[QUOTE=Slade;1095892]E' volutamente cos
[QUOTE=Slade;1095892]E' volutamente cos
Ma aprire un'altra discussione? Non so se vi siete accorti che siete molto OT.
I solemnly swear that i am up to no good...
Una discussione sulla sua insensibilità?
IMHO considero le cose per quello che sono ed è inutile preoccuparsi di qualcosa che non posso cambiare. E' stupido e inutile.
Tornando IT che effettivamente mi sembra si stia divagando trovo che il tutto si concluda a un nulla di fatto....
Alla fine benefit e malus sono troppo in equilibrio per cui valga la pena cambiare qualcosa. Nessuno ci guadagna molto e non abbastanza ci perdono qualcosa.
Quindi la situazione non cambierà fino a che la bilancia non penderà da una delle due parti.
[QUOTE=Slade;1095902]IMHO considero le cose per quello che sono ed
Questo non ha mai cambiato niente anzi semmai è il contrario.
Tutte le borse del mondo si basano su benefit e malus virtuali per cui le azioni di una società possono oscillare di cifre impressionanti senza che nella società ci sia stato alcun reale cambiamento o alcuna reale minaccia di problemi particolari.
[QUOTE=Slade;1095915]Questo non ha mai cambiato niente anzi semmai
C'entra sempre l'economia.... quasi tutte le scelte sociali anche quelle apparentemente poco connesse sono riconducibili ad aspetti economici.
Nello specifico non c'è né un'interesse economico nel fare matrimoni gay né un'interesse nel non farli. Quindi al governo come alla maggior parte del paese non interessa non tanto per razzismo ma perchè semplicemente la cosa non interessa.
Sì ma non farmi l'esempio della borsa che la finanza non è uguale alla gestione economica di una nazione.
Intanto che non ci siano vantaggi economici evidenti non è vero, infatti una popolazione più felice è sempre una cosa produttiva in una società.
Una questione che non abbia un riscontro economico immediato può magari essere posta in secondo piano nell'agenda di un governo campione (non di questo che è succube dell'elettorato cattolico), ma non è di certo solo questo che determina le priorità di un governo che difatti deve accontentare spinte interne, spinte provenienti da istituzioni amiche e anche, in secondo luogo (o anche ottavo o decimo) le spinte della popolazione.
Oltretutto puoi stare certo che l'elettore della strada non sta li a fare complicati discorsi sul guadagno economico a lungo termine in seguito ad decisione sulla politica sociale (perchè quando si parla di fenomeni sociali queste sono le misure), ma reagisce molto più di pancia e con preconcetti generalizzati.
[QUOTE]infatti una popolazione pi
[QUOTE=Slade;1095981]E secondo te in Italia ci sarebbero pi
Questo lo credi te.... mi spiace contraddirti ma stai parlando per impressioni personali.
Se fosse così semplice s'è alternata sinistra e destra ed entrambi han fatto in modo di non fare niente.... sarà un caso? O più probabilmente avran valutato che era un suicidio politico?
Il punto è che gran parte dell'elettorato è vincolato anche a regole morali e se anche lo scandalo si placa alle elezioni dopo sarebbe gioco facile per l'altra parte ricordare all'elettore prima della cabina chi è l'immorale e chi il giusto.
E temo che nessuno voglia fare la parte dell'immorale fino anche non ci sono i numeri per poter dire che di sicuro non cambia molto.
Sì ma non è che la popolazione sarebbe scontenta, chi era contrario al matrimonio gay semplicemente non ha votato i radicali (per citare un partito che potrebbe fare questo genere di legge) e non li voterà nemmeno alle prossime elezioni, chi invece li ha votati, sicuramente sarà contento della decisione e continuerà a votarli.
Il problema è che non esiste una vera sinistra e una vera destra ma un centro con tendenze da una parte o dall'altra che si appoggia anche sul voti di molti cattolici che non permettono al paese una sana evoluzione sociale.
Sul fatto del suicidio politico hai ragione, d'altronde questo dualismo forzato porta anche ad una lotta da stadio sempre in bilico tra le due uniche scelte obbligate e per questo i partiti non possono fare gioco contrario ai tradizionali poteri forti tra i quali la chiesa.
Quindi sì, sarebbe un suicidio politico, ma cosa c'entra con l'eventuale felicità della popolazione? Non penso che chi per esempio nel '74 abbia votato contro il divorzio ora stia ancora a crucciarsi perchè i risultati del referendum hanno dato ragione agli altri, ci sarà rimasto male appunto per quella settimana che se ne parlò e poi se ne dimentico/si adeguò/capì che la scelta degli altri era la migliore e magari ne fece pure uso, con il risultato di una società più libera e felice.
La stessa cosa per questa, è l'evoluzione della società, che non può che portare felicità perchè ci libera dalle vecchie catene e ci mostra il futuro.
Attualmente ci sono diversi suicidi ogni anno di padri che si son visti spogliati dei figli, senza contare le centinaia di adesioni ad associazioni di padri che si ribellano all'attuale legge sul divorzio che li penalizza.
A me sembra che a 30 anni di distanza di polemica ce ne sia ancora eccome.