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Discussione: Fede e Paura

  1. #46
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    Citazione Originariamente Scritto da marimba Visualizza Messaggio
    E' sempre divertente assistere alle capriole con cui alcuni opinionisti (carina la definizione, ma molti la prendono sul serio!) si arrabattano per negare anche le realtà più evidenti, che tutti sono in grado di constatare in prima persona.

    E si capisce, perchè solo LA PAURA di veder sfiorate dal dubbio le proprie convinzioni rende nervosi. Ma non mi addentro, perchè la sindrome meriterebbe una discussione a parte.
    Aggiungo solo che più che contestare quanto dice l'interlocutore si cerca sempre di mettere in dubbio la sua cultura, la sua preparazione o la stessa capacità di ragionare. Cosa che a volte mi spinge a fare lo stesso, ma preferirei non imitare i cattivi esempi.

    Ordunque. Col mio intervento iniziale non ho voluto dire che la paura sia l'unica molla della religiosità, che rimane comunque un fenomeno ricco e complesso, e spesso prodigo di effetti benefici.
    Ho detto che probabilmente la paura è stata LA PRIMA causa del sentimento religioso, non appena l'uomo ha preso coscienza della propria mortalità.
    E che la PAURA DELLA MORTE ancora oggi condizioni il sentimento religioso mi pare difficile da smentire.

    E accanto alla paura della morte, da quando è stato inventato l'Inferno, vi è la PAURA DELLA PUNIZIONE. Che non riguarda ovviamente solo i credenti, tanto che il meccanismo regola tutta la società civile.
    Cosa si promette a chi è propenso a delinquere, che riceverà un premio se non lo fa o la galera se lo fa?

    Potrei continuare con quaranta esempi, o con approfondimenti psicologici, ma questo non convincerebbe certo chi è tetragono alla verità. Pongo però questo tema a chi ha voglia di ragionarci sopra, senza preconcetti.

    La paura in diversa misura contagia tutti. Forse i credenti traggono sollievo dalla fede, ma come ha fatto notare heli, ci si affida a Dio proprio per esorcizzare il panico esistenziale, e non perchè il panico non esiste.

    ad Heli ho risposto sopra qua mi soffermerei su un'altro concetto della religiosità, quantomeno di quella cristiana. L'inferno è una punizione mitologica, non teologica. Nella filosofia cristiana l'anima che non ha abbracciato Dio non è punita, è dannata, concetto profondamente diverso che non presuppone le schiere di demoni che rovesciano pece bollente di dantesca memoria. Quella è allegoria, la dannazione invece è la disperazione e l'infelicità eterna dell'anima che ha rifiutato (con il suo libero arbitrio) il Signore.
    Ultima modifica di elnick; 14-12-2009 alle 22:04 Motivo: un'acca di troppo

  2. #47
    In attesa di premio Nobel L'avatar di marimba
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    [QUOTE=bvzpao;1086942]la prima manifestazione del sentimento religioso
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  3. #48
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da marimba Visualizza Messaggio
    E' sempre divertente assistere alle capriole con cui alcuni opinionisti (carina la definizione, ma molti la prendono sul serio!) si arrabattano per negare anche le realtà più evidenti, che tutti sono in grado di constatare in prima persona.

    E si capisce, perchè solo LA PAURA di veder sfiorate dal dubbio le proprie convinzioni rende nervosi. Ma non mi addentro, perchè la sindrome meriterebbe una discussione a parte.
    Aggiungo solo che più che contestare quanto dice l'interlocutore si cerca sempre di mettere in dubbio la sua cultura, la sua preparazione o la stessa capacità di ragionare. Cosa che a volte mi spinge a fare lo stesso, ma preferirei non imitare i cattivi esempi.

    Ordunque. Col mio intervento iniziale non ho voluto dire che la paura sia l'unica molla della religiosità, che rimane comunque un fenomeno ricco e complesso, e spesso prodigo di effetti benefici.
    Ho detto che probabilmente la paura è stata LA PRIMA causa del sentimento religioso, non appena l'uomo ha preso coscienza della propria mortalità.
    E che la PAURA DELLA MORTE ancora oggi condizioni il sentimento religioso mi pare difficile da smentire.

    E accanto alla paura della morte, da quando è stato inventato l'Inferno, vi è la PAURA DELLA PUNIZIONE. Che non riguarda ovviamente solo i credenti, tanto che il meccanismo regola tutta la società civile.
    Cosa si promette a chi è propenso a delinquere, che riceverà un premio se non lo fa o la galera se lo fa?

    Potrei continuare con quaranta esempi, o con approfondimenti psicologici, ma questo non convincerebbe certo chi è tetragono alla verità. Pongo però questo tema a chi ha voglia di ragionarci sopra, senza preconcetti.

    La paura in diversa misura contagia tutti. Forse i credenti traggono sollievo dalla fede, ma come ha fatto notare heli, ci si affida a Dio proprio per esorcizzare il panico esistenziale, e non perchè il panico non esiste.
    Cosa c'entra la paura della morte con la religione?
    Caso mai la religione se n'è appropriata per suoi usi e consumi.
    La paura, per gli antichi ed a volte anche per i moderni, era la salvezza personale perché l'istinto umano alla conservazione è il primo comandamento; prima sicuramente corporeo, poi , eventualmente,spirituale per chi lo cerca.
    Ultima modifica di crepuscolo; 14-12-2009 alle 22:19

  4. #49
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    [QUOTE=marimba;1086959]Posso concordare senza problemi.
    Ma questo vale per te e per me. E per tutte le persone che fanno della religione una regola etica di vita, o ne traggono un conforto, o uno stimolo per bene operare...

    Ma non per quelli che intendono la religioni come strumento di potere. E che con la paura della Morte hanno scoperto la macchinetta per assoggettare i credenti pi

  5. #50
    Opinionista L'avatar di Il gatto
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    tipo la fede dei marinai sempre fortissima durante la tempesta con le onde alte 5 metri e loro aggrappati alla barchetta.
    In tali situazioni emerge una fede che su mare piatto proprio non si riesce a notare.

  6. #51
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da Il gatto Visualizza Messaggio
    tipo la fede dei marinai sempre fortissima durante la tempesta con le onde alte 5 metri e loro aggrappati alla barchetta.
    In tali situazioni emerge una fede che su mare piatto proprio non si riesce a notare.
    Ci sarebbe voluto Gesù,il calmatore delle tempeste improvvise.

  7. #52
    whatever.. L'avatar di Misterikx
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    ..scusate l
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  8. #53
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    Citazione Originariamente Scritto da Il gatto Visualizza Messaggio
    tipo la fede dei marinai sempre fortissima durante la tempesta con le onde alte 5 metri e loro aggrappati alla barchetta.
    In tali situazioni emerge una fede che su mare piatto proprio non si riesce a notare.

    certo

  9. #54
    In attesa di premio Nobel L'avatar di marimba
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    Citazione Originariamente Scritto da elnick Visualizza Messaggio
    molto più che bimillenario dovresti risalire perlomeno ai faraoni ... l'uso del misticismo e della religione come strumento di potere risale agli albori della storia, ben prima dell'avvento dei cristiani.
    Certo, ti diro' allora che se usciamo dalla visione eurocentrica, possiamo andare indietro anche di 8000 anni...

    Sta di fatto che di faraoni non ce ne sono più (tranne uno ora un po' malridotto), mentre chi usa il cristianesimo come strumento di potere c'è ancora.
    Ultima modifica di marimba; 14-12-2009 alle 22:53
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  10. #55
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    [QUOTE=Misterikx;1086992]..scusate l

  11. #56
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    [QUOTE=marimba;1086995]Certo, ti diro' allora che se usciamo dalla visione eurocentrica, possiamo andare indietro anche di 4000 anni...

    Sta di fatto che di faraoni non ce ne sono pi

  12. #57
    In attesa di premio Nobel L'avatar di marimba
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    [QUOTE=elnick;1086999]un p
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  13. #58
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    [QUOTE=marimba;1087012]Uhm uhm...
    L'islam al momento

  14. #59
    Opinionista L'avatar di heliandros
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    [QUOTE=elnick;1086842]elnick
    e no ... il credente pu
    Izvije moz lev

  15. #60
    In attesa di premio Nobel L'avatar di marimba
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    Citazione Originariamente Scritto da elnick Visualizza Messaggio
    mah ... potrebbe anche essere ma sono più propenso a credere che più che l'illuminismo potè la rivoluzione industriale e il venir meno di impellenti necessità materiali.

    Anche sulla diffusione capillare dell'istruzione nutro più di un dubbio, insegnare alla gente a leggere non implica affatto che la stessa poi legga ...
    Beh, beh... come negare però che la diffusione della cultura provveda almeno ad attenuare gli aspetti più grossolani e superstiziosi delle religioni...
    Non si spiegherebbe altrimenti la preoccupazione di papa Pio9, ora in odore di santità, che negava l'istruzione al popolo, che se no si mette in testa strane idee...

    Comunque facciamo un riassuntino.
    all'affievolirsi del sentimento religioso concorrono, in diversa misura:
    - la diffusione delle idee razionaliste
    . la rivoluzione industriale
    - l'aumento del benessere
    - la diffusione della cultura

    Si può discutere l'entità di tali inlfuenze, ma non la loro presenza.

    Tu mi sottovaluti l'illuminismo, ma proprio il paragone con l'Islam che hai portato conforta la mia tesi:
    l'Islam non ha mai avuto nessuna Rivoluzione Francese, ma le condizioni di vita dei mussulmani sono migliorate moltissimo, basti pensare all'Arabia.
    E per combinazione è proprio in questo paese che vige l'integralismo più feroce, così come nel superindustrializzato Iran.

    Non pare dunque che sia il venir meno dell'indigenza ad attenuare il sentimento religioso, tenuto invece in vita proprio dalla mancanza di una sua revisione critica e da una scarsa diffusione della cultura.

    Se pensi che ancora oggi nelle università islamiche ci sono studiosi che pretendono di valutare la temperatura dell'Inferno in base ai dettami del Corano... Eppure poi tornano a casa in Mercedes.
    Ultima modifica di marimba; 15-12-2009 alle 11:02
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