oltrechi

  1. #1

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    Chronicles of Oltrechi

    Oltrechi againts agorà, manuale del trolling, del fakeing, e del divertimento.

    Sono molti mesi che non posto su agorà, essendomi stato impedito dal ban eterno dell'ip di casa e dello studio.
    Ho pentimento per ciò di male che ho fatto? Si e no.
    Si perchè alla fine i contest erano divertenti, e alcuni topic erano incredibilmente e sinceramente divertenti.
    No perchè è un posto incredibilmente nerdoso, pieno di utenti di dubbio valore, boriosi e frustrati.
    Fatto sta che ci ho scritto per molto. Sono stato su ngi per molti anni, dal 2000 fino a grosso modo un anno fà.
    Un vero e proprio pezzo della mia vita.

    Non credo di essere mai stato compreso, forse per via della mia voluta ed esagerata tendenza a parlare in modo assoluto. Per il non cedere mai nelle discussioni, esagerando sempre di più, per il modo in cui portavo avanti testi assurde, assurde perchè estremizzate all'inverosimile.

    Quali sono i miei ricordi di Agorà?

    In principio ero... chi lo sa, non ve lo dico.
    Ma il primo vero fake è stato Zuppagrunt. Veramente comportamenti da cazzone. Saltai di fake in fake, ban dopo ban, passando da memorabili ed assurde discussioni di stampo metafisico, ad altre di stampo medico, continuando imperterrito nella realizzazione di improbabili fiction che trattavano bambini rapiti, giungendo alla memorabile notte degli anon, fino ad arrivare alla mia incredibile morte.

    Di alcune di queste cose scriverò, precisamente del bambino rapito, della notte degli anon, e della mia morte.

    Il bambino rapito lo ricordo come il momento in cui mi sono fatto le più grasse risate su un forum.
    "Aiutatemi sono stato rapito"

    E' un vero dispiacere per me non poter neanche reperire il topic, non potendo visitare il forum (navigare tramite proxy è una sbatta immensa), ma narrava la storia di un bambino rapito, da uomini dell'est, messo in una stanza buia, con un computer.
    Chiedeva aiuto su agorà, per trovare il modo di fuggire da quella stanza maledetta, prima che i curdi/ceceni tornassero.
    Porto nel cuore la risposta che scrisse un utente. "Usa pollo di gomma su carrucola"
    Non so quanto risi.
    Altre uscite come quella di stare seduto perchè dietro fanno male, o di ucciderli a colpi di bic.
    Fatto sta che il topic fu intenso, morivo dal ridere per i post, e fui costretto a fare una finta pagine di giornale, alla fine, in cui si vedeva Spitty Cash (che avevo scelto come bambino) ringraziare agorà per averlo salvato, anche se non tutti gli avevano creduto.
    La vita è fatta di ricordi, più o meno importanti agli occhi degli altri, ma importanti per se stessi.
    E quel topic fa parte dei miei ricordi, era demenziale, assurdo, e mi ha divertito un mondo. E non posso non ricordare ciò che più mi ha fatto ridere su internet.

    La notte degli anon rappresenta il rapporto che avevo con alcuni utenti.
    Siamo caratteri su un monitor, eppure con alcuni ho costruito un rapporto di amicizia, e di complicità, che ebbe il suo coronamento nella notte degli anon.
    Una lunga preparazione, e un meticoloso lavoro organizzativo, mi vide mente di quella notte, in cui mi attivai per cercare di fare nel più breve tempo possibile più email che riuscissi a fare, per registrare, insieme ai miei amici (si, li chiamerò così, amici, anche se solo del web), quanto più account era possibile.
    anon1, anon2, anon3, anon4 e via così, una valanga di anon. Un esercito.
    Perchè gli anon?
    Perchè per me l'anon rappresenta qualcosa di significativo, rappresenta la rete.
    La rete è una marea incredibilmente forte di gente anonima, priva di identità, che potrebbe, se volesse, canalizzarsi per rivoluzionare il mondo. Coesione, cultura, creatività, ispirazione, questo per me è la rete.
    Gli anon colpirono duro, a colpi di goatse, di vomitate, si sbombolate (non specificherò questa cosa), senza sosta. Per ogni anon che cadeva, due erano pronti e farsi avanti.
    E avanti così, sempre ridendo con i complici per le risposte ai topic. Era un momento divertente, non solo per noi, ma anche per chi non c'entrava nulla. Era trolling, si, era stupido, ma comunque divertente.

    Passata la notte degli anon, sentii che qualcosa in me si era esaurito.
    Quel periodo della mia vita, in cui mi divertivo facendo il troll online, era giunto a termine. In rete ero cresciuto, dai primi forum, dal napster, al mirc, al morpheus. E' un periodo della mia vita fatto di computer scaciosi sempre rotti, in cui smanettavo. Di pornazzi, di giochi copiati, di lan party, di gioco online. I forum mi avevano permesso di prendere confidenza con la rete e di percepirne la potenzialità.
    Terminata la notte degli anon mi ero reso conto che ero cresciuto.
    Per questo morii.
    Oltrechi muore.
    Così mi congedai, mi congedai da quel pezzo di vita.

    Ho una Spitfire gialla sotto casa, l'ho comprata meno di due settimane fa. Gialla con gli interni in pelle nera. Sono contento perchè posso ancora andare in giro con la cappotta abbassata, un mese ancora e non l'avrei potuto fare. Fuori è una gran giornata di sole e l'aria è fresca al punto giusto.
    Sono sempre stato assalito dal bisogno di confrontarmi con gli altri, non un confronto aperto, ma il pensare se io ero migliore degli altri o no. Guardo che orologi portano gli altri, che vestiti indossano, come sono le loro case, le loro famiglie... guardo tutto e lo confronto con me.
    Gli altri avevano di più, vestiti migliori, famiglie migliori, un maggior numero di ragazze. Eppure sentivo che qualcosa prima o poi sarebbe cambiato, sentivo che io non sarei sempre stato segregato come fanalino di coda della mia generazione.
    Sono un combattente, non indietreggio mai, sempre pronto a prendere le difese del più debole, a capire chi soffre e chi mi fa soffrire, e non per altruismo, ma per egoismo. Per fare in modo che almeno una persona si ricordasse di me. La paura di cadere nell'oblio una volta scomparsi ha la stessa matrice della paura di rimanere sommersi in una società omologata, globalizzata, in cui tutti siamo uguali. Da questo nasceva la mia spinta per tentare di fare qualcosa.
    In queste ultime settimane ho voluto capire qualcosa, toccare con mano se ciò che pensavo era giusto o sbagliato, provarlo sulla mia pelle. E la malattia è stata solo la scusante che giustifica le mie azioni.
    Ho voluto provare a vivere come io sentivo di dover essere in un modo ideale.
    Ho potuto farlo perchè ormai, sostanzialmente, sono già morto, e il fatto di saperlo mi rende la vita migliore e più piacevole.
    Sapere quando si muore, banalmente, rende i tuoi istanti importanti la tua vita smette di essere materialmente e cronograficamente consumistica. La tua vita diventa utile in qualche modo e non fa del male agli altri, perchè sei in equilibrio col mondo.
    Sono sempre stato il fanalino di coda, pur avendo a disposizione un parco talenti che in molti non hanno. Ho fatto vedere il mio potenziale alle persone che ho incontrato sulla mia strada, e la mia maggiore soddisfazione è stato vedere come loro rimanevano stupite, eppure ero sempre sotto, mi sentivo sotto.
    E' arrivata la malattia, la mia morte, e ho deciso di vivere i miei ultimi momenti diventando il mio stesso ideale, diventando un ragazzo bello, ben vestito, alla mano. Ho eliminato la mia arroganza, il mio imbarazzo. Ho ucciso ancor prima di morire quello che io ero, l'impacciato, il bambino, per diventare un Uomo, per morire da Uomo. E ciò che ho visto di me mi è piaciuto, sono diventato come volevo, cosa che in pochi possono dire.
    Adesso muoio, felice di aver visto come avrei potuto essere per il resto della mia vita, salgo sulla mia auto, infilo i miei occhiali ed il mio berretto, e vado in cerca del sorriso di una ragazza, quello che ho sempre voluto.
    Una sciarpa che svolazza al vento e lo sguardo brillante di qualcuno seduto accanto a te.
    Avrei potuto essere questo per tutto il resto della mia vita.

    Mi credettero veramente morto. In parte era così, ma nessuno comprese il parallelo che significava questa storia. E l'ipocrisia delle persone venne fuori gigantesca, con gente piena di sensi di colpa per come mi aveva trattato.
    Ipocrisia, ipocrisia della quale mi prendo gioco.
    Ultima modifica di Oltrechi?; 03-12-2009 alle 20:53

  2. #2
    Opinionista L'avatar di LaSte
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    E quindi?
    Ci stai semplicemente preparando psicologicamente a quando ci straccerai i maroni?
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  3. #3
    Account eliminato1
    Guest
    LaZia hai mica letto sta roba?

  4. #4
    Scelyna ๑ L'avatar di Lilith9
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    Uhm..preferivo quasi la presentazione sole,cuore,amore e un barattolo di polvere di stelle.

    ~ Behind every kiss: A potential Judas ~

  5. #5
    Banned L'avatar di Iena
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    Perchè anion mi fa venire in mente una cipolla?

  6. #6
    Sposto in Libero Sfogo và.
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    [RIGHT][I]L'ironia

  7. #7
    Qualcuno informi Oltrestiquatzi che esistono anche i blog.
    Hymni Kombetar

  8. #8
    voglio anch'io una Spitfire.

    l'avr

  9. #9
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Chiedo scusa, ma non riesco a leggere tutto, anche se mi sembra ben scritto.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  10. #10

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    Citazione Originariamente Scritto da Lilith9 Visualizza Messaggio
    Uhm..preferivo quasi la presentazione sole,cuore,amore e un barattolo di polvere di stelle.
    Non era proprio cos

  11. #11
    Opinionista L'avatar di LaSte
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    Citazione Originariamente Scritto da Silenzio Visualizza Messaggio
    LaZia hai mica letto sta roba?
    Inizialmente concludeva con la storia dei bambini rapiti, poi
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  12. #12

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    [QUOTE=LaZia;1080708]Inizialmente concludeva con la storia dei bambini rapiti, poi

  13. #13
    Opinionista L'avatar di bisiacco
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  14. #14

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    Vedo che alcune delle osservazioni scritte, delle quali si poteva discutere ampiamente, sono passate del tutto inosservate.

    D'altronde tutti sanno che l'Italia non è una nazione di lettori.

  15. #15
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    [QUOTE=Oltrechi;1080760]Vedo che alcune delle osservazioni scritte, delle quali si poteva discutere ampiamente, sono passate del tutto inosservate.

    D'altronde tutti sanno che l'Italia non
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

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