La vita di per s
Discussione interessante. Secondo me c'è un altro fattore... in molti tendono a romanzare i loro racconti per renderli più accattivanti... ma in pochi lo ammettono.
Ci vedo una sorta di schizofrenia in questa pratica...
Concordo anche sul fatto che l'essere umano è abbastanza noioso, abitudinario e noiosamente ciclico.
Io, tendenzialmente sono più un ascoltarore che un oratore.
Hymni Kombetar
Se non ricordo male Virginia Woolf in "Orlando" descriveva la "letteratura" come una specie di vizio mentale, che permea tutto il modo di vivere del protagonista: chi ha questa "malattia", nel momento stesso in cui vive o guarda il mondo che lo circonda, gi
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
[QUOTE=Terrone;1134659]Io, tendenzialmente sono pi
Ma una persona davvero intelligente non pu
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
vuoi vedere la mia tessera del club "minus habens"? sono membro onorario.
Moderatore Arte e letteratura
terra
[quote=Terrone;1134659]
Io, tendenzialmente sono pi
Izvije moz lev
Personalmente tendo a "romanzare" poco, sarà che non son brava nè a cucire nè a ricamare ... quindi sono un po' penalizzata
Però pensando al discorso generale sul "potere" che ha la letteratura, ma prima ancora il racconto, credo che faccia parte del "pacchetto" la possibilità di ingrandire un piccolo fatto e renderlo fruibile a tutti.
Basta rifarsi all'importanza delle tradizioni, e di quelle che prima furono orali poi scritte, per comprendere quanto una certa estensione di un racconto possa diventare non solo un "esempio" che torni nel tempo, ma parte integrante della cultura di un popolo.
Tanto più che culture diverse trovano in alcuni racconti un nesso comune ...
( Sono andata fuori tema, fuori strada o fuori rigo? )
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze
[QUOTE=Sgarbiano;1139151]La letteratura
"Umanit