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Discussione: Bologna, marito cambia sesso, il Comune cancella il matrimonio

  1. #1
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    Bologna, marito cambia sesso, il Comune cancella il matrimonio

    Le due donne: "Siamo sposate, nessuno ci può dividere"
    Nei giorni scorsi la polemica tra il governatore Errani e mons. Caffarra

    di VALERIO VARESI

    Bologna, marito cambia sesso il Comune cancella il matrimonio


    BOLOGNA - Il Comune che li ha uniti in matrimonio, ora vorrebbe dividerli tra l'imbarazzo dei funzionari e l'incombere di quella che potrebbe diventare una "querelle" politica. È lo strano caso di una coppia bolognese sposata dal 2005 con rito religioso e civile. Nella storia di questa coppia "lui" diventa "lei" trasformando un tradizionale rapporto uomo-donna in un'unione fra persone dello stesso sesso. Terreno minato per il comune di Bologna dopo le fresche polemiche tra il presidente della Regione Vasco Errani e l'arcivescovo delle due torri Carlo Caffarra sull'apertura del welfare emiliano-romagnolo anche "alle altre forme di convivenza". Per giunta, nel mezzo di un'altra bagarre suscitata da una pattuglia di gay che ha bussato alla porta del sindaco Flavio Delbono chiedendo di potersi sposare.

    "Siamo la prima coppia di donne regolarmente unita in matrimonio ma non siamo gay" precisa Alessandra Bernaroli, 38 anni, transessuale bolognese. "La transessualità è una patologia clinica ben definita che si distingue dal travestitismo e dall'omosessualità". La disputa col Comune comincia nello scorso novembre quando la signora, dopo che il tribunale sancisce il cambio di sesso, chiede all'anagrafe la carta d'identità modificata. Il funzionario dello stato civile tentenna accorgendosi che il mutamento finisce per configurare un matrimonio tra donne. Alla fine il documento viene rilasciato di fronte a un'ordinanza dello stesso tribunale, ma l'ulteriore richiesta di uno stato di famiglia viene bloccata. In Comune si accorgono con un certo sconcerto che rilasciare quel documento vorrebbe dire sancire ufficialmente un matrimonio tra persone dello stesso sesso. Così viene stampato uno stato di famiglia in cui le due donne risultano di fatto separate pur abitando nello stesso appartamento. Un vero paradosso legal burocratico.

    "Il comune ci ha divise commettendo un abuso d'ufficio, vale a dire un atto privo di giustificazioni giuridiche" si arrabbia la signora Bernaroli. "In più commette anche un falso materiale attestando una divisione che, nei fatti, non esiste. Al contrario, noi siamo tuttora unite in matrimonio, non abbiamo intenzione di divorziare e non mi risulta che esista nessuna legge che proibisca le nozze fra persone dello stesso sesso e imponga un divorzio d'ufficio". A parte le questioni normative e morali, lo strano caso delle due donne sposate, sta creando problemi di tipo fiscale. "Come possiamo fare a compilare la denuncia dei redditi visto che l'appartamento e la macchina sono cointestati e il coniuge risulta a mio carico?" chiede Bernaroli. La questione potrebbe finire in tribunale se il rompicapo non verrà sciolto. La signora, un impiego alla banca popolare dell'Emilia Romagna dov'è segretario generale della Fisac Cgil, ha già interessato del caso Ivan Scalfarotto, la Cgil nuovi diritti e il capogruppo bolognese del Pd in Consiglio comunale, nonché ex presidente Arcigay, Sergio Lo Giudice. "Andrò fino in fondo - promette Bernaroli più che mai combattiva - perché il Comune non può dividere la mia famiglia. Io e mia moglie non abbiamo niente da nascondere, siamo contente così. Capisco che il sindaco si rifiuti di sposare due gay, ma non può sciogliere ciò che è unito".

    "Per anni - racconta la signora bolognese - ho represso la mia vera natura e appartenendo a una famiglia cattolica molto severa, ho fatto finta di essere un uomo dedicandomi al culturismo e andando con le ragazze".
    http://www.repubblica.it/2009/12/sez...bio-sesso.html


    A parte i pessimi commenti della tizia in questione, i miei complimenti al giornalista che, a differenza di molti suoi colleghi, è riuscito a capire che si tratta di UNA trans, non UN trans.

    Comunque l'articolo mi pare interessante per un'altra cosa: questo cambio di sesso ha generato un sacco di casini tecnico-burocratici.
    Non sarebbe ora di affrontare finalmente questioni di questo tipo (come anche quello del riconoscimento dei figli delle coppie omosessuali)?
    Al di là delle posizioni personali di ognuno, e al di là dei propri principi, questi sono problemi strettamente pratici. Forse (vabbè, diciamo sicuramente) sarebbe ora di mettere da parte il moralismo e si iniziasse a guardare onestamente la situazione.
    Ultima modifica di erin; 22-12-2009 alle 14:12

    Ni sumisa ni devota, libre linda y loca!

    Nel tuo piccolo mondo, tra piccole iene, anche il sole sorge solo se conviene.

  2. #2
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    Guest
    Una trans, un trans.

    Che mal di testa.
    E poi la transessualità non è un apatologia, ma una scelta.
    E' la disforia ad essere una patologia.

    Il punto è che cambiando legalmente sesso credo che si acquisisca una nuova identità giuridica.

    Non mi pare un nonsense cancellare un matrimonio.

  3. #3
    like me, like me L'avatar di erin
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    Citazione Originariamente Scritto da Silenzio Visualizza Messaggio
    Una trans, un trans.

    Che mal di testa.
    Guarda che è facile
    Se ora è un uomo si usa il maschile (lui, un trans, ecc), se ora è una donna si usa il femminile (lei, una trans)... è una cosa abbastanza logica.

    Citazione Originariamente Scritto da Silenzio Visualizza Messaggio
    E poi la transessualità non è un apatologia, ma una scelta.
    E' la disforia ad essere una patologia.
    Sì, è anche per questo che ho definito "pessime" le esternazioni della tizia.

    Citazione Originariamente Scritto da Silenzio Visualizza Messaggio
    Il punto è che cambiando legalmente sesso credo che si acquisisca una nuova identità giuridica.
    Mah, non credo. Non è che ti annullano la laurea e gli altri documenti ufficiali, dunque non è così immediato che possano cancellarti matrimonio, cointestazioni e coproprietà varie.

    Ni sumisa ni devota, libre linda y loca!

    Nel tuo piccolo mondo, tra piccole iene, anche il sole sorge solo se conviene.

  4. #4
    Giuridicamente hanno ragione.

    In italia il matrimonio come istituto (e quindi con conseguenti effetti) esiste solo "eterosessuale" quindi fra uomo e donna.

    Quindi un matrimonio che non sia tale,

  5. #5
    Banned L'avatar di MAGENTINO
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    Io son dell'opinione di mandare tutti i trans/gay e lesbo al rogo.. ma ho paura di scriverlo che poi erin mi banna.....

    slauti

  6. #6
    Vai tranquillo, che ci penso io.
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    [RIGHT][I]L'ironia

  7. #7
    like me, like me L'avatar di erin
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    [QUOTE=Raiden;1094047]Giuridicamente hanno ragione.

    In italia il matrimonio come istituto (e quindi con conseguenti effetti) esiste solo "eterosessuale" quindi fra uomo e donna.

    Quindi un matrimonio che non sia tale,

    Ni sumisa ni devota, libre linda y loca!

    Nel tuo piccolo mondo, tra piccole iene, anche il sole sorge solo se conviene.

  8. #8
    Eh no wait.

    La dottrina ha previsto questo!

    Tant'

  9. #9
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    Miii che casino...

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  10. #10
    Dove
    [QUOTE=erin;1124356]Pi

  11. #11
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    Citazione Originariamente Scritto da Raiden Visualizza Messaggio
    Dove è il casino O.o?

    Il matrimonio è un istituto di diritto naturale, garantito costituzionalmente e definito come l'unione di un uomo e di una donna [..]

    Dal momento che uomo e donna non sono, il matrimonio viene sciolto e con lui tutti gli effetti, dove è il difficile?
    Il casino sta appunto negli effetti che provoca l'annullamento.
    Ultima modifica di erin; 28-12-2009 alle 19:47

    Ni sumisa ni devota, libre linda y loca!

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  12. #12
    Perch
    [QUOTE=erin;1124356]Pi

  13. #13
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    Bah, vedi un po' tu: ti cambiano a tavolino l'impostazione della tua vita.

    Comunque staremo a vedere come si evolve...

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